domenica 19 luglio 2015

Mare sporco. Andata deserta la gara d'appalto per la chiusura della foce del Mesima.



Nicotera. Non è chiaro se la causa del mare sporco ad una certa ora della mattinata sia il Mesima, sta di fatto che il secolare fiume è il primo a salire sul banco degli imputati. In esso confluiscono gli scarichi di ben 21 comuni dell’entroterra vibonese. Dieci di essi non risultano in possesso di impianti di depurazione, cinque hanno impianti sottodimensionati o obsoleti. In altri si registrano interi quartieri o frazioni privi di collettamento fognario. Il Mesima si trasforma dunque in una enorme discarica che sversa in mare i liquami di intere aree del Vibonese. Lo scorso anno il Comune di Nicotera, congiuntamente con i Comuni limitrofi Rosarno e San Ferdinando, ha provveduto alla realizzazione di una chiusa temporanea alla foce del fiume Mesima. Costo dei lavori: 10 mila euro. Era il mese di maggio. E’ invece di una settimana fa, quindi ad estate decisamente inoltrata, il bando di gara, indetto dal comune di Nicotera, per la chiusura della foce del fiume incriminato. Ma la gara è andata deserta: nessuna delle sei ditte invitate ha prodotto delle offerte.

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