Nicotera. Non è chiaro
se la causa del mare sporco ad una certa ora della mattinata sia il Mesima, sta
di fatto che il secolare fiume è il primo a salire sul banco degli imputati. In
esso confluiscono gli scarichi di ben 21 comuni dell’entroterra vibonese. Dieci
di essi non risultano in possesso di impianti di depurazione, cinque hanno
impianti sottodimensionati o obsoleti. In altri si registrano interi quartieri
o frazioni privi di collettamento fognario. Il Mesima si trasforma dunque in
una enorme discarica che sversa in mare i liquami di intere aree del Vibonese.
Lo scorso anno il Comune di Nicotera, congiuntamente con i Comuni limitrofi
Rosarno e San Ferdinando, ha provveduto alla realizzazione di una chiusa
temporanea alla foce del fiume Mesima. Costo dei lavori: 10 mila euro. Era il
mese di maggio. E’ invece di una settimana fa, quindi ad estate decisamente
inoltrata, il bando di gara, indetto dal comune di Nicotera, per la chiusura
della foce del fiume incriminato. Ma la gara è andata deserta: nessuna delle
sei ditte invitate ha prodotto delle offerte.
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