domenica 5 aprile 2015

Caso Immacolata Corso: il silenzio di Pino Brosio.



Nicotera. L’uscita di scena della Corso, per volontà di Nazzareno Salerno, e l’ingresso di Mariella Calogero, la professoressa gradita a Forza Italia e alla giunta, ha fatto ritornare l’arcobaleno su Palazzo Convento. L’esecutivo Pagano è nuovamente compattato. Giorni di gran trambusto, dunque. Giorni comunque segnati, ancora una volta, dal silenzio dell’opposizione. Campisi, esponente di Fronte comune, non ha quasi mai nulla da dire sul modus operandi dell’amministrazione. La Giofrè si è dimessa quasi un anno fa. E poi c’è Brosio. Anch’egli in silenzio. Un silenzio ancora più incomprensibile se si pensa che Immacolata Corso è stata candidata, due anni fa, proprio nella lista di Pino Brosio, Nicotera Mediterranea. Il trattamento subìto dalla ragazza da parte dei signori di Palazzo Convento non può certo definirsi cavalleresco, in base al racconto reso dalla stessa. La Corso ha denunciato alla stampa il voltafaccia dei tre elementi della giunta che l’hanno contattata- ovvero il sindaco Pagano, il vicesindaco Mollese e l’assessore Polito- per poi scaricarla senza troppi complimenti, in base a un ordine di scuderia piovuto, a loro dire, dall’alto, cioè da Nazzareno Salerno. Il leader di Nicotera Mediterranea, sulla vicenda della ragazza di ventidue anni, candidata nella sua lista alle comunali di due anni fa, non ha inteso, finora, spendere una parola. Questo atteggiamento desta ancora più perplessità, specie se lo si confronta a quello di poco più di un anno fa,  quando il consigliere di opposizione sembrava agguerrito contro la maggioranza, tirando la giacca al prefetto, per denunciare  presunte irregolarità dell’esecutivo Pagano, ad ogni piè sospinto. Poi non è chiaro cosa può essere accaduto, ma l’ascia di guerra è stata sotterrata. Ora, è chiaro che l’opposizione è, nell’ambito di un consiglio comunale, il sale della democrazia, quel sano contradditorio con la compagine di governo che fa si che tutto proceda nel segno di confronto dialettico ed equilibrato. Ma l’opposizione sembra aver inspiegabilmente- almeno per i profani- abdicato dal suo ruolo. Quindi lo sbilanciamento è totale. L’amministrazione Pagano opera senza il conforto e lo stimolo dell’opposizione. Tutto fila liscio come l’olio. Ma la democrazia ne esce fortemente mortificata e, non è difficile immaginare, non saranno tanto contenti nemmeno i cittadini, e ciò lo comprova la segnalazione, da essi effettuata sui social network, sulla latitanza dell’opposizione. Vi è insomma a Nicotera un pensiero unico, un blocco nella dialettica tra le parti, che rende tutto immobile e asfittico.

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