lunedì 16 marzo 2020

Calabria. Piccolo sciame sismico nel cuore della notte. Paura tra la gente.


Come se non bastasse il coronavirus a turbare la tranquillità della gente, questa notte ci si è messo pure il terremoto. I calabresi, infatti, sono stati destati dal sonno da una sequenza di ben sei scosse, verificatesi a distanza di pochi minuti l’una dall’altra. Come sempre è l’autorevole sito dell’Istituto italiano di Geofisica e Vulcanologia a fornire tutti i dettagli. La prima scossa tellurica si è verificata all’1.47 a largo di Amantea, con una magnitudo relativamente debole (2.5 della scala Richter), ma sono state le successive a seminare il panico. L’epicentro, come ha registrato l’INGV, è sempre lo stesso, cambia però la magnitudo e la profondità. La più forte è stata di 3.9 con una profondità di 33 kilometri. L’ultima, registrata dai sismografi alle 2.02, è stata di magnitudo 3.5 con una profondità di 9 kilometri. I movimenti tellurici sono stati avvertiti distintamente dalla popolazione che ha riversato sui social tutta la sua preoccupazione; nel catanzarese e a Soveria Mannelli molte persone hanno lasciato le loro case per trovare rifugio nelle proprie automobili, comprensibilmente in preda all’angoscia, un’angoscia che si va a sommare al dilagante timore di essere contagiati dal terribile coranovirus. Le scosse sono state percepite, oltre che nelle aree dell'epicentro, anche nella provincia di Vibo Valentia. Al momento non si registrano danni, a persone o cose. Mentre concludo questo articolo sono le 2.47. Altre scosse dall’ultima, quella delle 2.02, l’INGV non ne ha registrate. Il piccolo sciame sismico si unisce ad altri analoghi movimenti tellurici che negli ultimi mesi hanno scosso l’area del cosentino.

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