Nicotera.
Hanno
forzato il garage del locale comunale adibito a deposito attrezzi nella
centralissima via Foschea. Con la complicità delle ore notturne e della
mancanza della videosorveglianza, gli ignoti scassinatori sono riusciti ad
introdursi nel deposito e a portare via tutto il materiale in uso al comune per
la pulizia delle strade, quindi un decespugliatore, delle pinze, una motosega e
quanto è stato possibile arraffare, senza farsi beccare “in flagrante delicto”.
E’ lecito supporre che
per portare via quanto elencato, i ladri sono giunti sul luogo del furto a
bordo di un mezzo piuttosto capiente. Sta di fatto che nessuno ha visto né
sentito niente. A tarda notte ovviamente la gente dorme, ma oltre a non temere
eventuali nottambuli o qualche residente destato dal sonno dal rumore di una
serranda scassinata, i delinquenti hanno potuto agire indisturbati anche perché
via Foschea, come del resto tutte le arterie della cittadina costiera, sono
sprovviste dell’occhio vigile delle telecamere di sicurezza. Un tema, questo della videosorveglianza,
sempre attuale e che finisce di far parlare di sé ogni qualvolta si verifica un
furto a Nicotera, e cioè spesso.
Ad esso è collegata la
questione più ampia della sicurezza. Benchè i Carabinieri della locale stazione
si spendano senza sosta per far sentire sicuri i cittadini, l’esiguità del loro
numero (solo una decina di unità) rende assai impegnativo e difficile il loro
lavoro di monitoraggio, a ciò si deve aggiungere l’assenza, come già
sottolineato, di un sistema di occhi elettronici che osservano e memorizzano le
bravate dei vandali o le azioni nefaste di ladri e rapinatori, inchiodando i
delinquenti alle loro responsabilità. Eppure al tema della sicurezza sono stati
dedicati dei consigli comunali. L’ultimo lo scorso dicembre, in seguito alla
rapina a mano armata subìta da un commerciante.
Da quel consiglio
emerse il «grido di dolore» del sindaco Franco Pagano «per una serie di crimini
rimasti impuniti». Ma all’infuori delle parole di condanna profuse generosamente
bipartisan dall’assise, proposte concrete non ne sono saltate fuori. E così
anche Pagano si è allineato al modus operandi dei suoi predecessori, sia
sindaci che commissari prefettizi: e cioè, in fatto di sicurezza si è fatto
poco nulla. Nessuno ha mai preteso maggiori attenzioni per Nicotera. Nessuno
degli amministratori succedutosi a Palazzo Convento si è mai recato nelle sedi
opportune a battere i pugni sul tavolo, affinchè Nicotera, coacervo di micro e
macro criminalità, uscisse da questo incomprensibile
cono d’ombra, dove la sicurezza dei cittadini è affidata a una caserma con
poche unità. Nessuno ha mai preteso che a Nicotera si potenziasse la locale
stazione dell’Arma o che fosse attivato un distaccamento del commissariato di
Polizia. E mentre la vicina Rosarno è forse la città più video sorvegliata
d’Italia, Nicotera è sguarnita della pur minima forma di
monitoraggio. Forte dunque il piagnisteo, ma di quei fondi statali ed europei
stanziati per la Calabria proprio per la video sorveglianza nulla si sa. Eppure
si tratta di stanziamenti pari a 43.591.876 euro, non proprio briciole.
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