Nicotera.
Mentre vanno a mille i ritornelli governativi in televisione e sugli organi di
stampa che invitano, anzi, impongono ai cittadini di rimanere a casa, il gruppo
Protezione Civile di Nicotera fa esattamente il contrario. E cioè, invita la
gente a uscire di casa per recarsi al Comune per ritirare le mascherine. Può
sembrare assurdo, ma è così. Alle ore 12.45 di oggi, 20 marzo, sul sito del
gruppo volontari ProCiv di Nicotera viene pubblicato un post nel quale si
invita la cittadinanza che negli orari di apertura il comune di Nicotera effettuava
la distribuzione delle mascherine. In Marina, invece, la consegna era prevista
dalle 14 alle 18, presso la sede della Prociv. Per le frazioni di Preitoni e
Comerconi, bisognava rivolgersi all’assessore Robertino Massara; per Badia, si
vedrà. La cosa che desta sconcerto è che delle persone, fiduciose dell’annucio
della Prociv, si sono recate al comune per accaparrarsi l’agognata mascherina.
Ma qui del gruppo non c’era traccia. Rimane il fatto che la gente ha incautamente
violato le regole anticontagio come da imposizioni governative. Ad aggravare il
tutto, il fatto che le abbia violate senza ritrovarsi in mano l’ambito presidio
di profilassi.
Ad un certo punto, però,
il gruppo Prociv deve aver capito di aver commesso qualche passo falso, e
quindi ha pensato bene di correggere il tiro. E così, alle 16.18, e cioè dopo
più di quattro ore, sullo stesso sito compare un nuovo messaggio, un “avviso
alla popolazione”: “per evitare assembramenti di persone la distribuzione delle
mascherine verrà fatta casa per casa dai Volontari”. Tuttavia, due ore prima,
alle 14.40, lo stesso avviso era già comparso sul sito del Comune. Perché quello
della Prociv attende altre due ore prima di pubblicarlo? Ma, soprattutto,
esiste un coordinamento tra Comune e Protezione Civile? A primo acchito,
sembrerebbe di si, a giudicare da una foto, comparsa sul sito del comune
qualche giorno fa, che ritrae il sindaco Pino Marasco in mezzo al nutrito e variegato
gruppetto di volontari. Tuttavia, deve essersi creato un corto circuito, se
sulla pagina della Prociv si invitava la gente a recarsi al comune, e su quella
del Comune era stato pubblicato il dietrofront.
Sta di fatto che poi i due enti hanno trovato un punto d’accordo, e infatti nella pagina della Prociv il famoso messaggio delle 12.45 che invitava la gente ad uscire di casa, è stato modificato con l’annuncio della distribuzione di queste benedette mascherine e soprattutto, e scritto in caratteri cubitali, “di uscire in caso di necessità”. Meno male che il messaggio è stato recepito, anche da dovrebbe proteggere la cittadinanza.
Sta di fatto che poi i due enti hanno trovato un punto d’accordo, e infatti nella pagina della Prociv il famoso messaggio delle 12.45 che invitava la gente ad uscire di casa, è stato modificato con l’annuncio della distribuzione di queste benedette mascherine e soprattutto, e scritto in caratteri cubitali, “di uscire in caso di necessità”. Meno male che il messaggio è stato recepito, anche da dovrebbe proteggere la cittadinanza.
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