giovedì 11 ottobre 2018

Dopo l'attentato dello scorso dicembre, riapre Splendidi Splendenti.


Nicotera. Ha riaperto ieri i battenti il negozio della catena “Splendidi splendenti” che nel dicembre del 2017 era stato oggetto di un grave attentato.
Era il 17 dicembre dello scorso anno, quando un esplosione spezzò il silenzio della notte. Il boato proveniva proprio da quel palazzo di via Luigi Razza, dove, al piano terra si trovava il noto negozio di detersivi. Lì dove una volta c’era la filiale della Banca Carime. I proprietari dello stabile, chiuso il rapporto con la succursale, affittarono i locali a dei giovani di Polistena, i quali, nel giro di qualche mese, gli diedero una sistematina e li allestirono di tutto punto. La merce era stata collocata sugli scaffali. Tutto era pronto per quell’inaugurazione che non avvenne.
Quella notte era scossa da una tempesta di fulmini e tuoni, e l’esplosione, nel cuore del paese, sembrò quasi essere uno dei tanti fragori celesti che turbava l’atmosfera prenatalizia. Quel rumore cupo e sordo, tuttavia, non era affatto il boato di un tuono, ma l’esplosione causata da un ordigno. Lo capirono immediatamente gli inquilini del palazzo, perché le loro case tremarono e i vetri vibrarono pericolosamente. E poi le lingue di fuoco non ci misero molto a dardeggiare dalle finestre del negozio andate in frantumi. Quello che si trovava all’interno era altamente infiammabile. Gli inquilini del palazzo si precipitarono fuori, in preda al panico, avvolti dalle coperte, ad osservare una scena apocalittica. A svelare cosa fosse successo furono i rilievi eseguiti dai Vigili del Fuoco, nel corso della mattinata. A fiamme spente si valutò l’agibilità dell’edificio e si scoprì cosa avesse generato il rogo. Era stato un ordigno, unito a del liquido infiammabile. Un attentato in piena regola, dunque, forse a scopo intimidatorio, aveva fermato l’apertura di “Splendidi splendenti”. Ma chi e perché poteva volere che quel negozio non aprisse i battenti? Pare che le indagini, eseguite dal Maggiore Dario Solito della Compagnia di Tropea, siano ancora in corso. Al momento non si conoscono né mandanti, né esecutori, né tanto meno il movente di un atto criminale che poteva mettere a rischio la vita delle persone. Per mesi il negozio devastato dallo scoppio e dalle fiamme, rimase così come il rogo lo aveva lasciato: un vero e proprio monumento allo sfacelo e all’arroganza della criminalità imperante. Fino a quando non intervenne il Comune ad ingiungere ai proprietari dell’immobile di mettere in sicurezza, a loro spese, il primo piano dell’edificio.  Sulla base del sopralluogo tecnico, eseguito dai Vigili del Fuoco per accertare la stabilità dell’edificio, il Comune ritenne che vi fossero i presupposti per l'adozione di un'ordinanza “di carattere contingibile ed urgente al fine di prevenire eventuali pericoli per l’incolumità pubblica”. L’incendio, oltre a distruggere completamente quanto vi era all’interno della futura attività commerciale, aveva reso inagibile l’area esterna. Un nastro segnaletico, da quel 17 dicembre, delimitava l’area conferendole un senso di triste squallore.
Quando quel negozio sembrava ormai un ricordo lontano, ecco che i ragazzi di Polistena, per nulla vinti dall’azione criminale subìta, sono ripartiti alla carica. Riprendendo in mano l’iniziativa di poter gestire nella cittadina medmea un’attività commerciale che può rispondere alle esigenze di residenti e turisti.

Nessun commento:

Posta un commento