mercoledì 14 giugno 2017

A fuoco il "vecchio ospedale". I Carabinieri spengono il rogo.



Nicotera. Se non fosse stato per l’intervento dei Carabinieri della stazione di Nicotera superiore e Nicotera Marina, le fiamme avrebbero completamente distrutto il “vecchio ospedale”, un edificio ristrutturato qualche anno fa, sito nella centralissima via Casolare e distante dall’asilo “Scardamaglia Longo” poco più di un metro e mezzo. Le fiamme, di probabile matrice dolosa, sono divampate all’interno dell’immobile all’incirca verso le ore 14.30. Ad accorgersi del rogo le maestre dell’asilo le quali, dalla sala ricreazione, hanno visto le lingue di fuoco serpeggiare altissime da una finestra della struttura. Senza perdere tempo le tre insegnanti hanno portato i 25 bambini nell’altra ala della scuola materna. Intanto venivano avvisati i Carabinieri e i Vigili del fuoco. Immediatamente sul luogo dell’incendio sono giunte le pattuglie della stazione di Nicotera superiore e quelli della frazione marittima. Benchè i pompieri fossero stati allertati con la dovuta solerzia, i Carabinieri hanno preferito non rimanere a guardare che le fiamme finissero di distruggere un immobile a due passi da una scuola materna, mentre l’odore acre di bruciato aveva già invaso la contigua via Castello. Spinti dal senso di abnegazione e dal coraggio il Comandante della stazione di Nicotera Marina, Fabio Cirone, e il Maresciallo di Nicotera superiore, Ezio Giarrizzo, si sono improvvisati Vigili del fuoco, sfidando il pericolo e le fiamme, nonostante fossero sguarniti da una protezione e da mezzi necessari per domare le fiamme, se non secchi ricolmi d’acqua che un vicino bar forniva loro. Alcuni cittadini si sono prodigati a dare una mano ai Carabinieri con mezzi di fortuna, perché solo in secondo momento sono sbucati fuori un tubo da giardino e una mascherina per il temerario Comandante Cirone, che si era infilato all’interno della struttura scavalcando una finestra, accompagnato dal carabiniere Maccarrone. Il Maresciallo Giarrizzo faceva la spola dal bar portando dei secchi d’acqua, e Cirone impavidamente di addentrava nelle stanze invase dal fumo gravido di diossina, dato che ad andare a fuoco sono stati cumuli di spazzatura e rifiuti d’ogni genere, da tempo immemorabile accumulati all’interno della struttura- tra le altre cose qualcuno si è disfatto di lastre di eternit scaraventandole all’interno dell’edificio. L’intervento dei Carabinieri è stato provvidenziale per domare il rogo, anche perché i pompieri tardavano ad arrivare, anzi, una volta domate le fiamme, gli stessi militari li hanno avvisati che l’emergenza era finita e che il rogo era stato stroncato. Alla fine del lavoro, però, il Comandante Cirone e il Maresciallo Giarrizzo hanno dovuto ricorrere alle cure della Guardia medica, per sintomi di intossicazione in seguito alla copiosa inalazione da fumo. I militari sono stati sottoposti a terapia cortisonica e ossigeno terapia.
L’intero territorio nicoterese ha, tra gli altri gap, la mancanza di una postazione estiva dei Vigili del fuoco. I pompieri devono giungere da Vibo in caso di emergenza, e la distanza da coprire è quasi di tre quarti d’ora, il tempo che occorre a un rogo di fare danni irreparabili. E così ieri è andata bene, grazie allo sprezzo del pericolo mostrato dai Carabinieri, senza gli strumenti necessari per affrontare l’emergenza se non lo spiccato senso di responsabilità.

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