Nicotera.
Difficile
capire quale soddisfazione possa provare chi, in modo seriale, a cadenza di due
o tre mesi, si reca presso l’incantevole chiesetta della Madonna della Scala,
armato di spranga e piccone, e distrugga le panchine e le fioriere poste nel cortile
antistante l’edificio sacro. Gesti vandalici che colpiscono dritto al cuore,
oltre che un patrimonio cittadino di notevole bellezza, anche Domenica Mercuri,
la donna che ormai da anni si spende instancabilmente per la ristrutturazione
della chiesa. Il Comitato nato per il restauro del luogo di culto, il cui
presidente è don Francesco Vardè, negli anni ha raccolto i fondi necessari per
gli interventi promuovendo una serie di eventi culturali e ricreativi. Una
missione, questa, dedicata alle tante giovani vittime della strada, tra le
quali c’è anche l’amata figlia della signora Domenica, scomparsa anni fa
proprio a seguito di un grave incidente. La chiesetta, posta su un promontorio
naturale dal quale gli occhi del visitatore possono spaziare sulla piana di
Gioia Tauro fino ad abbracciare, nelle serate limpide, le luci della città di
Messina, è il luogo prescelto di molte coppie che qui scelgono di unirsi in
matrimonio. Un luogo di culto che la signora Domenica cura con amore e
dedizione, anche grazie alle libere offerte dei cittadini.
Ma i teppisti
continuano ad agire indisturbati. Di videosorveglianza, non si parla nemmeno.
Una mancanza di vigilanza che è la condizione ottimale per chi ama distruggere
ciò che di bello la cittadina possiede.
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