martedì 5 novembre 2019

I Carabinieri abbassano le saracinesche al Bar Plaza: "locale riconducibile al clan Mancuso".


Nicotera. E’ stato chiuso nel pomeriggio di Ognissanti il Bar Plaza, locale che si affaccia sulla centralissima piazza Garibaldi. A notificare il provvedimento di chiusura i Carabinieri della stazione di Nicotera. Già nel maggio del 2018 all’esercizio era stato imposto di chiudere i battenti; per l’esattezza, ai proprietari era stata notificata la revoca della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), sulla base di una nota della Prefettura di Vibo Valentia. La motivazione della misura interdittiva era specificata nell’art.84 del Decreto Legislativo 159/2011, e cioè nei confronti della ditta indicata sussisteva la presenza di situazioni relative a tentativi di infiltrazione mafiosa”. Dopo qualche mese il locale riaprì i battenti, probabilmente cambiando formalmente gestione. Ora, a distanza di un anno e mezzo, arriva un nuovo provvedimento. Le motivazioni attengono sempre alla sussistenza di situazioni relative a tentativi di infiltrazione mafiosa”, nello specifico il locale è “palesamente riconducibile agli interessi economici della locale ‘ndrangheta di Limbadi-Nicotera”. Proprietari del locale sono Alfonso Cicerone, 45 anni, nipote del boss 81enne Antonio Mancuso e Rocco D’Amico, 38 anni, di Preitoni di Nicotera, entrambi, come si ricorderà, arrestati con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni dell’imprenditore di Nicotera Carmine Zappia. L’obiettivo delle Autorità è quello di epurare le attività commerciali da presenze e personaggi collegati alla criminalità organizzata, nello specifico brutte storie di estorsioni e vassazione mafiose. Un occhio attento su una città che ha bisogno di ritornare a credere nello Stato e nella giustizia.

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