Nicotera. L’intitolazione della Casa della cultura all’eroe
antimafia Peppino Valerioti continua a tenere banco nel dibattito politico
cittadino. Il movimento politico Fronte Comune per Nicotera, di cui il leader è
Enzo Comerci, manifesta, e motiva, la sua disapprovazione in un documento,
diramato anche agli organi di stampa. «La scelta operata dall’amministrazione comunale-
esordisce il testo- condivisa dal rappresentate consiliare di Nicotera
Mediterranea, Pino Brosio, di intitolare la cosiddetta “Casa della cultura”
della città di Nicotera a Giuseppe Valerioti, giovane comunista rosarnese
ucciso nel 1980, lascia molto perplessi. Sensazione, questa, non certo dovuta
per il giovane Valerioti, al quale va la nostra incondizionata stima, ma per il
fatto di aver dovuto “disturbare” un cittadino rosarnese, sconosciuto ai più,
quando Nicotera ha dato i natali a personaggi di spessore». Raffaele Corso,
Vincenzo Russo, Italo Galasso, Cosimo Russo, Diego Corso, Antonio Pagano,
Achille Russo, Vincenzo Brancia, Pasquale Laureani, Domenico Capria Mamone,
Antonino De Bella, Ricciotti Mileto, Giacomo Monaco, Comino Cicciò, Lorenzo
Galasso, Vincenzo Fausto Surace. Questo l’elenco, approntato da Fronte Comune, dei
nicoteresi illustri. «E tanti altri ancora- si legge- che hanno dato lustro
alla città medmea ed alla Calabria in Italia e nel mondo».
«Se
poi, il “progetto” dell’amministrazione Pagano e compagni- si precisa ancora
nel documento- era quello di intitolare la predetta Casa ad un comunista, con
tutto il rispetto del Valerioti, si poteva spaziare da Lenin a Marx, da
Togliatti a Berlinguer ma, senza andare lontano, anche in questa direzione
Nicotera non ha voluto deludere, annoverando tra i suoi figli uomini dello
spessore di Antonio F. Del Vecchio, di Achille Solano, di Salvatore Cariddi, di
Salvatore Trieste che, certamente, avevano titoli e meriti per l’intitolazione
di una istituzione cittadina». La proposta del consigliere di Fronte Comune per
Nicotera, Enzo Campisi, presentata nella seduta consiliare del 30 giugno, di
intitolare la sopra citata istituzione ad un nicoterese, «è stata
vergognosamente bocciata dalla maggioranza consiliare- si legge ancora- nonché dal
suo scudiero (il riferimento è al consigliere di Nicotera Mediterranea, Pino
Brosio), impegnato, da tempo, nel fare da stampella o da avvocato difensore».
«Siamo
convinti che anche il giovane comunista rosarnese, se potesse dire la sua,
disapproverebbe questa strana iniziativa che si inquadra in uno strano
“progetto” della strana amministrazione comunale».
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