Nicotera.
E’
stato chiuso nel pomeriggio di Ognissanti il Bar Plaza, locale che si affaccia
sulla centralissima piazza Garibaldi. A notificare il provvedimento di chiusura
i Carabinieri della stazione di Nicotera. Già nel maggio del 2018 all’esercizio
era stato imposto di chiudere i battenti; per l’esattezza, ai proprietari era
stata notificata la revoca della Scia (Segnalazione certificata
di inizio attività), sulla base di una nota della Prefettura di Vibo Valentia.
La motivazione della misura interdittiva era specificata nell’art.84 del
Decreto Legislativo 159/2011, e cioè nei confronti della ditta indicata sussisteva
“la
presenza di situazioni relative a tentativi di infiltrazione mafiosa”. Dopo
qualche mese il locale riaprì i battenti, probabilmente cambiando formalmente
gestione. Ora, a distanza di un anno e mezzo, arriva un nuovo provvedimento. Le
motivazioni attengono sempre alla sussistenza “di
situazioni relative a tentativi di infiltrazione mafiosa”,
nello specifico il locale è “palesamente riconducibile agli interessi economici
della locale ‘ndrangheta di Limbadi-Nicotera”. Proprietari del locale sono
Alfonso Cicerone, 45 anni, nipote del boss 81enne Antonio Mancuso e Rocco
D’Amico, 38 anni, di Preitoni di Nicotera, entrambi, come si ricorderà, arrestati
con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni dell’imprenditore
di Nicotera Carmine Zappia. L’obiettivo delle Autorità è quello di epurare le
attività commerciali da presenze e personaggi collegati alla criminalità
organizzata, nello specifico brutte storie di estorsioni e vassazione mafiose.
Un occhio attento su una città che ha bisogno di ritornare a credere nello
Stato e nella giustizia.
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