domenica 31 agosto 2014

LA mostra "Ad mensam" inaugurata e subito chiusa. Manca il personale di vigilanza.



Nicotera. Era partita col botto la mostra “Ad mensam”. La sua inaugurazione aveva visto la presenza di un pubblico entusiasta non solo di fare una full immersion nella storia della cittadina, ma anche di assaporare quello che sembrava il risveglio della vita culturale nicoterese, dopo anni di torpore.
Ma la mostra però non è già più visitabile. Inaugurata e già chiusa. Causa: mancanza di personale.
Un’iniziativa realizzata grazie alla convenzione del comune con la cooperativa di giovani architetti Nikoterie, il cui presidente è don Francesco Vardè, e alla supervisione di Silvana Iannelli, della Sovrintendenza ai Beni archeologici. Un evento lodevole che però è durato solo la spazio di una sera, quello della sua inaugurazione. Il giorno seguente, i locali al pian terreno di Palazzo Convento, dove era stata allestita l’esposizione dei reperti, erano già chiusi a doppia mandata, in quanto, non essendoci i custodi addetti ad aprire e ai chiudere i locali, e a vigilare sui beni archeologici esposti, la mostra non poteva essere aperta al pubblico.
Palpabile la delusione dei tanti visitatori che si erano recati in sede. L’iniziativa, infatti, era stata notevolmente pubblicizzata. Essa si proponeva di raccontare la refezione nel corso dei secoli: la tavola da pranzo, come essa era allestita partendo dall’epoca romana fino al secolo scorso. Vari gli utensili esposti: giare, pignatte e tegami in terracotta e in ceramica, piatti, mestoli e una tutta una serie di utensili, usati nel corso di due millenni da sconosciuti fruitori, nel completo anonimato della storia, immersi com’erano nel silenzio della vita quotidiana. Un percorso suggestivo e intenso, che sembrava dovesse di fatto inaugurare l’inizio di una nuova primavera culturale nicoterese, come il sindaco Franco Pagano, nel corso del discorso di inaugurazione, tenne a precisare: «questo evento- disse- si configura come il primo di una serie di iniziative che andranno a rivitalizzare la vita culturale nella nostra cittadina».
Uguale entusiasmo espresso, in quella stessa occasione, sia dal parroco don Francesco Vardè che da Silvana Iannelli. Un entusiasmo che però ha dovuto lasciare il posto al disappunto: la mostra non è visitabile, ed è al momento, un giacimento culturale importante ma inutilizzato. La sua realizzazione ha richiesto un lavoro notevole da parte dei giovani professionisti della cooperativa Nikoterie che hanno messo a disposizione dell’evento, gratuitamente, passione e competenza professionale. Uguale impegno profuso da Silvana Iannelli, nel suo lavoro di guida e coordinamento.
Solo il comune ha facoltà di riaprire la mostra. Spetta al sindaco Franco Pagano, infatti, la nomina del personale di vigilanza. Sempre il sindaco ha facoltà di richiedere una nuova convenzione con Nikoterie, la quale potrebbe fare da guida storica ai visitatori, essendo i suoi aderenti molto ferrati in argomento. Per il momento però appare tutto fermo e nulla si muove. Silvana Iannelli ha invitato il comune a uscire da questa situazione di stallo, affinchè «la bella iniziativa non rimanga lettera morta, e che gli sforzi profusi per la sua realizzazione non vadano persi».


Demolita la "barca" della discordia. Vittoria del Comitato per la tutela del centro storico.



Nicotera. Sono cominciati poco prima delle due del pomeriggio i lavori di demolizione della “barca spartitraffico”, posta al centro di piazza Cavour.
Alla fine il “Comitato cittadino spontaneo per la valorizzazione e la tutela dell’antica Piazza Cavour e per la riqualificazione del centro storico di Nicotera”, ha avuto la meglio e, in seguito all’intervento tempestivo della Sovrintendenza ai Beni monumentali, la chiacchierata opera pubblica sta per scomparire.
La “barca” è stata edificata nel contesto dei lavori di ristrutturazione di via Baglio, lavori il cui costo si aggira intorno ai 750mila euro.
A delineare, per filo e per segno, come sono andati i fatti, è Vincenzo Campisi, presidente del Comitato spontaneo, oltre che, consigliere di opposizione di “Fronte comune per Nicotera”.
«L’azione profusa da parte del Comitato cittadino spontaneo- spiega Campisi-  composto da Maria Prenesti, Francesco Cannatà, Bruno Gallo,  Francesco Famà, Vincenzo Comenci, Domenico Corso, Antonio Marra, Tommaso Michienzi, e sostenuto da numerosi concittadini nicoteresi, è nato affinchè si rispettasse l’originario prospetto di piazza Cavour, nel tentativo di impedire che venisse irrimediabilmente deturpata». Il civico sodalizio, «nel solo interesse della città», ha interessato la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Reggio e Vibo Valentia, nelle persone di Margherita Eichberg e Dario Dattilo. «L’ente interessato,- spiega ancora Campisi- avendo  verificato che “i lavori appaiono in contrasto con il progetto presentato e con le prescrizione dettate dalla Soprintendenza”, ha disposto, in via cautelativa, l’immediato fermo dei lavori».
In merito a quanto disposto dall’ente di tutela dei Beni monumentali, il responsabile dell’area tecnica del comune costiero, Carmelo Ciampa,  dichiarava, in una nota agli organi competenti, che «questo comune non ha mai autorizzato né ricevuto alcuna nota, da parte della direzione lavori o della ditta edile, relativa a richieste di variante per esecuzioni di opere non conformi agli elaborati approvati dalla Soprintendenza».
In pratica, la barca era stata realizzata quasi “all’insaputa” dell’ufficio tecnico, e, in base alla risposta fornita alla Sovrintendenza, par di capire che non ne sapesse nulla, in quanto mai erano giunte alla sua attenzione “richieste di variante”.
La vicenda insomma, a questo punto, si tinge di giallo, perché non è chiaro chi abbia voluto davvero la costruzione incriminata. Sta di fatto che l’ufficio tecnico, invitava la ditta a sospendere l’opera in itinere.
Ma a tagliare definitivamente la testa al toro, ci ha pensato Domenico Antonio Maida, direttore dei lavori, che, il 26 agosto, con un ordine di servizio, ordinava all’impresa edile l’immediata demolizione dell’aiuola spartitraffico.L'opera realizzata, pertanto, doveva essere distrutta, con evidente spreco di denaro pubblico.
«Ci auguriamo che questa collaborazione avuta con Sovrintendenza- ha auspicato Campisi- nella tutela di uno dei centri storici più belli della Calabria, continui anche per il futuro. Il Comitato- ha promesso l’esponente politico- continuerà a vigilare sulla realizzazione di ogni intervento nel centro storico, segnalando ogni anomalia agli organi preposti». E al responsabile dell’ufficio tecnico ha lanciato un invito e un monito: «che vigili  sui lavori e che non ci sia per il futuro, nell’interesse della città, nessun altro intervento da parte del Comitato, ma ci sia quell’attenzione e professionalità  che serve alla gestione di un patrimonio così importante  come quello del comune di Nicotera».

sabato 30 agosto 2014

Enzo Comerci: "Nicotera una barca che sta colando a picco". Lista dei problemi della città.



Enzo Comerci, vice presidente del movimento politico “Azione democratica per il Vibonese”, traccia un ritratto del momento critico, a suo dire, che sta vivendo la cittadina costiera, afflitta da problematiche inerenti la sanità, la sicurezza, i trasporti, la disoccupazione.
«La città di Nicotera- esordisce Comerci- da molti anni viene mortificata, vilipesa, offesa e dimenticata da enti pubblici e privati. E’ chiaro che questo non nasce a caso ma, purtroppo, è il risultato della inconcludente, nefasta politica nicoterese che, sempre più, ha preferito guardare al particolare trascurando l’interesse collettivo».
I trasporti. «In tema di trasporti, la Regione Calabria- argomenta l’esponente politico- promulga bandi o avvisi pubblici e si dimentica di Nicotera; finanzia un servizio estivo di collegamento, a mezzo pullman,  con più corse giornaliere, tra i comuni turistici della provincia di Vibo Valentia e l’aeroporto di Lamezia, e viceversa, ma, guarda caso, tra questi comuni non c’è Nicotera. Ci tocca apprendere dalla stampa che il servizio è stato attivato per l’impegno di un certo Alfonsino Grillo, chi è costui?». Per ciò che concerne il trasporto su rotaie, Comerci osserva che «i treni di passaggio della stazione di Nicotera vengono ridotti  sempre più fino a rendere il servizio quasi inesistente».
Sanità. «L’Asp arriva, addirittura, a cancellare Nicotera dal servizio di emergenza urgenza estivo,- sottolinea Comerci- lasciando i cittadini e i turisti di Nicotera, e del suo comprensorio, in stato di grave pericolo mentre qualcuno, poco accorto, parla di potenziamento dei servizi sanitari».
Sicurezza. «Il Ministero delle Finanze- incalza ancora l’esponente politico- decide di chiudere la caserma della brigata della Guardia di Finanza di Nicotera Marina. E ciò nonostante che i cittadini nicoteresi, almeno una buona parte, rivendichino l’istituzione, per motivi di sicurezza e di prevenzione, di una compagnia dei Carabinieri o di un posto fisso di Polizia».
Disoccupazione. «Un villaggio turistico come la Valtur, che era un fiore all’occhiello per Nicotera, e che dava la possibilità di vivere in modo dignitoso a quasi 200 famiglie, senza considerare l’indotto e la ricaduta economica, da più anni non apre i battenti e non si fa niente di concreto per la sua apertura».
La questione dei fuochi artificiali. Sulla questione del mancato spettacolo pirotecnico: «Da tempo immemorabile i festeggiamenti in onore della Madonna dell’Assunta si concludevano con l’accensione dei fuochi d’artificio, richiamando in  città gente da ogni dove. Quest’anno non si è dato corso, lasciando tutti nella più profonda delusione».
La metafora della barca. «La città medmea- chiosa l’esponente politico- appare come una barca senza rotta e senza timone, in balia dei marosi,  che va a sbattere contro gli scogli rischiando di frantumarsi e di colare a picco con i suoi malcapitati passeggeri. Noi, senza presunzione, abbiamo le nostre risposte che sono di ferma condanna nei confronti degli autori dei tanti misfatti contro la città di Nicotera e dei suoi cittadini».

Valeria Marini a Nicotera per amore.







(Questo articolo si riferisce al 21di agosto 2014)



Nicotera. Grande subbuglio ieri pomeriggio sulla spiaggia di Nicotera Marina. Ai bagnanti intenti a prendere il sole o a fare un bel bagno rinfrescante, si è improvvisamente palesata davanti la bella e statuaria Valeria Marini. Una sorpresa molto gradita e di certo inaspettata per tutti, grandi e piccini, che si sono fiondati sulla Valeriona Nazionale a chiedere, non più un autografo, come si faceva un tempo al cospetto di un vip, ma un bel selfie da sfoggiare su Facebook. La star della tv si è materializzata sulla spiaggia nicoterese vestita con una striminzita camicina bianca, che metteva in risalto il seno dalla taglia generosa, e una minigonna dello stesso colore, in pizzo e cotone, il tutto in uno stile country, mentre un filo d’argento segnava il punto vita. Insomma, la Marini cura ogni minimo dettaglio anche per andare in spiaggia, apparendo sempre sexy e femminile. La diva della tv non si è sottratta al calore dei fans, che si sono prodigati in manifestazioni di affetto, senza per altro essere invadenti. Valeria ha posato con loro per degli scatti e ha risposto alle loro domande. Il motivo della sua presenza a Nicotera Marina, piuttosto che a Formentera o in Costa Smeralda, sembra sia collegata al fatto che il nuovo fidanzato, Antonio Brosio, di undici anni più giovane di lei, sia originario di Nicotera.
La Marini sta vivendo una nuova stagione sentimentale, dopo la fine del suo matrimonio con l’imprenditore Giovanni Cottone, e la presenza di questo nuovo fidanzato, già definito toy boy, sembra le stia regalando un po’ di felicità.
La notizia della sua presenza ha già fatto il giro di Facebook, con tanto di foto, corredati dai più disparati commenti, sulla sua presunta cellulite o le occhiaie sotto gli occhialoni neri. Sembra che stamattina la si possa ritrovare nuovamente in spiaggia, a prendere il sole e a fare un bagno nelle acque del Tirreno, e, quasi certamente, a incontrare i tanti ammiratori.