lunedì 30 maggio 2016

Baruffa in piazza. Colluttazione tra Mario Solano e Federico Polito.



Nicotera. La vicenda della chiusura del “Ciccio Lapa” non solo pare non avere una soluzione a breve scadenza ma si colora di nuovi burrascosi episodi che sono esattamente il metro del clima di nervosismo che aleggia intorno a questa storia.
Probabilmente l’acme della tensione è stata raggiunta venerdì sera quando, nella centralissima piazza Garibaldi, tra il presidente della società sportiva nicoterese, Mario Solano, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Federico Polito, è nata una colluttazione. Si è potuto evitare il peggio solo grazie al’intervento di qualcuno che ha provveduto a staccare i due avversari da un preoccupante corpo a corpo.
Ma andiamo ai fatti. Il presidente Mario Solano, nonché allenatore dei ragazzi, si ritirava insieme alla sua giovane ciurma, sudata ed entusiasta, da un allenamento presso il campo sportivo di Limbadi. Ritrovatisi tutti insieme hanno voluto manifestare il loro dissenso per l’inspiegabile chiusura dello stadio comunale nicoterese. Una manifestazione pacifica in cui i ragazzi, con in testa il loro mister, sfilavano in corteo professando lo slogan “Esiste solo una casa ed è il Ciccio Lapa”.
Erano le 22.30 quando il gruppo ha raggiunto piazza Garibaldi, dove ancora qualche bar era aperto, e gli avventori sedevano fuori a bere qualcosa. Nel bel mezzo del gruppo ad un certo punto si fa strada un’automobile con a bordo il vice sindaco Francesco Mollese e l’assessore ai Lavori Pubblici, Federico Polito. Quest’ultimo, da quanto riportato da Mario Solano, pare non abbia espresso parole di apprezzamento nei confronti dell’adunata di giovani sportivi. Sembra infatti che abbia esclamato: “Cos’è questa pagliacciata?”.  L’assessore è comunque sceso dall’autovettura, probabilmente per chiedere chiarimenti al mister sulla natura della dimostrazione.
Solano ha espresso all’assessore il grave disagio, suo e soprattutto dei ragazzi nicoteresi, che non hanno più la possibilità di poter usufruire dell’impianto sportivo. Sta di fatto che dalle parole i due sarebbero passati celermente ai ceffoni se non fosse intervenuta una terza persona. Nel rimontare in macchina l’assessore Polito, rivolgendosi al mister, ha pronunciato le testuali parole: “a mu tu ricordi” (te lo devi ricordare), e “poi ndi vidimu, non ti preoccupari”. Parole che al mister sono suonate come delle minacce. I ragazzini, di fronte alla scena, sono rimasti pietrificati. Preoccupati, e probabilmente colpiti dal senso di colpa per la situazione che ha visto coinvolto il loro leader,  con voce impaurita hanno fatto presente all’amministratore che l’idea della manifestazione, nata all’improvviso, era partita da loro e non dal mister.
Ora la vicenda pare imboccare le vie legali in quanto parrebbe che entrambi abbiano deciso di adire alle vie legali. Con l’episodio di venerdì sera la questione dello stadio “Ciccio Lapa” si tinge di una tristezza desolante perché mostra una situazione dalla quale si fatica ad uscire agevolmente, anche perché appare intrappolata in trame indecifrabili come in un film senza senso. Non si sa perché lo stadio è stato chiuso. Solano riferisce però di aver ricevuto una lettera dall’ingegnere Ciampa, dirigente dell’Utc, nella quale si sottolinea che “il Comando dei Carabinieri ha comunicato all’ufficio tecnico comunale che lo stadio veniva utilizzato senza alcuna autorizzazione rilasciata da questo comune”.
Il 22 marzo la chiusura. Poi la riapertura il 10 aprile per una partita. Poi di nuovo la chiusura. E tra chiusure e riaperture Solano ha collezionato la bellezza di 31 autorizzazioni.
Ma ciò che racconta davvero il disagio che sta vivendo la città di Nicotera è lo sguardo atterrito e costernato dei ragazzini che hanno visto un assessore scontrarsi con il loro mister. In un paese come Nicotera, in cerca di riscatto e rivincite culturali, si farebbe volentieri a meno dei cattivi maestri.


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