Rombiolo.
Ha
debuttato domenica sera, nell’affollatissima sala dell’Auditorium di Rombiolo,
l’orchestra intercomunale di fiati Tirrenium. Dopo una lunga gestazione, questa
nuova realtà culturale ha visto la luce. Un’iniziativa salutata dal pubblico
con vivo entusiasmo, e non solo per la marcata bravura degli orchestrali, ma
anche perché il progetto si prospetta essere, già dal suo esordio, come un
grande patrimonio culturale che va ad incarnare la parte buona del territorio,
un territorio spesso noto alle cronache per fatti delittuosi, «ma che ora può
iniziare a mostrare al mondo, grazie al potere aggregante e positivo della
musica, le grandi qualità che esso possiede». Queste le parole del presidente
dell’orchestra Tirrenium, il dottor Domenico Fiaschè, che nel discorso di
apertura ha precisato il fine nobile e profondo di questa brillante iniziativa,
un fine che non è soltanto il puro diletto per la musica ma che vuole avere
anche un’importante ruolo sociale come punto di aggregazione per i giovani.
«Aggregazione come antidoto alle varie devianze che possono incontrare- ha
spiegato il presidente- contro i vari pericoli che incombono sui giovani», in
un territorio come quello vibonese. L’orchestra consta di 60 elementi,
provenienti da ben dodici comuni della provincia che sono: Nicotera, Limbadi,
San Calogero, Rombiolo, Zaccanopoli, Zungri, Zambrone, Spilinga, Pannaconi,
Parghelia, Vibo Valentia, Serra San Bruno. Una squadra che può definirsi
“trasversale” e non solo per la varietà dei comuni- dal mare all’entroterra
montano- che hanno aderito al progetto, ma anche per l’età e le varie
titolature degli orchestrali: dai giovani musicisti provenienti dalle scuole secondarie di primo
grado ai docenti di strumento. «Abbiamo messo insieme tante energie- ha detto
ancora il presiedente- Questi giovani lavorano in un contesto sereno
all’insegna della collaborazione, principio importantissimo. Disconoscono- ha
rimarcato- quelle rivalità, individualismi, personalismi che purtroppo
contraddistinguono qualche gruppo musicale anche nel nostro territorio».
«Abbiamo ottenuto un
protocollo di intesa con il conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia- ha
sottolineato ancora il presidente- e infatti tutte le nostre attività
concertistiche saranno patrocinate dal conservatorio. Ci proponiamo, inoltre,
di varcare i confini regionali».
La Tirrenium si
prefigge grandi cose, e vista e considerata l’entusiasmo e la bravura degli
orchestrali, la guida attenta e solerte del presidente, l’innegabile talento
del maestro Maurizio Managò- definito dal grande Riccardo Muti come “il maestro
che sa insegnare la musica”- c’è da
scommetterci che raggiungerà importanti risultati.
Intanto l’esordio è
stato emozionante: scroscianti applausi hanno accompagnato le performances
dell’orchestra. La sala dell’Auditorium sembrava rapita dalla potenza e la
bellezza della musica. Presenti in sala i rappresentanti delle varie
amministrazioni comunali interessate al progetto, il consigliere regionale
Michele Mirabello; il direttore del conservatorio Torrefranca di Vibo Valentia,
Francescantonio Pollice; il direttore dell’orchestra di fiati di Laurenaa di
Borrello, maestro La torre; Sergio Raimondo, in rappresentanza della Prefettura
di Vibo, la dirigente scolastica Marisa Piro; la dottoressa Laura Barbalace,
valida collaboratrice esterna.
Un inizio
applauditissimo per un importante progetto intercomunale, come finora non era
mai stato concepito.
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