Nicotera.
E’
stata scelta la frazione Comerconi per la prima uscita pubblica della
coalizione “Rinascita nicoterese”, capitanata da Pino Marasco. Un’occasione per
presentare all’elettorato del paesino pedemontano il gruppo che, in caso di
superamento del quorum, formerà la nuova giunta comunale. Altri incontri del
genere saranno tenuti nelle varie frazioni e ovviamente a Nicotera centro.
Incontri al chiuso, a cui saranno invitati a partecipare i cittadini, ma
soprattutto le associazioni presenti nel territorio con cui l’infermiere
prestato alla politica ha annunciato di voler proficuamente collaborare. Una
precisa scelta, quella di Marasco, che vede una serie di incontri assembleari,
e in cui non è previsto il comizio in piazza, che è un classico delle elezioni,
specie comunali. La sua non è, ha precisato, la paura che la piazza non
risponda alla sua chiamata,
semplicemente ritiene che «l’incontro tipo riunione sia un modo più
efficace per interagire con l’elettore». Chiarito tale punto, Marasco ha voluto
rimarcare ancora una volta che la lista da lui capeggiata debbasi definire
“civica”. Un concetto già precedentemente espresso ma che adesso merita
un’ulteriore sottolineatura, dato che Casapound, partito politico di estrema
destra, ha reso noto, in questi giorni, un comunicato stampa in cui annuncia il
pieno sostegno al suo militante e candidato Francesco La Malfa. L’esternazione
di Casapound ha messo in serio imbarazzo Pino Marasco, il quale ha rispedito al
mittente l’appoggio del partito neo-fascista. Ha inoltre precisato che la sua
lista non ha nulla a che fare con la politica. «La mia è una lista senza sigle
partitiche- ha sottolineato non senza disappunto- Siamo accomunati da un unico
obiettivo: la risoluzione dei problemi del territorio». Non si capacita,
Marasco, come possa essere incorso in un incidente simile, lui che ha anche
messo da parte il suo di partito, Forza Italia, pur di presentarsi davanti
all’elettorato senza distintivi. Prima di entrare nel vivo della presentazione
dei candidati ha voluto fare un’altra precisazione: «Ho voluto una squadra di
persone che, per parentela, sono lontane da situazioni che un domani potrebbero
essere oggetto di indagini».
La partecipazione, c’è
da dire, era piuttosto scarna. Poche le persone accorse all’evento politico,
nonostante nella coalizione vi fosse un candidato della comunità comerconese,
Roberto Massara. Anzi, Pino Marasco ha piazzato un elemento per ogni frazione
proprio per intercettare il favore di quell’elettorato. «Se in una frazione c’è
un rappresentante- ha spiegato- i problemi vengono risolti meglio». Poi è passato
all’elenco delle cose da risolvere: viabilità, scuolabus, mensa scolastica,
pulizia del paese, raccolta differenziata, il distacco dalla Sorical e un campo
di calcetto per Comerconi. Il suo primo atto da sindaco, ha annunciato, «sarà
il ripristino del vecchio orario del cimitero». I candidati sono stati di poche
parole, solo due di essi hanno parlato, per esprimere entusiasmo per l’impresa
che andavano ad affrontare; un calore genuino e forse una scarsa consapevolezza
dell’impegno e delle difficoltà richiesti per la soluzione dei problemi del
territorio. Alla fine l’aspirante sindaco ha affrontato il problema dei
problemi: il quorum, il suo muto e temibile avversario. «Avremmo voluto confrontarci
con altri schieramenti- ha detto- E’ un quorum alto ma non impossibile da
raggiungere». Ha tuonato contro chi invita all’astensionismo, perché in caso di
mancato raggiungimento del quorum «la città sarà affidata a un altro
commissario prefettizio». Poi ha snocciolato cifre: «Il quorum non è un mostro
mitologico. E’ una soglia che possiamo abbattere: pari a 3418 votanti, meno i
defunti degli ultimi sei mesi; nelle ultime votazioni politiche sono andate a
votare 2968 persone. Nelle ultime comunali 3900. Rispetto alle ultime elezioni
nazionali ci servono “solo” 450 in più». Marasco è fiducioso.
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