Nicotera.
Si
è svolta ieri pomeriggio la cerimonia di proclamazione del nuovo sindaco,
Giuseppe Marasco. Una sala consiliare stracolma di cittadini ha assistito ad un
momento che attendeva da tempo. Grandi applausi hanno scandito le parole di
presentazione del presidente della sezione numero uno, quello che, secondo la
prassi, deve annunciare l’insediamento del primo cittadino e dell’intero
consiglio comunale. Gli otto consiglieri di maggioranza hanno preso posto negli
scranni della sala consiliare. Dopo di loro sono stati pronunciati i nomi dei
consiglieri di minoranza: Antonio D’Agostino, Maria Adele Buccafusca e
Salvatore Pagano della lista “Movivento”, e Antonio Macrì della lista Lega. Visibilmente
emozionato, il neo sindaco ha indossato la fascia tricolore tra gli applausi
carichi di entusiasmo dei cittadini, in un clima di festa per una città che
sogna di rialzare la testa. Nel prendere la parola, ha tenuto a ringraziare i
presenti e quanti gli hanno dato la fiducia.
«Sono commosso e onorato-
ha detto, rivolgendosi alla platea- del fatto che i nicoteresi mi abbiano indicato
come loro sindaco, il più alto onore che si possa concedere a un cittadino e
farò di tutto per rendervi orgogliosi del nuovo sindaco e della sua squadra,
lavorando duramente per restituire dignità a questo nostro stupendo paese e
riportarlo al passo delle comunità più evolute che in Calabria di certo non
mancano». Il neo sindaco ha tenuto a delineare la strada in salita che
l’aspetta per risollevare il paese, ma anche l’importanza e i limiti di un
ruolo delicato che si completa grazie alla collaborazione fattiva e positiva
dei cittadini: «A Nicotera vi è molto da fare, ma per produrre dei risultati è
necessario contagiare tutti i cittadini, rendendoli non soggetti passivi il cui
compito si esaurisce nella cabina e elettorale, ma devono diventare soggetti
attivi nell’azione amministrativa. Il sindaco non è un mago- ha aggiunto- non è
un capo, non è l’unto del signore: è un uomo il cui compito è quello di essere
il primo impiegato del municipio, che si pone alla gente come un buon padre di famiglia
che vigila, ascolta, accompagna, consiglia la grande famiglia della propria
comunità che allo stesso modo di un padre di famiglia deve essere consapevole
del fatto che spesso dovrà prendere decisioni importanti e difficili per garantire
il buon andamento della macchina amministrativa e la realizzazione dell’azione
di governo. Nicotera- ha osservato ancora Pino Marasco- oggi si presenta come
un paese insicuro, un paese privo di servizi e presidi essenziali, sempre più
spopolato e con un tessuto sociale del tutto sfilacciato che spesso non conosce
il proprio passato e che non sembra in grado di proiettarsi verso un futuro di
legalità, sviluppo e progresso». Casa di vetro, ordine, trasparenza,
partecipazione, legalità. Questo le parole pronunciate da Marasco: quelle
stelle polari che, promette, lo guideranno nella sua impresa di capo
dell’amministrazione cittadina.
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