Nicotera.
Ieri
mattina, dopo che è stata scoperta la targa che intitolava la Casa della
Cultura al rosarnese Peppino Valarioti, uno dei tanti eroi antimafia da
celebrare, la banda cittadina ha intonato l’Inno di Mameli. Antonio Ingroia,
ospite speciale dell’evento, si è congratulato con gli artisti, definendo il
complesso bandistico, “giovane e colorato”. Il sindaco Franco Pagano però, come
rivela il direttore artistico della banda Leo Taverniti, non ha inteso
ringraziare i ragazzi per la patriottica performance profusa con passione,
nonostante l’incombente malumore. Infatti, tra breve la banda musicale Citta di
Nicotera, dovrà lasciare la Casa della cultura, in quanto la struttura ospiterà la biblioteca comunale. Il 25 luglio
è il termine ultimo. Da quel momento in poi i giovani suonatori saranno in
mezzo ad una strada, non avendo un luogo dove riunirsi per suonare. A
raccontarci come stanno le cose è il presidente dell’associazione culturale
Angelo Angelini, Mimmo Fiasche. «Abbiamo appreso che dobbiamo lasciare i locali
della Casa della cultura da un articolo di stampa» spiega Fiaschè «è stato
Polito a rivelare che entro il 25 luglio dobbiamo raccogliere armi e bagagli,
ma non sappiamo dove andare. L’amministrazione dovrebbe impegnarsi a trovare
una sistemazione idonea al complesso bandistico», ma, per il momento, «dal
sindaco non è arrivata alcuna proposta concreta e fattibile».
«Se non abbiamo una
sede idonea, c’è il rischio che la banda si sciolga, e questa è un’evenienza
voluta dall’amministrazione, non certo da noi». In effetti, Polito, l’enfant
prodige della giunta Pagano, ha immaginato di far fiorire nei locali in
questione, costati la bellezza di 700mila euro, la “cittadella della cultura”,
nella quale però non c’è posto per la banda, nonostante ci si ricordi del suo
ruolo in occasioni delle celebrazioni concepite dalla giunta Pagano. Ma
d’altronde la biblioteca comunale deve essere trasferita: troppo fatiscenti i
locali che la ospitano per i quali il comune paga cinque mila euro al mese.
Davvero uno spreco, considerati anche i vari locali in città sequestrati alla
criminalità organizzata, che continuano a restare inutilizzati.
Intanto, i molti
progetti in agenda dell’associazione musicale sono in forse: una convenzione
con il conservatorio di Vibo, un raduno regionale di bande musicali da tenersi
a Nicotera. Progetti che rischiano di andare in fumo.
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