Nicotera.
Da
lunedì 18 corrente mese la popolosa frazione Marina non avrà più l’ufficio
postale. La sua sede sarà trasferita presso le Poste di Nicotera, fino a data
da destinarsi. Inutile dire che la notizia ha gettato nella preoccupazione
moltissimi cittadini, specialmente i più anziani o quelli che non sono
automuniti e hanno difficoltà a raggiungere Nicotera superiore. La notizia,
giunta come un fulmine a ciel sereno, ha messo i vari utenti di fronte al fatto
compiuto, che faticano a capacitarsi su come affrontare l’ennesimo disservizio.
Motivo della chiusura pare sia una direttiva dell’Asp di Vibo Valentia che,
previo controllo della struttura, l’avrebbe giudicata non idonea. Ne ha quindi
decretato l’immediato sgombero.
Ieri mattina è giunta
nella frazione la direttrice della filiale di Poste Italiane di Vibo Valentia,
Caterina Giordano, la quale ha conferito con il sindaco Franco Pagano in merito
alla situazione creatasi. La direttrice ha preferito, per il momento, non dire
nulla in merito, anche perché la questione è ancora “in fieri” e bisognerà
decidere il da farsi, cercando una soluzione idonea negli interessi degli
utenti.
Il fatto suscita una
serie di perplessità, e punta, ancora una volta, i riflettori sulla situazione
delle Poste nella cittadina costiera. La cronaca ha inanellato una serie
infinita di fatti nei quali l’utenza nicoterese era, ed è, spesso sul piede di
guerra perché la corrispondenza faticava ad arrivare a destinazione. Un caos
totale generato dal continuo cambio di portalettere, il cui contratto durava
tre mesi, e poi via, nemmeno il tempo di memorizzare le vie del paese. Complice
del disservizio la mancanza della toponomastica in città, che rendeva il lavoro
dei postini tre volte più complicato. Senza contare poi i locali stretti e un
po’ datati che ospitano l’ufficio di Nicotera superiore; le file estenuanti e
interminabili presso i pochi sportelli aperti. E nel mentre, un fioccare di denunce, da parte di quanti
perdevano preziosa corrispondenza.
Ma ora, alla situazione
già insostenibile in cui versano gli uffici di Nicotera superiore, si aggiunge
l’arrivo dell’utenza di Marina. Questo è il quadro, di certo non entusiasmante,
della situazione. Che lascia prevedere momenti difficili per utenti e
personale. Intanto, la frazione marittima non si dà per vinta e promette di
lottare per non perdere un servizio essenziale. L’ennesimo. Dopo tante, troppe
chiusure che hanno impoverito, e di molto, la cittadina dalle forti ambizioni
turistiche. Ambizioni che vanno a scontrarsi con dei dati di fatto che
testimoniano che qualcosa non va per il verso giusto. I cittadini, lo
ammettono, si sentono sempre più amareggiati e soli. Questo il senso delle loro
sommesse proteste, davanti all’ufficio postale, ieri mattina. Parole improntate
su un atavico spirito di rassegnazione che di certo non dà la giusta carica
nella lotta per combattere di fronte ai diritti negati: al lavoro che non c’è,
a un ambiente non tutelato, ai servizi essenziali che vanno sparendo.
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