Nicotera.
«Nella mia qualità di
presidente dell’Accademia internazionale della Dieta Mediterranea italiana di riferimento
di Nicotera, non posso esimermi dal rispondere alla presidente del Club Unesco
di Vibo Valentia, Maria Loscrì». Così esordisce Antonio Leonardo Montuoro in una
nota stampa, nuovo step di un botta e risposta al vetriolo di cui non si
intravede l’armistizio. Annuncia querele,il presidente dell’Accademia, come del
resto anche la Loscrì: «Altri personaggi- avverte- in precedenza, hanno
incautamente percorso la strada della diffamazione a mezzo social contro l’Accademia
e il sottoscritto presidente i quali, sono stati già querelati e pure
condannati in sede penale».
L’oggetto del contendere, spiega, è un
articolo da egli pubblicato sul giornale on line di cui è direttore. Un
articolo non gradito dalla Loscrì che, sostiene Montuoro, non avrebbe
indirizzato alcuna replica al giornale, ma ha ritenuto rispondere con «diversi
post ingiuriosi sul suo profilo Facebook». «I volgari e diffamatori post sono
incommentabili- precisa- pubblicati con cadenza ossessiva giornaliera, a
partire dall’indomani del convegno del 19 ottobre». Post infarciti da
fantasiose affermazioni, nel goffo tentativo di screditare il sottoscritto e
l’Accademia». Montuoro in pratica non perdona alla Loscrì di aver
affermato nel convegno del 18 ottobre che nel 2014 «al comune di Nicotera non
avevano ancora ben chiara l’idea e la visione che la dieta mediterranea fosse
diventata patrimonio mondiale», né l’affermazione che la dieta mediterranea non
è “dei sette Paesi”, «ma è un patrimonio comune, un patrimonio condiviso,
venuto fuori dall’esigenza che vi fossero delle comunità di riferimento, delle
comunità emblematiche». Una affermazione, a parere di Montuoro, «infarcita da
improvvisazione e inesattezze». La Loscrì avrebbe fatto «un minestrone di
confusione, che ha richiesto la puntuale chiarificazione nella quale, qui,
aggiungiamo che Nicotera è, per l’appunto, città di riferimento dello
studio dei sette paesi interessati
e coinvolti nella ricerca scientifica di Ancel Keys del Seven Countries Study
dove sono state riscontarti vari modelli alimentari legati alla dieta
mediterranea, risultando il più valido, quello di Nicotera». Il termine “Dieta Mediterranea”, spiega, è
stato coniato da Ancel Keys a seguito del Seven Countries Study. Sottolinea con
forza che non si può parlare di Dieta Mediterranea senza parlare di Nicotera,
«che non può e non poteva essere esclusa da nessun dossier Unesco. Un torto che
grida vendetta a tutti i livelli culturali ed istituzionali», e di cui Montuoro
afferma di aver fatto una battaglia culturale che solo l’Accademia porta
avanti, «screditando chi è stato e chi continua ad essere intellettualmente
disonesto, oltre che incolto».
L’Accademia della dieta
mediterranea di Nicotera- scrive ancora con malcelato orgoglio- «ha due
presidenti onorari che sono il prof. Nino Delorenzo e il prof. Flaminio Fidanza
deceduto nel 2012. Quest’ultimo era uno degli scienziati del Seven Countries
Study, lo Studio dei Sette Paesi sulla dieta mediterranea,
avviato a Nicotera nel 1957 da Ancel Keys».
«Se l’Accademia fosse stata fondata
prima del 2010 di sicuro, Nicotera, non avrebbe avuto il torto di essere stata
depredata del suo ruolo insito di città emblematica della dieta mediterranea,
compiuto da parte dell’allora commissione creata all’interno del Ministero
dell’Agricoltura, perché mi sarei accreditato ufficialmente a Nairobi, e non
avrei permesso, a costo di incatenarmi, che venissero ignorati gli studi del
Seven Countries Study e le innumerevoli attività svolte dal 2003 al 2010 con
simposi, convegni internazionali, centro obesità e Osservatorio Provinciale
sulla dieta mediterranea, già presenti a Nicotera, tanto da meritarsi il titolo
di “Città della Salute”». Montuoro racconta, con un diluvio di particolari, il
suo impegno a favore della causa in questione, e la produttività della sua
tenacia. «L’Accademia è l’unica istituzione al mondo che difende Nicotera e il
Seven Countries Study- rimarca- e continuerà a difendere Nicotera dalle
maestrine di turno che si improvvisano cultrici che, pur di avere i riflettori
per effimere passerella di visibilità continuano a calpestare la verità e i
diritti di Nicotera e dei nicoteresi che, di dieta mediterranea, sono
universalmente riconosciuti come i Maestri di riferimento, in assoluto».
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