Nicotera.
Sono
passati quindici giorni da quando la Sorical ha concluso i lavori
all’acquedotto Medma. Poiché gli impianti di filtraggio sono ancora in fase di
collaudo, è un po’ presto per stabilire se l’acqua che giunge nelle case di
Nicotera Marina è pulita, anche perché ciò può essere stabilito da precisi
esami di laboratorio. Tuttavia parrebbe, a detta dei cittadini della frazione
Marina, quelli, come si ricorderà, maggiormente colpiti dalla grave criticità,
che l’approvvigionamento idrico denoti un leggero miglioramento. L’acqua appare
più pulita, anche se non del tutto. Le cose, però, assicura la Sorical, nella
persona del dirigente Sergio De Marco, dovrebbero gradualmente migliorare.
«Siamo ancora nella fase di rodaggio- ha spiegato De Marco- stiamo effettuando
i test necessari di verifica della qualità dell’acqua, ma risultati definitivi
e certi si potranno avere solo alla fine di questa fase». A tal riguardo, il
dirigente Sorical annuncia che la prossima settimana l’Asp effettuerà tutti gli
esami previsti dalla legge, e che solo allora si potranno avere le risposte che
si attendono e di cui il Quotidiano darà
certamente conto ai suoi lettori. Fino a una settimana fa, ha spiegato
De Marco, il manganese contenuto nell’acqua era ancora a livelli più alti
rispetto a quelli previsti dalla legge. Ma, come precisato, la Sorical assicura
che la presenza di questo metallo nell’acqua rientrerà nella norma. Intanto,
com’è noto, tra gli enti preposti ad effettuare gli esami per la tutela della
popolazione, oltre all’Azienda sanitaria locale e alla stessa Sorical, vi è
anche il comune, il quale ha, qualora lo ritenga opportuno, facoltà di
avvalersi di istituti preposti ad analisi e prevenzione, certificati dal
Ministero dell’Ambiente, come ad esempio l’Accredia, che è l’unico organismo
nazionale autorizzato dallo Stato a svolgere attività di accreditamento. Il
comune di Nicotera si servì di tale ente del maggio del 2015. Accredia stabilì
che nell’acqua che giungeva nelle case dei cittadini, oltre al manganese, era
stata identificata la presenza del batterio pseudomonas. La speranza di tutti è
che il nome di tali agenti rimangano solo un brutto ricordo e che Nicotera
Marina possa godere, finalmente, di un diritto basilare che è quello dell’acqua
potabile.
Quello che adesso
rimane da fare è la costruzione dei pozzi. Per la messa a punto di tali opere
il “Movimento 14 luglio” – è questo il nome che il comitato civico in lotta per
mare e acqua puliti ha scelto di darsi- ha battagliato senza sosta. Si sta cercando
di superare alcuni intoppi burocratici che pare stiano rallentando l’inizio dei
lavori.
Ricordiamo che a
Nicotera Marina il disagio per la questione acqua sporca si trascina da due
anni. Esattamente il primo di ottobre di due anni fa il sindaco Franco Pagano emanava
l’ordinanza di divieto di uso dell’acqua. Causa: eccessiva presenza di
manganese. L’erogazione idrica si presentava inoltre colorata di un inquietante
color marrone. L’esasperazione dei cittadini ha portato alla notoria protesta
iniziata a Nicotera il 14 luglio. Risultati importanti sono stati ottenuti, ma
la strada, per il raggiungimento di buona qualità della vita, è ancora lunga.
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