Nicotera.
Al
via una serie di lavori pubblici che andranno a riqualificare la città. I
progetti riguardano sia alcuni punti strategici del centro storico che la
necessità, non più procrastinabile, di mettere ordine nell’ambito della
toponomastica e onomastica, mentre la novità dell’ultim’ora è rappresentata
dall’iniziativa concernente la sdemanielizzazione e alnazione dei beni comunali. Ma andiamo con
ordine.
I
Pisl Finalmente è arrivata la prima parte delle prebende
regionali. Circa il 20% dei 455 mila euro destinati al progetto integrato di
sviluppo locale (per l’esattezza 90 mila euro), sono già nelle casse comunali.
Ricordiamo al lettore
cosa siano i Pisl.
La sigla Pisl
riguarda un progetto destinato ai cosiddetti “borghi di eccellenza”. Si
tratta di approvvigionamenti regionali riservati a quei comuni che posseggono edifici
e luoghi di interesse storico e artistico, e che necessitano opere di
ristrutturazione e riqualificazione. Nicotera, con il suo castello, il suo
centro storico, i suoi antichissimi quartieri ha potuto acquisire il punteggio
necessario per rientrare nella graduatoria regionale. L’ufficio tecnico del
comune di Nicotera ha già inviato il progetto in appalto alla SUAP, in quanto
tutte le formalità sono state espletate. La Sovrintendenza alle belle arti l’ha
approvato senza prescrizioni accogliendo le indicazioni del Comune. Giusto i
tempi tecnici (circa sei mesi) e finalmente inizieranno i lavori. I punti
intercettati su cui si effettueranno gli interventi sono: una delle tre torri
del castello Ruffo, la Cava Romana, palazzo Polito, l’antro di palazzo Convento.
La
nuova toponomastica e onomastica Il recente caos nelle
poste ha ricordato agli amministratori della cittadina costiera, l’inderogabile
necessità di rimettere ordine nelle vie cittadine attraverso la messa a punto
di una nuova toponomastica. Più volte nelle pagine di questo giornale, si è
evidenziata la necessità di una rimodulazione della toponomastica cittadina,
allo stato confusionaria e, in alcune zone, inesistente. Anche in questo caso,
come annunciato dall’assessore ai Lavori pubblici Federico Polito, si è già
dato atto di indirizzo all’ufficio tecnico per il progetto preliminare.
Tuttavia, una nuova toponomastica era stata già redatta nel 2004. L’opera,
attraverso l’attribuzione alle varie vie di nomi di illustri nicoteresi, che
hanno segnato con il loro contributo sociale e politico la storia della città,
era stata progettata anche come una ricognizione della storia patria cittadina.
Il comune, non intende certo ignorare tale portentoso lavoro, tuttavia si
prefigge di rivalutarlo e rimodularlo. Il sindaco Franco Pagano infatti intende
dare lustro non solo ai nomi dei grandi e illustri prelati e uomini di cultura
della storia nicoterese, ma vuole conferire un posto d’onore anche alle persone
umili, quelle che hanno una vissuto una vita povera e di stenti, vivendo della
carità dei loro concittadini. Nelle intenzioni del sindaco vi è la necessità di
dare un riscatto morale post mortem a chi dalla vita ha avuto poco o niente, ma
che ha saputo con l’innata saggezza e bontà insegnare qualcosa agli altri.
Sdemanielizzazione
e alienazione di beni comunali Questo progetto prevede
l’acquisizione, da parte del Comune, del demanio comunale che è stato occupato
abusivamente dai cittadini. Una volta acquisito il bene può essere rimesso in
vendita. Tale progetto porterà degli incassi nei forzieri comunali, ma servirà
inoltre a contrastare il malcostume di taluni di appropriarsi indebitamente del
demanio pubblico.
Abbattimento
dei costi Federico Polito tiene a precisare che, grazie
all’affidamento di tutti i lavori pubblici, anche quelli di lieve entità
economica, alle gare d’appalto, si è potuto ottenere un abbattimento dei costi
pari quasi 200/300 mila euro (rispetto alle precedenti gestioni e utilizzazioni
delle varie ditte che effettuavano lavori per il Comune).
Tanto di guadagnato per
il comune di Nicotera, un comune potenzialmente in dissesto, che versa in uno
stato di penuria senza precedenti, e che ha probabilmente ha fatto del famoso
motto dell’economia d’altri tempi “un soldo risparmiato è un soldo guadagnato”
la sua filosofia economica.
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