sabato 25 giugno 2016

Gay Pride a Tropea. Infiammano le polemiche. Gian Maria Lebrino (PSI) scende nell'agone della discussione.



Nicotera. Non si attenuano le polemiche dopo l’annuncio fatto dall’amministrazione comunale di Tropea che il Gay Pride, la giornata dell’orgoglio omosessuale, si terrà nella splendida cittadina turistica. A lanciare la mela della discordia i salviniani. Gian Maria Lebrino, segretario provinciale del Partito Socialista, scende nell’agone della discussione con una nota stampa.  «Leggo di polemiche contro la decisione del comune di Tropea di ospitare il prossimo 30 luglio la manifestazione del gay pride- dichiara Lebrino- Polemiche giunte sopratutto da una forza politica come "Noi con Salvini", quindi leghista e ben nota a livello nazionale per posizioni sessiste e razziste che nulla ha a che fare con la Calabria. Ricordo a chi l’avesse dimenticato- osserva ancora il giovane esponente politico- il trattamento riservato a noi calabresi fino a poco tempo fa».
Per Lebrino “questi signori” devono sapere che ognuno «ha il diritto di vivere la propria sessualità e il diritto, nel rispetto delle regole, di manifestare pubblicamente». Ma il segretario socialista si sofferma anche su eventuali vantaggi che l’evento può rappresentare per la cittadina turistica. Può essere anche un mezzo, precisa, «per dimostrare la capacità tutta nostra di saper ospitare, rispettare i diritti di tutti e dare voce alle " minoranze"».
Nella chiosa un auspicio: «Spero che le polemiche cessino in fretta perché fanno male ad un territorio che non vuole più essere Sud del Sud».

Marina: Ufficio postale nel container.





Nicotera. E’ stato allocato all’interno del cortile dell’ex scuola media il container che dovrà fungere da ufficio postale, nella frazione Marina, in attesa di individuare un locale idoneo per la sede definitiva.
Da ormai molti mesi il servizio postale è garantito da un camper sistemato all’ingresso della cittadina turistica. Con tutti i problemi del caso. Persone in fila sotto il vento o la pioggia. L’attesa del proprio turno, specie per gli utenti più anziani, è sempre stato disagevole, non avendo nemmeno la possibilità di sedersi. A giorni dovrebbe entrare in funzione il container, e anche se lo stile è un po’ da  terremotati, potrebbe essere un passo avanti rispetto alle grevi condizioni in cui l’utenza era costretta per poter usufruire del servizio. Per quanto tempo il container fungerà da ufficio postale non è ben chiaro, sicuramente sarà necessario individuare un edificio, con tutte le carte in regola, da adibire a tale scopo. Alcune perplessità però già si fanno strada, e nascono da domande che è lecito porsi: sono previsti dei condizionatori all’interno della scatola metallica per refrigerarne l’aria dato che si avvicina l’estate e il metallo è un ottimo conduttore di calore? Cioè, sarebbe davvero troppo se i cittadini dopo aver passato l’inverno a soffrire il freddo all’aperto, in attesa davanti al camper, debbano passare l’estate a bollire al caldo dentro un container. Eventualità, questa, proibitiva per anziani, disabili, ammalati, bambini e donne incinte. Insomma, per la metà della popolazione di Marina. La speranza dei cittadini è che insomma i disagi possano avere presto una fine. Ma un altro problema attende di essere risolto: riguarda l’interrotta funzionalità del Bancoposta. E’ ormai da un bel po’ di tempo che tale servizio non è funzionante. Un problema con cui i cittadini devono convivere, ma anche un grave disservizio per i turisti che arriveranno. In un contesto come quello di Marina, segnato dalle criticità, è assai difficile parlare di sviluppo turistico: come si può fare un adeguata accoglienza turistica se mancano in paese dei servizi essenziali ? La questione meritava una rapida soluzione già nel momento in cui si era manifestata, e cioè lo scorso gennaio, quando Poste italiane decise di chiudere lo storico ufficio postale a seguito di un sopralluogo degli ispettori dell’Asp che avevano stabilito che gli ambienti non tutelavano la sicurezza dei lavoratori e nemmeno quella dell’utenza. Immediata la chiusura dell’ufficio. Poi l’arrivo del camper. E ora la prossima apertura del container. E chissà quanti altri step la vicenda dovrà ancora affrontare prima che si giunga a una soluzione che rispetti i diritti dei tantissimi utenti delle Poste e dei suoi dipendenti.
Altro punto da sottolineare attiene alla consegna della corrispondenza. Il recapito della posta non arriva spesso puntuale, quando non si perde nei meandri della gran confusione, tra portalettere che si avvicendano a cadenza trimestrale e mancanza completa della toponomastica. La situazione, da questo punto di vista, si fa ancora più complicata a Nicotera superiore, proprio per i motivi sopraesposti.
I giovani portalettere si trovano a dover distribuire la posta in una cittadina che non conoscono, sprovvista di toponomastica. Procedono chiedendo in giro informazioni sui destinatari, o sono i cittadini stessi ad andare spesso incontro ai postini, per reperire la loro corrispondenza.

Campo polivalente Badia. Interdittiva antimafia alla ditta in subappalto Vardè.



Nicotera. I lavori per il tanto atteso campo polivalente, che dovrebbe vedere la luce presso la frazione Badia, nascono all’insegna di un repentino intervento della prefettura che ha indotto l’area tecnica del comune costiero, e quindi anche l’amministrazione che detta gli atti di indirizzo, a rivedere quanto deliberato. Ed è un intervento pesante come un macigno per l’esecutivo nel momento in cui esso si trova sotto la lente di ingrandimento della commissione di accesso agli atti, incaricata di verificare se esso sia oggetto di infiltrazioni mafiose. Al centro della questione è la ditta edile Vardè che ha ottenuto in subappalto i lavori per la realizzazione della struttura sportiva, su richiesta dell’impresa aggiudicataria Calabrese Antonio di Villa San Giovanni, e ciò dietro, ovviamente, accoglimento della proposta da parte del comune. La  nota della prefettura, del 17 giugno scorso, acquisita dal Comune il 20, ha come oggetto “informazioni ai sensi dell’art. 91 del Decreto legislativo n. 159/2011”. Detto in parole povere, le ditte interessate di tale decreto, per motivazioni di carattere mafioso, sia di natura parentale che di contiguità, non possono interagire con la pubblica amministrazione, o, per meglio dire, quest’ultima non può sottoscrivere contratti con una ditta interessata a tale decreto. Si tratta, dunque, di una interdittiva antimafia che piomba improvvisa sulla ditta in questione e, per effetto della proprietà transitiva, anche sull’amministrazione Pagano. Immediato, da parte dell’ufficio tecnico, il dietrofront. In meno di ventiquattrore si è premurato di non autorizzare il subappalto stipulato il 23 maggio di quest’anno. Ha decretato inoltre l’interruzione di “qualsivoglia rapporto tecnico amministrativo tra il Comune e la predetta Ditta Vardè Società Cooperativa” e di depennarla dall’elenco delle ditte di fiducia dell’amministrazione.
Da rilevare che solo poco tempo fa l’assessore ai Lavori Pubblici, Federico Polito, dichiarava: «Il Comune si avvale della white list della Prefettura per la scelta delle ditte, a differenza del passato quando erano sempre le solite quattro a beneficiare». Un dato che consola, salvo imprevisti. Tipo le note prefettizie. Eppure, mesi addietro il Comune ha affidato l’incarico per la redazione del Piano spiaggia a una strettissima parente dei componenti della Cooperativa in questione. Tornando al campo polivalente, trattasi di una struttura della cui realizzazione a Nicotera si parla da un secolo. A lavori ultimati si avrà un edificio coperto con annesso blocco spogliatoi. L’importo complessivo è di 509.000. L’impresa aggiudicatrice ha offerto un ribasso del 33%, quindi la somma complessiva dovrebbe aggirarsi intorno ai 300.000 euro.
Ora però bisognerà attendere e rivedere un po’ di cose. Ad esempio, il largo uso dell’istituto del subappalto, sempre molto in voga dalle nostre parti. E se proprio di subappalto deve trattarsi bisognerà attenersi alla “white list” prefettizia, come da sempre enfaticamente sottolineato dall’esecutivo Pagano.

venerdì 24 giugno 2016

Approvato il Piano Spiaggia. Ecco tutte le norme e le disposizioni che entreranno in vigore.



Nicotera. E’ così finalmente Nicotera ha un Piano spiaggia. Il consiglio comunale di sabato mattina lo ha votato unanimemente e quindi ora questo importante strumento di organizzazione dell’arenile nicoterese è a disposizione, per venti giorni, dei cittadini che vorranno visionarlo ed eventualmente muovere dei suggerimenti od obiezioni. Con una punta di soddisfazione il sindaco Franco Pagano ne ha annunciato, nella scorsa civica assise, la sua adozione. «Dopo un iter travagliato- ha detto- oggi portiamo in consiglio il Piano spiaggia per consegnarlo alla città, perché è uno strumento necessario per poter guardare con fiducia allo sviluppo turistico del nostro paese». Molto presto l’amministrazione provvederà ad assegnare le concessioni. Quelle nuove sono sei e riguarderanno quella parte della spiaggia che costeggia il famoso water front della pineta, appena qualificato. Per queste ultime Pagano ha precisato che verranno assegnate non in base ad un corrispettivo economico ma all’offerente che presenterà il progetto migliore in termini di tutela ambientale, ferma adesione alle regole stabilite dal Psc e ricadute sul territorio in termini economici e di possibilità occupazionali. Ad esempio, è agevolato chi assumerà nella propria struttura manodopera locale.
Grande l’entusiasmo dell’assessore Polito che ha esternato contentezza e soddisfazione per il risultato raggiunto. “E’ iniziata una nuova era”, ha declamato l’assessore ai Lavori Pubblici, con il suo solito stile magniloquente. Vi sono tuttavia alcuni punti che meritano di essere analizzati. Elementi contenuti nello stesso documento e che vanno ad interfacciarsi con la realtà dei fatti del lungo arenile nicoterese, a tratti puntellato da episodi di atavico abusivismo edilizio, o a problematiche inerenti l’erosione costiera, o le barriere architettoniche da abbattere o la pulizia della spiaggia. Per quanto riguarda “anomalie” o “abusivismi”- parole usate dal sindaco- verranno “incamerati dal demanio”, così ha detto Pagano non specificando meglio l’uso di una struttura incamerata. Per quelle esistenti, ha precisato ancora il primo cittadino, “non ci sono possibilità di ampliamento e modifica di quello che è già stato realizzato”.
Per ciò che invece concerne le regole stabilite dal nuovo Piano c’è un punto che merita attenzione. Ed è quello che stabilisce che i concessionari dei lidi sono tenuti alla pulizia del lotto in concessione, ma, nel caso di lotto intercluso, “la pulizia del tratto di spiaggia libera avverrà per il 50% a carico del concessionario”. I lavori di pulizia del tratto di arenile dovranno essere garantiti con cadenza giornaliera, come anche lo svuotamento dei cestini siti in loco, e la pulizia degli accessi all'arenile.
Ciò significa che se un concessionario è tenuto a pulire per metà la parte di spiaggia libera confinante, e, visto e considerato che le spiagge in concessione si susseguono sistematicamente, i costi della pulizia a carico del Comune vengono completamente abbattuti.
Dunque, in teoria, ma anche in pratica, quelle 8.196 di contributo regionale per la pulizia della spiaggia potrebbe anche bastare e avanzare. Invece l’amministrazione ha deciso di integrare a queste otto mila euro, altre sette mila, per un totale di 15 mila euro. Una cifra notevole, se si pensa che la spiaggia è quasi tutta in concessione. Inoltre, il Psc prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche entro e non oltre 6 mesi dall'entrata in vigore del Piano, pena revoca delle concessioni; e, dulcis in fundo, ogni stabilimento balneare dovrà creare un area verde attrezzata. Un Psc pieno zeppo di regole e regolamentazioni che mal si sposa, ad onor del vero, con una realtà a tratti disordinata dell’arenile nicoterese, con l’aggravante di essere lambito di un mare sempre più desolatamente poco cristallino.

sabato 18 giugno 2016

L'assessore Polito elenca le sue opere e quelle che si accinge a realizzare.



Nicotera. L’estate è alle porte. L’assessore Polito rinnova gli impegni sulla propria agenda. Anzi, programma e prepara una serie di iniziative che serviranno a migliorare, questo egli spera, lo stile di vita dei nicoteresi. Questo è l’annuncio che il giovane amministratore ha diramato a mezzo stampa. Le opere che egli si accinge a compiere hanno avuto, fa sapere, una lunga gestazione invernale. Ed ora si sente pronto a dare alla luce le sue idee, anzi i suoi progetti già pienamente fattibili.
Chi scredita Nicotera.
Ma prima di elencare quanto è in programma un pensiero va a dei non meglio specificati “personaggi”, che, egli ne è convinto, denigrerebbero la città. «Nicotera- assicura- è il paese più bello della Costa degli Dei, e invito detti personaggi, se non sono mai usciti dal paesello, a fare una passeggiata altrove per verificare».
Poi, sempre più persuaso di ciò che afferma, aggiunge: «Lasciamo le parole a chi quotidianamente cerca di affossare e denigrare il nostro paese. Noi- assicura- andiamo avanti come un treno verso lo sviluppo e portiamo avanti la nostra terra a voce alta nelle sedi opportune, per creare occupazione e competitività. Ancora la campagna elettorale è lontana», osserva l’assessore, quindi una rassicurazione: «Vorrei tranquillizzare chi si fa portavoce quotidianamente di una campagna denigratoria e mediatica nei nostri confronti». I misteriosi denigratori sono avvisati.
La programmazione
«Di concerto con il dirigente dell’Utc, ingegner Carmelo Ciampa- evidenzia Polito- abbiamo organizzato una serie di interventi che saranno realizzati grazie a due blocchi di gare di appalto: il primo blocco riguarda pulizia del territorio, pulizia della spiaggia, sistemazione del manto stradale. Un secondo pacchetto di appalti riguarderà la rifunzionalizzazione e l’ampliamento di alcuni tratti del sistema delle acque nere e delle acque bianche nel territorio comunale e la realizzazione di alcune opere a salvaguardia del dissesto idrogeologico». In agenda anche la gara per il rifacimento del vialone del cimitero comunale e della strada di accesso al serbatoio dell’acqua potabile della frazione Badia.
La ristrutturazione del debito comunale.
Nel prosieguo della nota Polito tiene a specificare che tali iniziative possono essere messe in cantiere grazie alla buona gestione della cosa pubblica, alla ristrutturazione del bilancio comunale, ottenuta grazie alla bravura e alla lungimiranza dell’attuale assessore al ramo (Michele Melidoni, ndr), che grazie a una accurata gestione delle risorse ha reso possibile una migliore gestione dei soldi pubblici.
Il punto toccato da Polito, relativo al bilancio comunale, è in effetti un punto nevralgico per il comune costiero, da sempre sull’orlo del dissesto economico. Ma per Polito le cose stanno nettamente migliorando, nonostante l’incredibile somma dei debiti fuori bilancio che il comune deve onorare, nonostante i vari debiti che l’amministrazione contrae: pensiamo, per dirne una, al debito con la Regione per la tassa sui rifiuti, che lievita di anno in anno.
Le gare d’appalto
«Nella prima decade della settimana- annuncia Polito- riusciremo a bandire le prime tre gare: la pulizia straordinaria di tutto il territorio comunale». «Altro intervento riguarderà la pulizia della spiaggia pubblica fino al 15 settembre». Altro intervento è invece inerente al ripristino del manto stradale. «Quest’anno- rivela Polito- dopo una serie di sopralluoghi effettuati dal dirigente dell’Utc siamo arrivati ad un computo metrico estimativo di 30.000 euro per la riparazione delle strade di cui 20.000 saranno utilizzati sulle strade comunali, e 10.000 saranno utilizzati per ripristinare le strade provinciali in pessime condizioni».  E per quanto riguarda le strade provinciali l’assessore spiega che «le somme che verranno spese per la riparazione delle strade verranno decurtate da quelle che il Comune deve alla Provincia», e ciò in base a una direttiva diramata dall’ente provinciale stesso.