Nicotera.
All’indomani
della chiusura dell’ufficio postale della frazione marittima, già si palesano i
primi disagi. Ieri mattina la posta di Nicotera superiore era praticamente
assediata da un numero esponenziale di utenti: a quelli abituali, si sono
aggiunti gli utenti di Marina, per i quali è stato aperto uno sportello
apposito.
Gli uffici postali di
Nicotera centro non possono certo definirsi ampi e confortevoli: sono anch’essi
angusti, con pochi posti a sedere durante le estenuanti attese; mentre la
privacy dell’utente, data la ristrettezza dei locali, è un concetto
irraggiungibile a queste latitudini.
Caos totale, dunque, in
vista dell’arrivo della nuova utenza. E al problema si aggiungono altri
problemi. Perché, solo per dirne una, davanti alla struttura scarseggiano i
parcheggi (si pensi che nella stessa area vi sono allocati il municipio, la
scuola media e la scuola elementare). Ma è principalmente sugli utenti della
frazione Marina che si è abbattuto il disagio più grande da quanto l’Asp di
Vibo ha dichiarato la non idoneità dei locali in termini igienico-sanitari, e
ne ha decretato la chiusura, posta in essere in fretta e furia, cogliendo di
sorpresa centinaia di utenti. E per molte persone sono cominciate le difficoltà:
in primis per gli anziani o per chi non ha la possibilità di raggiungere
Nicotera superiore. E tra qualche giorno inizieranno i pagamenti delle
pensioni. Si prevedono momenti di tensione. I cittadini della frazione Marina
sono sul piede di guerra e sembra che questa volta si rifiutino di abbassare la
testa di fronte all’ennesimo disservizio che va consumandosi ai loro danni.
Stufi di sentirsi sempre cittadini di serie B sono più che mai concordi nel
darsi una mossa, per questo ieri sera si sono riuniti in assemblea per
concordare le strategie di difesa dei loro diritti, almeno quelli essenziali.
Da parte sua il Comune ha deciso di non starsene con le mani in mano. Anzi,
sembra si stia già attivando, in qualche modo,
anche se la sua azione è circoscritta in un ambito legale: l’ente ha
infatti dato mandato ai suoi avvocati di impugnare il provvedimento emesso dall’Asp.
Per l’amministrazione
la decisione dell’Azienda Sanitaria provinciale “è improvvida e non
condivisibile, almeno laddove non concede un termine a Poste Italiane per
l’adeguamento dei locali in aderenza alle prescrizioni di legge e/o di reperire
altri locali”. Ma per il Comune anche la soluzione individuata dalle Poste di garantire
i servizi con l’apertura di un apposito sportello presso la sede di Nicotera, “risulta
fortemente pregiudizievole e penalizzante per i medesimi residenti”. La delibera
informa inoltre che il Comune il 15 gennaio ha inviato una nota all’Asp,
inerente il problema in merito, “nota- si precisa- rimasta a tutto oggi inevasa”.
Si passa dunque alle vie legali, in attesa che Poste Italiane si decidano sul
da farsi. E anche nei confronti di tale ente il comune dovrebbe cominciare a
sguainare le spade.
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