Nicotera. Lo spettacolo pirotecnico
avrebbe dovuto concludere le festività in onore della Madonna Assunta, la sera
del 15 di agosto. Era scritto a chiare lettere anche nei manifesti del
programma religioso e civile che tappezzava la città. Un appuntamento
immancabile, quasi un rito, che ha luogo ogni anno, da un trentennio a questa
parte, e che ha il compito deliziare
turisti e residenti. Ma quest’anno gli aficionados dei fuochi d’artificio sono
rimasti delusi. Hanno tenuto il naso all’insù, dopo la fine del concertino di
Ferragosto, posizionandosi nei punti strategici della città, dove è più
suggestivo godersi lo spettacolo. Ma l’esplosione della prima stella di fuoco
che annuncia l’esibizione pirotecnica, non è mai avvenuta. I fuochi artificiali,
infatti, quest’anno non hanno avuto luogo, e pochissimi, di questa improvvisa
abolizione, erano a conoscenza. Di certo ne erano a conoscenza i componenti del
Comitato dell’Assunta. Ma solo alle ore
13 del giorno prima il Comitato ha ricevuto una informativa del comandante dei
vigili che lo informava che i fuochi d’artificio non avrebbe dovuto avere luogo.
La motivazione del divieto è contenuta nella nota: «si riscontra» argomenta il
testo «che l’istanza prodotta dalla signoria vostra in data 29 luglio non può
essere evasa non sussistendo i presupposti di legge nel caso in specie»,
inoltre, si legge ancora, «la suddetta istanza è da ritenersi incompleta in
quanto priva della documentazione necessaria richiesta dalla normativa di
riferimento. Per altro la stessa istanza risulta inoltrata fuori termine giusta
nota prefettizia del 6 agosto». Una nota ineccepibile, dal punto di vista
formale, ma che ha creato notevole disappunto tra i componenti del Comitato
dell’Assunta. Il divieto gli è piombato addosso come un fulmine a ciel sereno,
in quanto erano sicuri che problemi o ostacoli, in tal senso, non ce ne
sarebbero potuti essere, ritenendo di aver agito nel rispetto delle regole: il 29
luglio avevano infatti presentato in Comune domanda di autorizzazione per
effettuare lo spettacolo pirotecnico. Avevano, grazie all’aiuto di volontari,
spianato e decespugliato l’area, sempre la stessa da decenni, dove la ditta di
fuochi artificiali aveva già posizionato i razzi pronti a prendere il volo.
In realtà, qualcosa ha messo
tutto in discussione. Per dipanare la matassa, facciamo qualche passo
indietro.
Il 6 agosto il prefetto
Giovanni Bruno inviava ai sindaci una nota informativa, in merito «all’individuazione
dei siti idonei all’accensione dei fuochi artificiali».
In pratica, il prefetto
invitava i sindaci a verificare se lo spettacolo pirotecnico avrebbe potuto
cagionare danni al territorio, e se questo fosse adatto a tal genere di
manifestazione. Infatti, il rilascio delle autorizzazioni da parte della prefettura,
«è imprescindibilmente legato all’esigenza di evitare danni e pericoli alle
persone, alle cose e all’ambiente».
Una precisa chiamata alla
responsabilità per sindaci e commissari straordinari, in un momento particolare
per le feste religiose.
E poiché la prudenza non è
mai troppa, il sindaco Franco Pagano ha detto no allo spettacolo pirotecnico.
il nostro caro sindico a designato al morte del nostro paese ci ha dato il colpo di grazia grazie sindaco non ti smentisci mai complimenti continua cosi che il paese affonda di piu
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