Nicotera.
La
vicenda della chiusura del “Ciccio Lapa” non solo pare non avere una soluzione
a breve scadenza ma si colora di nuovi burrascosi episodi che sono esattamente
il metro del clima di nervosismo che aleggia intorno a questa storia.
Probabilmente l’acme
della tensione è stata raggiunta venerdì sera quando, nella centralissima
piazza Garibaldi, tra il presidente della società sportiva nicoterese, Mario
Solano, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Federico Polito, è nata una
colluttazione. Si è potuto evitare il peggio solo grazie al’intervento di
qualcuno che ha provveduto a staccare i due avversari da un preoccupante corpo
a corpo.
Ma andiamo ai fatti. Il presidente Mario Solano, nonché allenatore dei ragazzi, si ritirava insieme alla sua giovane ciurma, sudata ed entusiasta, da un allenamento presso il campo sportivo di Limbadi. Ritrovatisi tutti insieme hanno voluto manifestare il loro dissenso per l’inspiegabile chiusura dello stadio comunale nicoterese. Una manifestazione pacifica in cui i ragazzi, con in testa il loro mister, sfilavano in corteo professando lo slogan “Esiste solo una casa ed è il Ciccio Lapa”.
Ma andiamo ai fatti. Il presidente Mario Solano, nonché allenatore dei ragazzi, si ritirava insieme alla sua giovane ciurma, sudata ed entusiasta, da un allenamento presso il campo sportivo di Limbadi. Ritrovatisi tutti insieme hanno voluto manifestare il loro dissenso per l’inspiegabile chiusura dello stadio comunale nicoterese. Una manifestazione pacifica in cui i ragazzi, con in testa il loro mister, sfilavano in corteo professando lo slogan “Esiste solo una casa ed è il Ciccio Lapa”.
Erano le 22.30 quando
il gruppo ha raggiunto piazza Garibaldi, dove ancora qualche bar era aperto, e
gli avventori sedevano fuori a bere qualcosa. Nel bel mezzo del gruppo ad un
certo punto si fa strada un’automobile con a bordo il vice sindaco Francesco
Mollese e l’assessore ai Lavori Pubblici, Federico Polito. Quest’ultimo, da
quanto riportato da Mario Solano, pare non abbia espresso parole di
apprezzamento nei confronti dell’adunata di giovani sportivi. Sembra infatti
che abbia esclamato: “Cos’è questa pagliacciata?”. L’assessore è comunque sceso
dall’autovettura, probabilmente per chiedere chiarimenti al mister sulla natura
della dimostrazione.
Solano ha espresso
all’assessore il grave disagio, suo e soprattutto dei ragazzi nicoteresi, che
non hanno più la possibilità di poter usufruire dell’impianto sportivo. Sta di
fatto che dalle parole i due sarebbero passati celermente ai ceffoni se non
fosse intervenuta una terza persona. Nel rimontare in macchina l’assessore
Polito, rivolgendosi al mister, ha pronunciato le testuali parole: “a mu tu
ricordi” (te lo devi ricordare), e “poi ndi vidimu, non ti preoccupari”. Parole
che al mister sono suonate come delle minacce. I ragazzini, di fronte alla
scena, sono rimasti pietrificati. Preoccupati, e probabilmente colpiti dal
senso di colpa per la situazione che ha visto coinvolto il loro leader, con voce impaurita hanno fatto presente
all’amministratore che l’idea della manifestazione, nata all’improvviso, era
partita da loro e non dal mister.
Ora la vicenda pare
imboccare le vie legali in quanto parrebbe che entrambi abbiano deciso di adire
alle vie legali. Con l’episodio di venerdì sera la questione dello stadio
“Ciccio Lapa” si tinge di una tristezza desolante perché mostra una situazione
dalla quale si fatica ad uscire agevolmente, anche perché appare intrappolata
in trame indecifrabili come in un film senza senso. Non si sa perché lo stadio
è stato chiuso. Solano riferisce però di aver ricevuto una lettera
dall’ingegnere Ciampa, dirigente dell’Utc, nella quale si sottolinea che “il
Comando dei Carabinieri ha comunicato all’ufficio tecnico comunale che lo
stadio veniva utilizzato senza alcuna autorizzazione rilasciata da questo
comune”.
Il 22 marzo la
chiusura. Poi la riapertura il 10 aprile per una partita. Poi di nuovo la
chiusura. E tra chiusure e riaperture Solano ha collezionato la bellezza di 31
autorizzazioni.
Ma ciò che racconta
davvero il disagio che sta vivendo la città di Nicotera è lo sguardo atterrito
e costernato dei ragazzini che hanno visto un assessore scontrarsi con il loro
mister. In un paese come Nicotera, in cerca di riscatto e rivincite culturali,
si farebbe volentieri a meno dei cattivi maestri.
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