Nicotera.
Mercoledì 14 settembre. Sulla cittadina costiera splende un sole caldissimo. Il
famoso affaccio, noto ai nicoteresi come “dietro il castello”, è affollato di
gente. L’area è transennata. Il centro storico è dunque interdetto al traffico.
Tutto quell’assembramento di persone lungo la suggestiva via panoramica fa
pensare che ci sia in corso un evento culturale, un convegno, una
manifestazione di interesse collettivo. Niente di tutto questo. Si tratta di
evento privato. Un matrimonio, per l’esattezza. La sposa si chiama Aurora, lo
sposo ha un nome già noto alle Forze dell’ordine: Antonio Gallone, operaio 31enne, nel 2011 veniva sorpreso
dai carabinieri in località “Acquafresca”, in area incustodita e non recintata,
intento ad irrigare una piantagione di “cannabis indica” costituita da 650
arbusti di altezza media di due metri e mezzo circa.
Gli invitati stanno
consumando l’aperitivo servito in sontuosi banchetti ricolmi di frutta esotica
e delizie di ogni genere, tavolini e sedie sono elegantemente agghindati da
delicato chiffon bianco, cesti ricolmi di fiori rallegrano la via panoramica
che, tutto d’un tratto, diventata area privata. “Dietro il castello” si è
trasformato nella location di un apericena lussuoso per quasi cinquecento
invitati.
Intanto un elicottero
nero aleggia sulla folla. Sembra giungere dal sole infuocato oltre la linea
dell’orizzonte. Si avvicina al castello, poi se ne allontana, sembra andare
incontro al tramonto mozzafiato, fa un giro panoramico, e rieccolo ronzare
ancora su largo Roberto il Guiscardo. Gli invitati adesso stanno tutti con il
naso all’in su, applaudono quando il velivolo si avvicina, i bambini salutano
divertiti, tutti attendono con ansia che l’elegante aeromobile nero effettui l’atterraggio.
E di fatti, tra gli applausi della folla, si posa, facendo svolazzare gli
alberi e fuggire impauriti stuoli di rondini, proprio sulla simbolica rosa dei
venti. Non si nota la presenza di vigili urbani o ausiliari del traffico: i
bambini vengono tenuti a debita distanza dalle mamme; tutti, per prudenza si
allontano. Il velivolo con le eliche ancora in movimento è circondato da un
cordone di gente che osserva il velivolo nuziale, tra lo stupore e il
divertimento, mentre i più sensibili alle appariscenti lusinghe di una scena
senza precedenti hanno uno sguardo rapito. Di certo a Nicotera una cosa così
non si era vista mai. Né da nessun’altra parte ci si può imbattere con facilità
in circostanze che vedono il centro del paese chiuso al traffico perché diventa
teatro di un evento privato, in cui un elicottero plana in pieno centro, preleva
gli sposi, li porta alle isole Eolie per
il servizio fotografico, per poi tornare alla base, sempre nella stessa
affollatissima location.
Al
di là delle considerazione di ordine morale sul buon gusto di un’iniziativa del
genere, probabilmente messa in piede per garantire un effetto scenico
indimenticabile, i dubbi restano: è normale che un elicottero atterri in mezzo
a persone festanti (tra cui molti bambini)? E’ possibile che il sindaco Franco
Pagano, così come previsto dalla normativa, abbia dato l’autorizzazione di
occupazione momentanea di suolo pubblico per una manovra comunque pericolosa?
Si può bloccare il centro storico a causa di un singolo e semplice matrimonio?
Perché non erano presenti vigili urbani a controllare la regolarità delle
operazioni atterraggio e decollo e per tenere in sicurezza i presenti? Perché
la locale Stazione dei Carabinieri non è stata avvisata?
E
infine: ma ci potremmo trovare di fronte ad un nuovo caso “Casamonica”,
naturalmente con le dovute proporzioni?
Domande
che attendono delle risposte e che, in ogni caso, suscitano delle perplessità.
E non poche.
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