Come se non bastasse il
coronavirus a turbare la tranquillità della gente, questa notte ci si è messo
pure il terremoto. I calabresi, infatti, sono stati destati dal sonno da una sequenza di ben sei scosse, verificatesi a distanza
di pochi minuti l’una dall’altra. Come sempre è l’autorevole sito dell’Istituto
italiano di Geofisica e Vulcanologia a fornire tutti i dettagli. La prima
scossa tellurica si è verificata all’1.47 a largo di Amantea, con una magnitudo
relativamente debole (2.5 della scala Richter), ma sono state le successive a seminare il panico. L’epicentro, come ha registrato l’INGV, è sempre
lo stesso, cambia però la magnitudo e la profondità. La più forte è stata di
3.9 con una profondità di 33 kilometri. L’ultima, registrata dai sismografi
alle 2.02, è stata di magnitudo 3.5 con una profondità di 9 kilometri. I
movimenti tellurici sono stati avvertiti distintamente dalla popolazione che ha
riversato sui social tutta la sua preoccupazione; nel catanzarese e a Soveria Mannelli molte
persone hanno lasciato le loro case per trovare rifugio nelle proprie
automobili, comprensibilmente in preda all’angoscia, un’angoscia che si va a
sommare al dilagante timore di essere contagiati dal terribile
coranovirus. Le scosse sono state percepite, oltre che nelle aree dell'epicentro, anche nella provincia di Vibo Valentia. Al momento non si registrano danni, a persone o cose. Mentre concludo questo articolo sono le 2.47. Altre scosse dall’ultima,
quella delle 2.02, l’INGV non ne ha registrate. Il piccolo sciame sismico si unisce
ad altri analoghi movimenti tellurici che negli ultimi mesi hanno scosso l’area
del cosentino.
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