giovedì 21 marzo 2019

IL leader di CasaPound, Simone Di Stefano, a Nicotera per l’inaugurazione della sede del partito.




Nicotera. Si è svolta ieri sera l’inaugurazione della sede del partito CasaPound a Nicotera. Ha presenziato alla manifestazione il segretario nazionale Simone Di Stefano e il coordinatore regionale Federico Romeo. Ad accogliere Di Stefano il giovane attivista e coordinatore comunale Antonio La Malfa, oltre che moltissime persone assiepate intorno alla sede del partito. Presenti tutti gli iscritti, molti simpatizzanti e tanti curiosi. La sede, che è stata aperta da circa un mese, solo da ieri sera, dunque, ha l’ufficialità del partito. Punto di ritrovo non solo dei simpatizzanti, ma anche di molti giovani del luogo che vi trovano ristoro per una partita a biliardino e per un momento di socializzazione. Il taglio del nastro è stato accompagnato dalle note solenni dell’Inno di Mameli e dallo scrosciante applauso dei convenuti. La sede è state interamente ristrutturata dagli attivisti, che hanno dipinto una parete della stanza di rosso con al centro il simbolo del partito. Simone Di Stefano nel salutare nel persone intervenute all’inaugurazione ha rimarcato le linee programmatiche del partito, mettendo in evidenza l’importanza della sovranità monetaria, il ruolo importante della famiglia nella società e il sostegno che lo Stato è tenuto ad offrire ad essa. Ha spiegato che il cammino per l’affermazione politica a livello nazionale non si presenta facile anche a causa dell’ostruzionismo pregiudizievole che il partito incontra abitualmente, ma di essere fiero del fatto che gli iscritti crescono e che molti di loro sono giovani. Il segretario nazionale di Casapound ha valuto essere a Nicotera perché, ha precisato, «è giusto essere presente nei piccoli paesi così come lo si è nei grandi centri», in quanto «il radicamento sul territorio- ha aggiunto- è la forza di questo partito che continua a crescere e gode di ottima salute». Poi, per quanto riguarda la politica locale, Di Stefano ha annunciato che CasaPound ambisce ad essere protagonista attiva nella vita politica del paese», con una sua lista da presentare alle comunali. Il giovane politico di destra ha inoltre toccato tasti dolenti per il territorio, come quello della pervasività della criminalità organizzata. Ha osservato che per fronteggiare la mafia è necessario che lo Stato sia presente «ma non solo dal punto di vista militare: è necessario, infatti- ha spiegato Di Stefano- creare lavoro e occupazione. Un’economia funzionante, insomma, come unica strategia vincente per la lotta alla criminalità organizzata». La serata è stata molto partecipata: il leader politico si è intrattenuto a lungo con i presenti in un confronto cordiale e proficuo.

Peppe Massara: storia di un successo e di un riscatto. Un ristorante italiano a York ispirato alla dieta mediterranea







Nicotera. E’ partito da Nicotera circa sette anni fa. Il suo obiettivo era ricominciare una vita altrove, aprirsi un’attività, diventare imprenditore di se stesso. E così, Giuseppe Massara, 31 anni, ha preparato le valigie e ha preso l’areo per l’Inghilterra, precisamente verso la città di York, nel Nord Est dell’isola. Qui, appoggiandosi solo sue forze, ha cominciato a lavorare sodo con un chiodo fisso nella mente: aprire un ristorante. Intanto frequentava una scuola per chef dove ha conseguito un diploma, oltre che un corso di catering. Non è stato semplice, né facile, ma alla fine Giuseppe, detto Peppe dagli amici, ce l’ha fatta; il primo di marzo ha aperto un locale il cui nome è tutto un programma: “Italianissimo”. Inutile dire che i piatti tipici sono quelli della cucina italiana, anzi, per essere più precisi, della cucina mediterranea. Nel menu che egli propone alla sua clientela c’è scritto chiaramente che la sua cucina si ispira ai dettami della dieta mediterranea, per cui da lui gli inglesi potranno scoprire i sapori e i colori della cucina nicoterese: pasta, legumi, ortaggi, frutta, olio d’oliva e  vino rigorosamente calabrese. Ma non solo. Nei menu del suo locale campeggia il logo del ristorante, che è lo stemma della città di Nicotera, con il suo castello, la sua corona e due rami d’alloro intrecciati. Un modo per dire al mondo qual è la sua patria, dov’è la sua casa, da quale cittadina dell’area mediterranea è partito per cercare di realizzare i suoi sogni. Un omaggio alla sua Nicotera che porterà sempre nel cuore, ma dalla quale ha dovuto staccarsi per dare una svolta a un destino che pareva inesorabile e che, ad un certo punto, sembrava inchiodarlo ad una sorte già toccata ad altri ragazzi del posto, tra disoccupazione e rischio di inciampare in scelte sbagliate. Peppe è stato forte e determinato. Ha preso la sua vita e l’ha portata lontano da un territorio bellissimo e ricco di risorse, ma che non sembrava potesse offrirgli occasioni di lavoro e di riuscita. Però si sa, quando si va lontano dalla propria terra, essa rimane appiccicata nel cuore e sulla pelle e i ricordi del mare, del sole, sono un tarlo costante; e anche la malinconia del Sud ti sembra magica. Peppe ha sublimato la nostalgia imprimendo lo stemma di Nicotera al suo locale. Rivive il paese natale preparando pietanze tipiche: le essenze di basilico e origano, i capperi e le olive nere sono una costante dei suoi piatti. Piano piano, spiega Peppe, sta iniziando i suoi clienti all’alimentazione mediterranea: impresa non semplice per un popolo abituato al ketchup e ai cibi precotti. Eppure i clienti aumentano di giorno in giorno, le prenotazioni fioccano: se dapprima gli avventori guardavano con sospetto una fetta di pesce spada con capperi, pomodorini e origano profumatissimo di Nicotera, adesso apprezzano sempre di più i sapori forti e deliziosi della cucina di “Italianissimo”. Anzi, vogliono saperne di più: chiedono a Peppe di raccontargli qualcosa della dieta mediterranea. E così lo chef nicoterese ha deciso che allestirà nel suo ristorante una sequenze di foto d’epoca risalenti agli anni in cui Ancel Keys e il suo staff giunsero nella cittadina medmea per studiare le abitudini alimentati di un popolo che ignorava cosa fossero i disturbi cardiovascolari. Ogni foto sarà corredata da una didascalia che racconterà cosa accadde a Nicotera in quel lontano 1956, nonché i benefici della dieta mediterranea. Adesso Peppe ha sei dipendenti, e conta di assumerne altri, man mano che crescerà il volume d’affari. Questa è la storia di un sogno realizzato e di un riscatto, la storia di uno dei tanti giovani immigrati del Sud che non dimentica la sua terra.

martedì 12 marzo 2019

IL PD lascia il “Cantiere civico”: «differenze di vedute non conciliabili».



In realtà, alla base della spaccatura c’è la questione dell’inserimento della Dieta Mediterranea nel programma della lista per le Comunali: proposta bocciata dal Cantiere. 

Nicotera. Il divorzio tra il Pd cittadino e i gruppi del sodalizio politico “Cantiere civico” è arrivato apparentemente come un fulmine al ciel sereno, concretizzandosi con uno scarno messaggio da parte di Salvatore Reggio, storico volto del Partito Democratico nicoterese, nel gruppo whatsapp del giovane sodalizio politico: «Lascio il gruppo- ha scritto Reggio- e da questo momento non parteciperò ad alcuna iniziativa di qualsiasi gruppo per la formazione di liste elettorali». Un comunicato semplice ma deciso, che non ha però precisato il perché dell’inattesa defezione. Solo in tarda mattinata è stata postata, da Antonio D’Agostino, azionista di maggioranza del Cantiere, una nota stampa firmata dal “circolo del Partito Democratico di Nicotera”. La nota, che avrebbe dovuto chiarire il perché dell’uscita di scena degli esponenti del Pd, spiega che il motivo della sconfessione è da ricercarsi «in differenze di vedute non conciliabili» con gli altri attori del sodalizio.
«Come Partito Democratico- si legge nella nota- abbiamo aderito, con grande entusiasmo, lo scorso dicembre, alla “chiamata” della Chiesa locale che, nel solco del cammino avviato negli anni precedenti sotto il magistero del parroco Don Francesco Vardè,ha riunito i diversi soggetti sociali e politici nicoteresi».
«In questo percorso- continua la nota- il Partito democratico, ha lavorato quotidianamente per cercare di avvicinare su una posizione comune quelle dei diversi gruppi in questione». Su quelle basi, dunque, avrebbe dovuto nascere una lista da presentare alle Comunali di maggio, una coalizione che doveva basarsi, spiegano ancora gli esponenti del Circolo del Partito Democratico, su dei «principi comuni» stilati in un apposito documento che definisse, inoltre, «le indicazioni vincolanti per la successiva stesura di un programma di governo da sottoporre all’elettorato».
E qui, evidentemente, è cominciato a scricchiolare qualcosa, perché quei “principi”, in fondo, tanto “comuni” non erano se viene precisato che «il Partito Democratico, pur trovando un punto d’incontro con le altre componenti in merito ai punti programmatici, ha dovuto registrare differenze di vedute non conciliabili su altri aspetti». Quali siano questi “altri aspetti” per ora non è dato sapere. C’è un elemento, però, che può essere consegnato alla cronaca e alla valutazione dei lettori: ultimamente nel gruppo WathsApp del Cantiere fioccavano delle accese discussioni inerenti il tema della Dieta mediterranea. In pratica, gli esponenti del Pd spingevano affinchè la valorizzazione di tale “bene immateriale dell’umanità” fosse inserito nel programma della futura lista. Cosa che invece scontentava parte del Cantiere, in specie alcuni esponenti del Movimento 14 luglio. Non è infatti un caso che lo stesso Salvatore Reggio, lo scorso 4 marzo, abbia pubblicato sulla sua pagina Facebook un piccato post sull’infuocata faccenda:  «Aver deriso un simbolo storico del mio paese che è diventato Patrimonio Universale della Umanità con le seguenti affermazioni: “Soldi buttati e male distribuiti” (ed altri messaggi dello stesso tenore nel gruppo Wathsapp del Cantiere,, nota nda) mi ha colpito molto e mi è sembrata una cosa allucinante. Una grave posizione- osserva l’ex sindaco- della stessa portata di uno sfregio che venisse fatto a uno dei nostri monumenti (…) perché chi dice quello che ha detto vuol dire che non capisce il grande valore economico, turistico, salutare e sociale che il simbolo della Dieta Mediterranea porta con se e che va potenziato al massimo». «E voi dite- osserva l’esponente Pd- che spendere due mila euro per la Dieta Mediterranea è uno spreco?». Il riferimento è a una serie di polemiche nate nel gruppo dopo che un articolo del Quotidiano aveva reso noto che la Terna commissariale aveva destinato tre mila euro, dei proventi della tassa di soggiorno, proprio alla Dieta mediterranea. Su tale questione, dunque, si è consumata la spaccatura: da oggi il Cantiere dovrà fare a meno di alcuni liberi muratori, mentre si spera che l’impalcatura tenga fino a maggio.



Salvatore Reggio spiega gli obiettivi raggiunti dalla sua associazione: "Adimen” (Associazione per la promozione della Dieta Mediterranea di Riferimento Città di Nicotera).


Nicotera. In merito all’articolo, uscito su questo giornale, il 7 marzo 2019, con titolo “Dieta Mediterranea: una delusione” , interviene Salvatore Reggio, ex sindaco di Nicotera e componente di “Adimen” (Associazione per la promozione della Dieta Mediterranea di Riferimento Città di Nicotera). –Senza fini di lucro. «Mi preme rappresentare- scrive Reggio- che l’associazione di cui sono componente, e che ho contribuito a costituire, non ha fini di lucro e si regge esclusivamente su esborsi personali dei singoli partecipanti e sull’attività e impegno sempre gratuito di essi. Se qualcuno mi documentasse un solo euro di contribuzione pubblica a favore della predetta associazione assicuro che ne farei pubblica ammenda di colpa».
Attività promozionali. L’ex sindaco tiene a sottolineare che la sua associazione, in questi anni, «con propri sacrifici, ha sviluppato diverse attività promozionali nel solo interesse di illustrare la nostra cittadina, paese natale della dieta mediterranea. Tra queste, ha proposto e collaborato con la Camera di Commercio di Vibo Valentia alla creazione di un sito dedicato alla Dieta Mediterranea e alla pubblicazione di un libro in 4 lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese) edito da Rubbettino. Questo volume è stato donato alle istituzioni pubbliche di ogni livello nonché a pubbliche amministrazioni internazionali e nazionali, istituti universitari e scuole».
Convegno sull’Alzheimer. L’Admen, precisa inoltre l’estensore della nota, ha curato la promozione e l’organizzazione di un convegno a Vibo Valentia presso la sala della Camera di Commercio, «di grande rilievo scientifico e medico, con l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano dove in contemporanea con analoga iniziativa in Giappone è stato presentato per la prima volta mondiale, dalla dott.ssa Fusari Imperatrice, uno studio medico e di ricerca del predetto istituto sui salutari effetti della Dieta Mediterranea sulle persone ammalate di Alzheimer».
Le collaborazioni con il mondo scolastico... Anche con il mondo scolastico vi è una costante collaborazione, sottolinea Reggio.  E sfodera una ragguardevole mole di attività nel mondo dell’istruzione e relativi istituti scolastici: «Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e per l’Agricoltura di Vibo Valentia e con  il Polo Tecnico-Professionale “ELAIA” guidato dal prof. Carlo Pugliese e ancora più recentemente dal dirigente scolastico prof. Pasquale Barbuto;  con apposita convenzione, dall’anno 2016, con l’Istituto Comprensivo Statale di Laureana-Galatro-Feroleto con sede in Laureana di Borrello (RC) guidato dalla dirigente scolastica Pasqualina Servelli; con la Fondazione IRCCS CA’ GRANDA di Milano e SIDMe di Pavia Giornata della Dieta Mediterranea presso l’aula magna del Policlinico Ospedale Mangiagalli di Milano. Inoltre abbiamo fattivamente collaborato, sempre gratuitamente, alla realizzazione di progetti PON per la scuola primaria e secondaria sull’alimentazione e dieta mediterranea».
…e con grandi figure accademiche. L’Associazione di promozione della Dieta Mediterranea annovera, inoltre, delle collaborazioni con grandi nomi della medicina, ad esempio: il professor Italo Richichi  illustre cardiologo all’Ospedale di Pavia, recentemente scomparso. Insieme a lui «la Prima rassegna annuale sulla Dieta Mediterranea tenutasi per tre giornate nella città di Gioia Tauro, con docenti e ricercatori di tutto il mondo. Altra figura importante per la grande levatura accademica, di studio e per gli importanti incarichi che ricopre in Inghilterra, è il Dott. Simon Poole, con delega del governo britannico sull’alimentazione e le politiche agricole, che ha pubblicato un interessante lavoro col titolo “The Mediterranean Diet – The Future” e che ha voluto, insieme a noi, sul posto, a Nicotera, e sul territorio, conoscere luoghi, persone e tradizioni».
Politica regionale. «Abbiamo fattivamente incalzato il Consiglio Regionale- scrive il componente dell’Adimen- per la promulgazione della Legge Regionale di Valorizzazione Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento di Nicotera”».
Il disciplinare. L’Associazione, spiega Reggio, è, inoltre, munita di un “disciplinare”, corredato da un regolamento d’uso. «Questi due documenti- scrive- sono regolarmente pubblicati sul sito della Camera di Commercio di Vibo Valentia e sono di assoluto rigore scientifico riportando anche gli indici di Adeguatezza Mediterranea, di qualità nutrizionale, di trombogenicità. Questo prezioso lavoro è stato fatto dalla Dintec (Consorzio del Sistema Camerale per l’innovazione tecnologica) e dalla Università Tor Vergata, con la coordinazione del dott. Antonio Romeo».
Lo studente giapponese. In chiusura Salvatore Reggio cita l’episodio, emblematico «dell’importanza della Dieta Mediterranea. «Tre anni fa- rammenta- venne a visitare Nicotera uno studente universitario giapponese e la sua fidanzata che studiavano in America e quando al terzo giorno di visite e fotografie per la città e il territorio gli chiesi il motivo della scelta di Nicotera mi fece vedere un link della università del Minnesota (USA) che mostrava le foto, cosa meravigliosa, del nostro paese, dei nostri concittadini di quel tempo e delle attività mediche fatte dall’equipe di Ancel Keys. Mi fece notare che tra i tanti link che ci sono nelle pagine dell’Università il numeratore di quello sulla Dieta Mediterranea (e del nostro paese) era in assoluto quello più visitato».