Nicotera.
Grande
successo di pubblico, martedì scorso, per la mostra “Ad mensam”, allestita nei
locali del piano terra dello storico Palazzo Convento. Un evento seguito con
grande interesse da tanti visitatori desiderosi di aprire uno scorcio tra le
pieghe della vita quotidiana nel corso dei secoli: la tematica è la tavola da
pranzo, come essa era bandita nel momento della refezione; sottotitolo
dell’evento è infatti “Utensili per la tavola e la cucina a Nicotera dall’epoca
romana al secolo scorso”. Un percorso molto interessante e suggestivo, che
racconta le modalità con cui si viveva la mensa, e come esse sono mutate nel
corso del tempo.
Grande soddisfazione
espressa dal sindaco Franco Pagano, il quale, nel discorso di presentazione, ha
tenuto a precisare che «l’evento si configura come il primo di una serie di
iniziative che andranno a rivitalizzare la vita culturale nicoterese». La
mostra, inoltre, essendo inerente alla tematica dell’alimentazione, si
ricollega a pieno titolo con la grande risorsa della città che è la dieta
mediterranea, patrimonio immateriale sulla quale la città punta per effettuare
il rilancio turistico ed economico del territorio. «Se parliamo di turismo- ha
detto Pagano- non basta offrire solo il mare al visitatore, ma dobbiamo essere
in grado di proporre anche altro, ad esempio questi momenti culturali, che si
richiamano a queste nostre antiche tradizioni, che meritano di essere valorizzate.
Abbiamo iniziato un percorso- ha aggiunto- e questo percorso ci permetterà di
realizzare nel nostro territorio un polo museale di eccellenza, per le più
disparate categorie di fruitori, per le scolaresche, ma non solo, anche per tutti
coloro i quali vogliono avvicinarsi e scoprire la cultura calabrese».
L’iniziativa è stata
realizzata grazie alla consulenza e alla collaborazione di Silvana Iannelli, funzionaria
della Sovrintendenza ai Beni archeologici di Reggio, la quale, nell’allestimento
della mostra è stata coadiuvata da “Nikoterie”, cooperativa costituita da
giovani architetti in prima linea nella rivalutazione delle risorse culturali
del territorio nicoterese e il cui presidente è l’instancabile Don Francesco
Vardè.
«Questo evento- ha
tenuto a precisare la Iannelli- è stato realizzato con passione, con
entusiasmo, con amore per la nostra storia. Può definirsi- ha aggiunto-
propedeutico alla riapertura del museo
archeologico che ben 27 anni fa è stato chiuso, non certo per volontà della
Sovrintendenza».
Don Vardè, come
precisato, presidente della cooperativa Nikoterie, e dunque ispiratore delle
linee guida seguite dall’associazione dei giovani architetti, ha puntualizzato
come spesso «i beni culturali sono risorse sulle quali si punta per rilanciare
il territorio, ma, spesso, nei bilanci di comuni, province e regioni non sono
previsti sostanziali investimenti in tal senso». Inoltre, don Vardè, ha
sollecitato la realizzazione del polo museale, precisando quanto sia opportuno «rinunciare
ad altre iniziative per investire in cultura». E al visitatore che si accostava
alla mostra un invito: «osserviamo questi reperti non per guardare indietro per imparare
qualcosa per il nostro presente e il nostro futuro».
L’evento ha avuto
inizio con una preghiera di benedizione di don Vardè, ed è stato poi guidato dai
componenti della cooperativa e dalla stessa Iannelli, che, suddividendo i
visitatori in piccoli gruppi, hanno loro delineato la storia e l’uso dei
suppellettili esposti.
Inoltre, don Francesco Vardè ha sollecitato la realizzazione di un polo museale.
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