Nicotera.
Il
sindaco Giuseppe Marasco ha emesso un’ordinanza di immediato trasferimento
della scuola media Antonio Pagano presso il cosiddetto “Elefante rosso”, bene
confiscato alla mafia, sito in località Timpa. La decisione è scaturita in
seguito all’esito delle indagini di “Verifica di vulnerabilità sismica”, in
merito alla progettazione dell’adeguamento sismico dell’edificio. “Le medesime
indagini- si legge nell’ordinanza di sgombero- hanno stabilito molteplici
criticità strutturali alle basse resistenze a compressione del calcestruzzo,
all’insufficiente quantità di acciaio, nonché ai dettagli costruttivi
inadeguati”. Il professionista incaricato a redigere la relazione tecnica,
l’ingegnere Roberto Campisi, ha evidenziato la necessità di porre in essere “adeguate
misure urgenti, atte a preservare l’incolumità degli alunni e del personale
docente”. Particolarmente critiche, ha sottolineato il perito, alcune aree del
terzo piano. Ed è così che in modo improvviso e inaspettato l’elefante rosso,
edificio la cui storia è costellata da alterne vicende, diviene fruibile e
utile per la comunità. La scuola media, d’altra parte, è stata spesso oggetto
di continui controlli e perizie tecniche proprio a causa dei suoi problemi
strutturali. Nell’agosto del 2017, in epoca prefettizia, nel corso di un tavolo
tecnico emerse che mancava all’appello, tra le carte della scuola, un
importante certificato inerente il parere dell’Asp, anzi, l’autorizzazione in
merito alla destinazione d’uso dell’edificio. Nei medesimi giorni i tecnici
dell’Azienda sanitaria provinciale effettuarono un sopralluogo che evidenziarono aule piccole e non
idonee ad un numero di ragazzi superiore a venti unità. Si cercò di trovare
delle soluzioni tampone: tipo abbattere qualche muro, destinare a bagni alcuni
locali della bidelleria. Gli interventi cominciarono subito dopo Ferragosto
dello stesso anno: 25 mila per la creazione di due nuove classi di ampie
dimensioni. C’è, tuttavia, da evidenziare che il Comune costiero
ha perso lauti finanziamenti per l’edilizia scolastica destinati agli
interventi strutturali in quanto non ha presentato in tempo l’apposita domanda.
Per ciò che concerne
“l’elefante rosso”, da oggi destinato ad ospitare la scuola media “A. Pagano”,
anch’esso è stato al centro di alterne vicende. Dalla mancata nascita di un
Centro di cinematografia al clamoroso furto degli strumenti musicali ivi
contenuti pari ad un valore di 200 mila euro. Confiscato al clan Mancuso nel
2011, si è spesso cercato il modo di trasformare quell’immobile, con scarsi
risultati, in qualcosa di utile per un contesto, quello nicoterese, che ha
bisogno di centri fattivi e concreti ispirati ad una concezione antimafia. Ma
questa parrebbe essere la volta buona, anche perché sono decadute tutte le
convenzioni sulla struttura, revocate dal Commissario prefettizio De Lucia,
prima di concludere il suo mandato a Nicotera. «L’elefante rosso- ha detto il
sindaco Pino Marasco- è accatastato come edificio scolastico: adesso lo utilizziamo
come un bene collettivo, per una finalità pubblica e di fondamentale
importanza. Tuttavia il suo utilizzo è provvissorio, in quanto in attesa
dell’arrivo di fondi pari 500 mila euro, già accordati, per l’edilizia
scolastica».
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