mercoledì 20 novembre 2019

Il super titolato Antonio Montuoro nominato direttore dell'Odmir (Osservatorio della Dieta Mediterranea).


Nicotera. E’ Antonio Leonardo Montuoro il direttore dell’Odmir, cioè l’Osservatorio della Dieta mediterranea italiana di riferimento. Il decreto di  nomina è stato firmato dal presidente della Regione, Mario Oliverio.  A rivelarlo è lo stesso Montuoro, che ne possiede una copia già orgogliosamente esibita. L’Odmir è un importante organismo previsto nella legge regionale 40/2017, redatta dai consiglieri Orlandino Greco e Franco Sergio e approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 30 ottobre 2017. Con la creazione dell’Odmir e la nomina del suo direttore si può dire che la legge sulla Dieta Mediterranea può ingranare la marcia e partire, perché è da qui che dovrebbe prendere avvio quell’operazione di sviluppo e capitalizzazione dell’importante “Bene immateriale dell’umanità”, per come sancito dall’Unesco nel 2010. La capitalizzazione della Dieta Mediterranea, affidata all’Odmir, è un’occasione storica, recita la legge in questione, «per fare rinascere parti rilevanti di territorio ormai abbandonati o in via di abbandono». Ad essa è anche affidato il recupero delle complesse filiere produttive agroalimentari che «genererà, in Regione, dai 5000 agli 8.000 posti di lavoro». Ma non solo. La Regione Calabria ambisce a farsi addirittura antesignana di "una seconda Riforma Agraria". Un progetto, dunque, assai ambizioso che difatti viene messo nelle mani dell’Odmir. Esso opera attraverso il Consiglio direttivo e il Comitato scientifico. Ha il compito di elaborare un regolamento grazie al quale si avvia la procedura per la concessione, la verifica e il controllo del “marchio”, il cui uso, si legge nel testo della 40/2017, «ha la finalità di rendere maggiormente visibili e più facilmente identificabili i prodotti del territorio calabrese». L’Osservatorio «istituisce il Premio Dieta mediterranea, che sarà attribuito ai soggetti pubblici e privati di livello regionale, interregionale ed internazionale». Dunque, in Antonio Montuoro la Regione ha inteso deporre un potere straordinario, di notevole responsabilità. Ma chi è l’uomo che dovrà trasformare la dieta mediterranea in volano di sviluppo per la Calabria? Classe 1955, residente a Nicotera, ex elettricista, quale sia il tipo di mestiere che Montuoro svolga per campare, egli è plurititolato: sono molti e prestigiosi gli incarichi che gli sono stati assegnati; è, infatti, egli stesso a precisarlo, in un lungo post su Facebook e nella scheda dell’autore di una sua fatica letteraria, donata alle stampe pochi mesi fa: «Ministro dell’Ordine Francescano Secolare, Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Giornalista, vaticanista, esperto in finanza ed economia». Inoltre, ha collaborato «per decenni come analista esterno in ambienti dell’Arma dei Carabinieri, con i servizi centrali operativi della Polizia, dell’Intelligence nazionali ed estere», nonché «di quelle del Vaticano, combattendo», asserisce, «con studi e analisi di settore le varie mafie, terrorismi ed anche le sette sataniche». Ricopre «un ruolo, sin dal 1996, nel ministero dell’Interno come componente della Consulta antiracket; attualmente membro di un comitato parlamentare di Camera e Senato»; «precursore- così si definisce- degli studi sulla Teo intelligence, una nuova materia da me immessa nel circuito universitario delle Agenzie di Intelligence». «Analista d’Intelligence con Master di II livello. Laurea Magistrale in Coordinatore dei Servizi Educativi. Presidente dei Lions e direttore di un giornale on line. Un curriculum di tutto rispetto, dunque, tra Cavalieri templari e Intelligence; peccato manchi all’appello, nel curriculum dell’eclettico Montuoro, qualche titolo in merito alle scienze dell’alimentazione o agrarie. In cambio, però, è presidente dell’Accademia della Dieta Mediterranea, un’associazione che, benchè non riconosciuta, distribuisce il suo “marchio” dell'Accademia.  

4 commenti:

  1. A parte che che, dai titoli che lei stessa cita sull’articolo, sembra lo meriti eccome il prestigio di questo nuovo incarico.

    In ogni caso, se questo è il livello del giornalismo che conduce lei, siamo veramente alla frutta..

    Un articolo pieno di personalismo, rabbia e evidenza di sufficienza. Quando è evidente che lei sembra ricercare qualsiasi cosa per attaccare questa personalità che tanto sembra disprezzare.
    Come praticamente quasi tutti coloro che non sembrano andarle a genio.

    Se questo è giornalismo, io sono Montanelli.
    Spero lei sappia chi sia stato almeno.

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  2. scusi, ma quando lei scrive un commento non è abituato a firmarsi, o si vergogna tanto delle cazzate che dice che preferisce nascondersi dietro l'anonimato?

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    1. Credo che firmarsi, per poi darsi in pasto pubblicamente come ha fatto lei in svariate occasioni, sia il favore che non le va concesso.
      Dunque non lo faccio.

      In ogni caso, non mi vergogno certo, piuttosto rivendico ogni singola parola che ho scritto.

      L’unica a scrivere cazzate qui è lei.
      Un articolo di spocchia (se questo può definirsi articolo) con un finale prevedibile e vergognoso: quello di dire che una persona non abbia il titolo per presiedere l’accademia della dieta mediterranea.

      L’unica motivazione da addotta a questa sua tesi, sarebbe quella del non aver il titolo per farlo.

      Se un articolo è buttare fango su chiunque senza averlo visto all’opera, con attacchi di chiara natura personale, allora siamo sulla strada dell’idiozia.

      Vorrebbe che qualcuno iniziasse a scrivere di lei personalmente, perché per esempio diffuse quegli articoli prima delle elezioni europee in cui affermava quei disastri al comune sugli scrutatori morti?

      Dovrebbero fare un inchiesta per umiliarla pubblicamente per ricordarle quanto talento ha nel diffondere fake news senza verificare i fatti?

      Non pensi di essere attaccata da tanti perché fa bene il suo lavoro, la realtà è che lei si comporta da seminatrice di critiche senza capo e ne coda, cambiando opinione in base a personalistici gusti personali e non su opinioni oggettivamente inconfutabili.

      Non intendo proseguire oltre.

      Mi aspetterei articoli veri, non obbrobri giornalistici simili.
      Se usa la penna per comodo personale, allora cambi mestiere.
      Il giornalismo è ben altro.

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    2. Ps. Anziché lamentarsi del mio anonimato che pur sempre legittimo è, un bravo giornalista avrebbe pensato a rispondermi con argomentazioni a sostegno del suo articolo.
      Cosa che ovviamente non fa e non farà, semplicemente perché questo articolo è frutto del suo odio personale verso questa personalità che non ho il piacere di conoscere personalmente, dunque è impossibilitata ad addurre tesi convincenti.

      Questo fa la differenza tra un giornalista serio, che compone articoli argomentati è una pseudo giornalista.

      Si faccia criticare, non per mero attacco personale, ma per amore di costruttivismo.

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