venerdì 21 novembre 2014

Servizio Mensa sospeso. I rappresentati dei genitori: "Non accettiamo strumentalizzazioni politiche".







Nicotera. E’ prevista per stamattina la manifestazione organizzata dai genitori per protestare contro la sospensione della mensa scolastica. Il servizio di refezione per le scuole materna, elementare e media statali è stato sospeso, in via cautelativa, dopo che il segretario comunale, Vincenzo Calzone, aveva ricevuto un avviso di garanzia in ordine all’affidamento del servizio di refezione al Cooperativa Barano di Sant’Eufemia d’Aspromonte. La procedura burocratica in merito all’assegnazione del servizio, non era ancora conclusa quando Calzone affidò alla cooperativa il servizio mensa, mancava, tra l’altro, anche il certificato antimafia. Solo per ovviare alle richieste dei genitori e certo di agire correttamente- così il segretario dichiarò nella determina di sospensione- il segretario diede incarico provvisorio alla società di espletare la refezione scolastica.
Sta di fatto che adesso a farne le spese sono i bambini e i genitori, i quali, venendo a mancare un servizio essenziale, si ritrovano di punto in bianco a dover ovviare all’increscioso inconveniente. Per questo i genitori hanno deciso di porre in essere una mattinata di sciopero. La mobilitazione avrà luogo stamattina davanti al Municipio. Gli alunni diserteranno le lezioni, aderendo anch’essi, tramite assenteismo di massa, all’accorata protesta.
Giuseppe Corigliano e Rosanna Caiazzo rappresentano l’unione dei rappresentati dei genitori, ed è a loro nome che esprimono il disappunto, nonché la corale richiesta di un diritto. Precisano, innanzitutto, che la mobilitazione scaturita da un intollerabile disservizio non deve essere in alcun modo strumentalizzata, e che l’unica finalità della mobilitazione è garantire un diritto ai loro figli. La mensa è prevista cinque giorni a settimana per la scuola materna, e tre volte per le scuole medie ed elementari.  
«Non vogliamo entrare in merito ai motivi della sospensione- ha detto Giuseppe Corigliano- noi chiediamo, semplicemente, che venga ripristinata la mensa scolastica, è un grande disagio per molti genitori: chi non lascia il proprio figlio a scuola a pranzare con un panino, è costretto a fare la spola avanti e indietro da casa, e questo diventa complicatissimo per i genitori, specialmente per quelli che lavorano».
C’è poi la questione, non di poco conto, che i ragazzi che non fanno rientro a casa, pranzano a scuola con un panino. Alcuni genitori infatti non hanno la possibilità di portare i figli a casa all’ora di pranzo. «Mangiare panini tutti i giorni non è certo quella che si può definire l’alimentazione ideale per i ragazzi- ha osservato Giuseppe Corigliano- le regole basilari dell’educazione alimentare prevedono che l’alimentazione sia variegata e completa. Eppure, per i ragazzi delle scuole nicoteresi tali regole non possono essere attuate».
«Non accettiamo strumentalizzazioni politiche della nostra protesta- ha tenuto a precisare Rosanna Caiazzo, anch’essa rappresentante di classe- stiamo combattendo per un diritto che ci è già stato negato nel maggio dello scorso anno. Ora chiediamo che chi di competenza risolva il problema, nell’esclusivo interesse dei bambini. E’ dunque necessario- ha auspicato la rappresentante dei genitori- che tutti gli enti preposti si attivino per ovviare l’intollerabile disservizio».

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