Nicotera.
Oggi
Nicotera festeggia la Madonna del Rosario (la santa messa sarà celebrata da don Francesco Vardè). Festività antichissima e molto
sentita dai fedeli. Il culto mariano è in effetti nella cittadina costiera
particolarmente vivo. Ad agosto si svolge infatti la festa patronale dedicata
all’assunzione della Madonna in cielo.
La ricorrenza della
festa celebrata oggi ha una grande valenza simbolica per la cittadina costiera.
Essa, oltre a rappresentare la forza e l’efficacia delle preghiera, tramite il
rosario, simboleggia anche la fine di quel ciclo di festività patronali, dei
vari quartieri, che iniziano, a Nicotera, il 19 marzo con la festa di San
Giuseppe. Tale festività inaugura inoltre la stagione autunnale con i suoi
repentini cali della temperatura e le prime piogge. Non è un caso infatti che
la Vergine del Rosario era anticamente definita a Nicotera la “Madonna
dell’acqua”, proprio perché questa ricorrenza trasportava la città in un clima
autunnale e piovoso.
La festa si tiene nella
prima domenica di ottobre, ed è ogni anno organizzata dalle suore dell’omonima
chiesa.
La presenza a Nicotera
delle suore “Figlie della Chiesa” risale esattamente al 13 giugno del 1958 ed è
una presenza attiva che non si limita solo alla cura di uno dei luoghi di culto
più cari all’immaginario collettivo dei nicoteresi, ma si immerge nell’universo
sociale della città mediante attività benefiche e di aggregazione sociale.
Sotto la sapiente e
attenta regia della suore Figlie della
Chiesa si è per esempio costituito e va avanti da molti anni il gruppo
denominato “amici della parola”, che raccoglie numerosi ragazzi e ragazze del
luogo. Gruppo che, oltre a dedicarsi alla riflessione spirituale sul messaggio
evangelico, durante tutto il corso dell’anno, dà vita a una moltitudine di
attività (momenti di preghiera, incontri, rappresentazioni, ecc.) che non hanno
mancato di suscitare l’attenzione di chi frequenta la chiesa in questione, ma
anche l’apprezzamento dei laici del luogo e persino dei non credenti, anche
perché quest’opera viene portata avanti con sincera e appassionata dedizione e
spirito comunitario.
Ogni anno, le suore,
insieme ai ragazzi “amici della Parola”, sotto il sole implacabile del mese di
giugno, preparano l’«infiorata», ovvero un tappeto di fiori freschi
sapientemente steso sull’asfalto dello spiazzale antistante la chiesa, sul
quale vi è scritto. con i sgargianti colori dei fiori primaverili, “Gesù nostra
speranza”, consuetudine questa in linea con il convegno ecclesiale di Verona.
Col progressivo passare
degli anni la consistenza numerica delle suore ha subito un costante decremento
tanto che oggi le poche rimaste provvedono alle varie impellenze della piccola
e operosa comunità.
Per ciò che concerne la
storia e l’architettura dell’antichissima chiesa del Rosario, è il giornalista
Giovanni Durante a fornirci preziose informazioni.
«La chiesa del SS
Rosario- ha spiegato Durante- è uno dei gioielli architettonici della nostra
città. Fu costruita nel XVI° secolo in stile barocco da maestranze locali, sui
resti di un edificio più antico, forse un sito cistercense. La chiesa ha
un'unica navata e la cupola è ricoperta di affreschi. Sul pavimento vi è una
lastra di vetro attraverso la quale si intravede una cripta con gocciolatoio
del XIV°. All’interno della chiesa è possibile ammirare alcuni pregevoli
dipinti di Domenico e Cosma Russo. Sulla cantoria è conservato un organo
musicale del 1839 opera dell’artista napoletano Michele Serra».
Enza Dell’Acqua
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