Nicotera.
L’uscita
di scena della Corso, per volontà di Nazzareno Salerno, e l’ingresso di
Mariella Calogero, la professoressa gradita a Forza Italia e alla giunta, ha
fatto ritornare l’arcobaleno su Palazzo Convento. L’esecutivo Pagano è
nuovamente compattato. Giorni di gran trambusto, dunque. Giorni comunque
segnati, ancora una volta, dal silenzio dell’opposizione. Campisi, esponente di
Fronte comune, non ha quasi mai nulla da dire sul modus operandi
dell’amministrazione. La Giofrè si è dimessa quasi un anno fa. E poi c’è
Brosio. Anch’egli in silenzio. Un silenzio ancora più incomprensibile se si
pensa che Immacolata Corso è stata candidata, due anni fa, proprio nella lista
di Pino Brosio, Nicotera Mediterranea. Il trattamento subìto dalla ragazza da
parte dei signori di Palazzo Convento non può certo definirsi cavalleresco, in
base al racconto reso dalla stessa. La Corso ha denunciato alla stampa il
voltafaccia dei tre elementi della giunta che l’hanno contattata- ovvero il
sindaco Pagano, il vicesindaco Mollese e l’assessore Polito- per poi scaricarla
senza troppi complimenti, in base a un ordine di scuderia piovuto, a loro dire,
dall’alto, cioè da Nazzareno Salerno. Il leader di Nicotera Mediterranea, sulla
vicenda della ragazza di ventidue anni, candidata nella sua lista alle comunali
di due anni fa, non ha inteso, finora, spendere una parola. Questo
atteggiamento desta ancora più perplessità, specie se lo si confronta a quello
di poco più di un anno fa, quando il
consigliere di opposizione sembrava agguerrito contro la maggioranza, tirando
la giacca al prefetto, per denunciare presunte irregolarità dell’esecutivo Pagano,
ad ogni piè sospinto. Poi non è chiaro cosa può essere accaduto, ma l’ascia di
guerra è stata sotterrata. Ora, è chiaro che l’opposizione è, nell’ambito di un
consiglio comunale, il sale della democrazia, quel sano contradditorio con la
compagine di governo che fa si che tutto proceda nel segno di confronto
dialettico ed equilibrato. Ma l’opposizione sembra aver inspiegabilmente-
almeno per i profani- abdicato dal suo ruolo. Quindi lo sbilanciamento è
totale. L’amministrazione Pagano opera senza il conforto e lo stimolo
dell’opposizione. Tutto fila liscio come l’olio. Ma la democrazia ne esce
fortemente mortificata e, non è difficile immaginare, non saranno tanto
contenti nemmeno i cittadini, e ciò lo comprova la segnalazione, da essi
effettuata sui social network, sulla latitanza dell’opposizione. Vi è insomma a
Nicotera un pensiero unico, un blocco nella dialettica tra le parti, che rende
tutto immobile e asfittico.
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