Nicotera.
Sono
cominciati poco prima delle due del pomeriggio i lavori di demolizione della
“barca spartitraffico”, posta al centro di piazza Cavour.
Alla fine il “Comitato
cittadino spontaneo per la valorizzazione e la tutela dell’antica Piazza Cavour
e per la riqualificazione del centro storico di Nicotera”, ha avuto la meglio
e, in seguito all’intervento tempestivo della Sovrintendenza ai Beni
monumentali, la chiacchierata opera pubblica sta per scomparire.
La “barca” è stata
edificata nel contesto dei lavori di ristrutturazione di via Baglio, lavori il
cui costo si aggira intorno ai 750mila euro.
A delineare, per filo e
per segno, come sono andati i fatti, è Vincenzo Campisi, presidente del
Comitato spontaneo, oltre che, consigliere di opposizione di “Fronte comune per
Nicotera”.
«L’azione profusa da parte del Comitato
cittadino spontaneo- spiega Campisi-
composto da Maria Prenesti, Francesco Cannatà, Bruno Gallo, Francesco Famà, Vincenzo Comenci, Domenico
Corso, Antonio Marra, Tommaso Michienzi, e sostenuto da numerosi concittadini
nicoteresi, è nato affinchè si rispettasse l’originario prospetto di piazza Cavour,
nel tentativo di impedire che venisse irrimediabilmente deturpata». Il civico
sodalizio, «nel solo interesse della città», ha interessato la Soprintendenza
per i Beni architettonici e paesaggistici di Reggio e Vibo Valentia, nelle
persone di Margherita Eichberg e Dario Dattilo. «L’ente interessato,- spiega
ancora Campisi- avendo verificato che “i
lavori appaiono in contrasto con il progetto presentato e con le prescrizione
dettate dalla Soprintendenza”, ha disposto, in via cautelativa, l’immediato
fermo dei lavori».
In merito a quanto disposto dall’ente di tutela dei Beni monumentali, il
responsabile dell’area tecnica del comune costiero, Carmelo Ciampa, dichiarava, in una nota agli organi
competenti, che «questo comune non ha mai autorizzato né ricevuto alcuna nota,
da parte della direzione lavori o della ditta edile, relativa a richieste di
variante per esecuzioni di opere non conformi agli elaborati approvati dalla
Soprintendenza».
In pratica, la barca era stata realizzata quasi “all’insaputa”
dell’ufficio tecnico, e, in base alla risposta fornita alla Sovrintendenza, par
di capire che non ne sapesse nulla, in quanto mai erano giunte alla sua
attenzione “richieste di variante”.
La vicenda insomma, a questo punto, si tinge di giallo, perché non è
chiaro chi abbia voluto davvero la costruzione incriminata. Sta di fatto che
l’ufficio tecnico, invitava la ditta a sospendere l’opera in itinere.
Ma a tagliare definitivamente la testa al toro, ci
ha pensato Domenico Antonio Maida, direttore dei lavori, che, il 26 agosto, con
un ordine di servizio, ordinava all’impresa edile l’immediata demolizione dell’aiuola
spartitraffico.L'opera realizzata, pertanto, doveva essere distrutta, con evidente spreco di denaro pubblico.
«Ci auguriamo che questa collaborazione avuta con Sovrintendenza- ha
auspicato Campisi- nella tutela di uno dei centri storici più belli della
Calabria, continui anche per il futuro. Il Comitato- ha promesso l’esponente
politico- continuerà a vigilare sulla realizzazione di ogni intervento nel
centro storico, segnalando ogni anomalia agli organi preposti». E al
responsabile dell’ufficio tecnico ha lanciato un invito e un monito: «che vigili sui lavori e che non ci sia per il futuro, nell’interesse
della città, nessun altro intervento da parte del Comitato, ma ci sia
quell’attenzione e professionalità che
serve alla gestione di un patrimonio così importante come quello del comune di Nicotera».
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