Nicotera.
E’
iniziata ieri sera l’era Marasco, con il primo consiglio comunale. Durante la
civica assise, per come prevede la prassi, sono state esplicate le formalità di
rito, ad esempio la convalida degli eletti. Il sindaco Giuseppe Marasco, nell’aprire
i lavori, ha letto un lungo e vibrante discorso nel quale ha invitato tutti a
deporre le armi della discordia e a collaborare per la rinascita del paese. Il
riferimento è al recente infuocato carteggio tra il capo della minoranza,
Antonio D’Agostino, e il segretario cittadino del Pd, Manuel Reggio: «invito i
protagonisti a chiudere la fase dell’analisi post elettorale per mettersi al
lavoro: le loro energie- ha osservato-possono essere impiegate in modo
costruttivo, magri dandoci una mano».Ha poi aggiunto che la sua «amministrazione
è espressione della volontà popolare, che ha liberamente, e sottolineo liberamente,
espresso il suo voto», tuttavia per il primo cittadino deve essere chiaro che
la compagine da egli guidata: «ha immediatamente cessato di essere espressione
di una fazione politica per diventare organo di rappresentanza di tutta la
comunità». Ha inoltre ribadito quelli che sono i principi basilari del suo
operato, cioè «la legalità e la trasparenza». La parola è poi passata
all’assessore ai Lavori Pubblici Marco Vecchio. Un intervento assai articolato,
in quanto l’amministratore ha spaziato sulle varie criticità che attanagliano
la città, nell’ambito del suo campo di interesse, promettendo di voler
collaborare proficuamente non solo con i compagni di Giunta, ma anche con i
consiglieri di minoranza. E’ cominciato invece con una nota polemica il
discorso letto dalla neo assessora al Bilancio, Tributi e Personale, nonché
vice sindaco, Valeria Caronte: «Sento Nicotera come mia (l’amministratrice è di
Limbadi, ndr) sicuramente molto di più di altri che, pur essendo di questo
paese, non hanno perso occasione per denigrarlo», e, citando Alcide De Gasperi,
ha aggiunto: «avverto che tutto è contro di me, tranne la personale cortesia di
molti di voi, e forse la mia giovanissima età a indurre a credere che io non
sia adatta a questo ruolo; sono perfettamente consapevole- ha detto- che ho
tanto da imparare per dimostrare con i fatti di meritare la fiducia degli elettori,
ma lasciatemi dire che il parametro dell’età non può essere un valido parametro
di criterio di valutazione: quante volte in questi scranni abbiamo visto sedute
persone più grandi di me e più titolate di
me, ma che di certo non saranno ricordati negli annali dei consigli comunali».
Il consigliere
d’opposizione, Antonio D’Agostino, ha dichiarato che il suo ruolo sarà attento
e partecipe negli interessi della comunità, chiedendo esplicitamente al sindaco
di poter prendere parte ad eventuali riunioni programmatiche con la ditta dei
rifiuti, attualmente operativa nella città medmea, sottolineando, altresì, che
“Movivento” intende essere parte attiva anche nell’imminente rifacimento dello
statuto comunale.
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