domenica 25 novembre 2018

L'Elefante rosso (immobile confiscato alla mafia) non decolla. I tre pianoforti al suo interno potrebbero essere trasferiti altrove.



Nicotera. “L’elefante rosso” non riesce a decollare, nonostante intorno ad esso si siano mobilitati associazioni, comitati, dirigenti scolastici, persino Libera. Il progetto di farne un centro di cinematografia sembra ormai un sogno sempre più lontano: gli ostacoli burocratici, le incredibili lentezze che ne hanno segnato il percorso di sviluppo, nonché il grave furto degli strumenti musicali custoditi al suo interno, ne hanno segnato indelebilmente il destino. Poco prima che la Commissione straordinaria concludesse il suo mandato, si è tenuta una riunione a palazzo Convento. I convocati sono stati il dirigente scolastico Marisa Piro e Andrea Naso, direttore artistico del teatro comunale di Polistena. Obiettivo dell’incontro l’individuazione di una destinazione d’uso dell’immobile, prima che ciò che rimane al suo interno venga diversamente collocato. La Commissaria Michela Fabio, che ha promosso l’incontro, ha avanzato l’idea di aprire una scuola serale da allocare in un piano della struttura, mentre altri settori dell’edificio possono essere assegnati alle associazioni che ne fanno richiesta. La gestione degli spazi doveva essere ad uso culturale-ricreativo, per come previsto dallo statuto del consorzio “Crescere insieme”, a cui facevano parte  undici comuni e l’amministrazione provinciale.
Al suo interno vi sono ancora strumenti musicali di valore, nella fattispecie tre pianoforti, uno a coda e due a muro. Oggetti scampati all’anomalo furto del  novembre del 2015, quando ignoti malviventi, agendo con grande disinvoltura, hanno portato via la bellezza di più di 200 mila euro di strumenti musicali. I ladri hanno potuto operare indisturbati, dato che l’immobile era privo di impianto di antifurto, mai attivato dall’amministrazione in carica per una banale procedura, ovvero l’attivazione di una scheda telefonica.
Dopo tante traversìe ora si cerca il modo di trasformare quell’immobile in qualcosa di utile per un contesto, quello nicoterese, che ha bisogno di centri fattivi e concreti ispirati ad una concezione antimafia.
Confiscato al clan Mancuso nel 2011 in seguito a una sentenza di Cassazione, l’immobile doveva essere trasformato in una scuola di musica e in un centro di cinematografia.Al momento niente di tutto ciò è stato realizzato. Ora la struttura è stata munita di porte blindate e antifurto perimetrale.


La Caserma dei Carabinieri di Nicotera Marina verso la chiusura.


Nicotera. La caserma di Nicotera Marina si avvia verso la chiusura. E’ ormai questione di pochi mesi e la sede dei Carabinieri della frazione marittima sarà accorpata a quella di Nicotera superiore. L’obiettivo è quello di creare un’unica sede e fortificarla in termini di unità. I militari delle due stazioni, infatti, lavorano brillantemente in sinergia. In questi ultimi due anni hanno raggiunto importanti traguardi nella lotta allo spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di armi, e tutta una serie di altri reati che hanno riempito le pagine della cronaca locale. Anche in virtù di questa intensa cooperazione di uomini e mezzi, i vertici del Comando dei Carabinieri, di concerto con la Prefettura di Vibo Valentia, hanno disposto che le due sedi diventassero una sola. L’avamposto resterà quello attuale di via Dispensario, dove al momento sono in corso lavori di ristrutturazione al secondo piano dell’edificio. La Commissione straordinaria guidata da Adolfo Valente, da poco uscita di scena, aveva inserito nella programmazione triennale delle opere pubbliche da realizzare la riqualificazione dell’edificio, nonché la messa in sicurezza del secondo piano, proprio in vista di un potenziamento del numero dei militari, in modo da garantire maggiore sicurezza ai cittadini oltre che dare manforte ai Carabinieri in sede i quali, pur costituendo un numero risicato, sono riusciti a raggiungere obiettivi degni di cento uomini all’azione: con il loro incessante lavoro hanno infatti smantellato quel fiorente traffico di droga che negli addietro ha prosperato con vigore nella distrazione generale delle istituzioni preposte al controllo del territorio.
I lavori di rifacimento, tuttora in corso, hanno un costo di venti mila euro. Tanto costerà, infatti, ampliare la struttura in vista della fusione delle due sedi. Tale disposizione costituisce, inoltre, uno sgravio per le casse dello Stato, visto e considerato il risparmio che ne deriverà dalla recessione del contratto di affitto dell’immobile che attualmente ospita la stazione di Marina. Dunque, il territorio nicoterese avrà un'unica caserma e un unico Comandante. Ma su questo punto vi sono altre importanti novità, in quanto pare che la sede di Nicotera debba essere elevata a Tenenza. Ciò costituirebbe per la città un’importantissimo e utile presidio di legalità e un valore aggiunto alla battaglia in corso contro il malaffare gestito dalla criminalità organizzata. La Tenenza, infatti, pur continuando a dipendere dalla Compagnia di Tropea, svolge un servizio di pronto intervento h24. Proprio quello, cioè, che servirebbe alla cittadina medmea, da troppo tempo sguarnita da un’attività di monitoraggio e da presidi di sicurezza sul territorio. Istituzioni distratte e politica troppo spesso connivente  ambigue logiche di potere hanno permesso che Nicotera diventasse una città dove il crimine ha preso il controllo della situazione e privato i cittadini del sacrosanto diritto alla sicurezza. Omicidi, spaccio, detenzione illegale di armi: una piccola babele della malavita che ha crocifisso la democrazia e la libertà dei cittadini perbene.

venerdì 23 novembre 2018

Elezioni comunali di maggio. Il Movimento 14 luglio scende in campo.


Nicotera. Svolta nel panorama socio-politico nicoterese. Dopo la corsa solitaria, dello scorso ottobre, di Pino Marasco verso palazzo Convento, ora gli aspiranti sindaci sono aumentati; quadruplicati, si potrebbe dire. Le velleità politiche si sono posate, come lo Spirito Santo, sul capo di molti che adesso sono pronti a scendere in campo. Alle due liste in via di allestimento (quella capitanata dal Pdino Rino Isaia e quella del professore Antonio Ricottilli) si sta per aggiungere, cogliendo un po’ tutti di sorpresa, la lista del Movimento 14 luglio. Il sodalizio ecologista si era sempre espresso apolitico e apartitico, sordo al canto ammaliante delle sirene di palazzo Convento. Adesso, però, qualcosa ha fatto cambiare idea ai militanti del gruppo civico, e sono finiti anche loro per farsi sedurre dal fascino della poltrona. Ma cosa, precisamente? Arturo Lavorato ha spiegato che, adesso, il Movimento sarebbe “maturo” per porsi alla guida del timone del municipio costiero. A maggio, dunque, i cittadini saranno chiamati a scegliere il sindaco tra almeno quattro proposte. Esse sono: la rediviva lista Marasco, reduce della disfatta contro il quorum ma decisa a non mollare la presa; la coalizione che vede a capo il professore Antonio Ricottilli, ex sindaco di Nicotera, che lo scorso ottobre ha dovuto abbandonare l’agone politico a causa del voltafaccia dei probabili alleati, e cioè, i protagonisti di un’altra lista, quella, come già accennato, guidata dall’avvocato Pdino Rino Isaia. Ancora in via di definizione la posizione di Enzo Comerci, leader del gruppo “Fronte comune per il Vibonese”. Non è chiaro se offrirà la sua spalla ad Antonio Ricottilli, come è avvenuto lo scorso ottobre, o se invece sceglierà di allestire una lista tutta sua con la quale provare a realizzare il suo grande sogno: espugnare palazzo Convento. E poi, come sottolineato, c’è la lista del Movimento 14 luglio. Ma la vera novità della prossima tornata elettorale è che Nicotera avrà almeno due donne aspiranti sindaco. Una è Maria Rosaria Corigliano, la candidata di Rinascita nicoterese che il 21 ottobre ha fatto l’en plain di voti. A ribadirlo è stato lo stesso Pino Marasco, la sera stessa della disfatta contro il quorum. In quelle ore piene di apprensione Marasco precisò che la sconfitta elettorale non lo avrebbe disarcionato delle sue ambizioni politiche, ma che, anzi, ci avrebbe riprovato, ma che a capo della lista avrebbe piazzato la sua candidata più forte e corazzata di competenze e loquela, e cioè la Corigliano, avvocatessa da anni residente a Vibo. Il Movimento 14 luglio pone anch’esso a capo della lista una rappresentante del gentil sesso, e cioè la pasionaria dichiaratamente comunista Maria Adele Buccafusca. Insegnante in pensione, la Buccafusca è tra quelli che ha visto nascere il sodalizio ambientalista. La papabile sindaca adesso è lei. E che la scelta cadesse su una donna è un fatto quasi scontato in un’associazione che è fatta in larga parte di donne. Una lista, dunque, che non avrà certo l’odioso problema delle “quote rosa”. Resta da capire come reagiranno alcune pasionarie del gruppo che erano confluite nella lista di Rino Isaia: lasceranno l’avvocato Pdino per rientrare nel Movimento o ne diventeranno avversarie politiche? Rimane da sottolineare l’episodio dell’epurazione del geometra Beniamino Lapa dal Movimento. Un professionista contraddistinto da innegabili qualità tecniche e capillare conoscenza del territorio che, come si ricorderà, ha avuto un ruolo fondamentale durante le lotte del Movimento. Eppure Lapa è stato espulso dal gruppo ecologista quando ha proposto un’eventuale scesa in politica. Un’iniziativa bocciata senza appello. E con lei anche Beniamino Lapa, dopo una fase di dissidi con l’ingegnere Antonio D’Agostino e il nipote Artuto Lavorato, veri leader del Movimento.

Si ufficializza la presenza della Lega a Nicotera.


Nicotera. Il taglio del nastro, nella cittadina medmea, la Lega lo ha fatto ieri mattina, nella centralissima piazza Cavour. L’ufficialità della sua presenza a Nicotera, tramite una sede di partito, è stata festeggiata con tanto di torta e spumante, alla presenza dell’onorevole Domenico Furgiuele, deputato calabrese della Lega, e di Antonio Macrì, coordinatore del partito nel centro costiero. Per l’occasione è stato allestito un gazebo, la cui funzione era anche quella di informare i cittadini sul “Decreto legge sicurezza e immigrazione”, di recente approvazione. Complice anche la domenica mattina, da sempre affollatissima a Nicotera, l’evento è stato partecipato da molti cittadini che si sono avvicinati allo stand per interagire da vicino con i portatori di una nuova realtà politica. Oltre al già citato Furgiuele, hanno presenziato alla manifestazione il coordinatore regionale dei giovani leghisti, Carmine Bruno; la coordinatrice dei giovani di Vibo Valentia Silvia Nano e il coordinatore cittadino di Vibo, Raffaele Riga.
L’apertura di una sede del partito di Salvini, nel centro medmeo, è giunta inaspettata e si pone sicuramente come un’interessante novità nel panorama politico paesano; un contesto, ad onor del vero, ormai da tempo svigorito e svuotato di ogni energia. I grandi partiti nazionali continuano a perdere colpi e consensi: le ultime Politiche lo hanno dimostrato chiaramente. Partiti di cui Nicotera ha dei rappresentanti in sede, soggetti che però non hanno finora inciso a livello sociale, né politico, nel tessuto cittadino. L’esordio della Lega si propone di smuovere un po’ le acque, a cominciare dalle prossime comunali (maggio 2019): non è escluso, infatti, che Antonio Macrì non abbia in mente di creare una lista con cui correre verso palazzo Convento. Ma intanto il neo coordinatore preferisce lavorare sul radicamento e l’espansione del partito a Nicotera. E l’inizio, fa sapere, è stato soddisfacente: «E’ stato un primo approccio verso la popolazione nicoterese- ha dichiarato- che giudico positivo; un evento all’insegna dell’apertura e della ricezione delle istanze dei cittadini; un invito alle persone ad avvicinarsi a noi. La Lega- ha aggiunto- è stata accolta bene a Nicotera, senza proteste o malumori; anzi, vi è stato molto interesse e apprezzamento». Il giovane rappresentante del partito di Salvini si veste di entusiasmo per affrontare una sfida rivolta al miglioramento del territorio: «Facciamo nostri i problemi dei cittadini, e puntiamo a risolverli grazie all’aiuto del nostro leader».

Domenica 18 novembre gazebo della Lega in piazza Cavour.


Nicotera. Aprirà al pubblico a partire dalle 9.30, in piazza Cavour, il gazebo voluto dal coordinatore della Lega per Nicotera, Antonio Macrì. Un momento di incontro con i cittadini in cui Macrì, reduce di un incontro con il Sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nicola Molteni, si propone di dare delle delucidazioni sul Decreto legislativo Sicurezza di recente approvazione. Ma non solo. L’obiettivo è anche quello di accogliere le istanze dei cittadini. All’incontro di domenica dovrebbero inoltre presenziare il gruppo Lega della Provincia di Vibo Valentia, con il coordinatore Antonio Piserà e il vice coordinatore Raffaele Riga e il coordinatore regionale l’onorevole Domenico Furgiuele. L’appuntamento di domenica vuole essere, tiene a precisare Macrì, «un primo passo per dimostrare la concretezza del mio impegno». Un’appello accorato «a chi ha dei dubbi, a chi ha delle istanze da fare, a simpatizzanti e non». «Vi chiedo- aggiunge- di fare di queste occasioni un’opportunità di dialogo, di considerare e valutare le potenzialità benefiche della collaborazione, atteggiamento che appartiene a chi ha a cuore la ripresa del territorio che, come dico sempre, non avverrà per mano di un singolo; solo una collettività che fa squadra potrà fare la differenza».
Antonio Macrì, volenteroso attivista del partito di Salvini, non fa mistero della sua intenzione di lavorare alacremente per risollevare Nicotera dalla difficile condizione in cui versa. Ma per fare ciò dichiara apertamente di aver bisogno della collaborazione dei cittadini, che non devono trincerarsi dietro l’astensionismo, in quanto sarebbe una scelta deleteria: « Vi ricordo che astenersi in questa e altre occasioni- sottolinea- è un’opzione che non porta a nulla. Come è successo per le nostre elezioni. Non si è raggiunto il quorum e qual è stato il beneficio? A Palazzo Convento non c‘è nessuno, i bandi scadono e noi non partecipiamo, i disservizi proseguono e in un momento poi positivo a livello centrale».In chiusura, un auspicio: «Per il cambiamento è fondamentale comportarci da cittadini attivi».