venerdì 22 agosto 2014

Inaugurata la mostra "Ad Mensam". Determinante il ruolo di don Francesco Vardè, presidente della cooperativa Nikoterie, e di Silvana Iannelli, della Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Reggio.







Nicotera. Grande successo di pubblico, martedì scorso, per la mostra “Ad mensam”, allestita nei locali del piano terra dello storico Palazzo Convento. Un evento seguito con grande interesse da tanti visitatori desiderosi di aprire uno scorcio tra le pieghe della vita quotidiana nel corso dei secoli: la tematica è la tavola da pranzo, come essa era bandita nel momento della refezione; sottotitolo dell’evento è infatti “Utensili per la tavola e la cucina a Nicotera dall’epoca romana al secolo scorso”. Un percorso molto interessante e suggestivo, che racconta le modalità con cui si viveva la mensa, e come esse sono mutate nel corso del tempo.
Grande soddisfazione espressa dal sindaco Franco Pagano, il quale, nel discorso di presentazione, ha tenuto a precisare che «l’evento si configura come il primo di una serie di iniziative che andranno a rivitalizzare la vita culturale nicoterese». La mostra, inoltre, essendo inerente alla tematica dell’alimentazione, si ricollega a pieno titolo con la grande risorsa della città che è la dieta mediterranea, patrimonio immateriale sulla quale la città punta per effettuare il rilancio turistico ed economico del territorio. «Se parliamo di turismo- ha detto Pagano- non basta offrire solo il mare al visitatore, ma dobbiamo essere in grado di proporre anche altro, ad esempio questi momenti culturali, che si richiamano a queste nostre antiche  tradizioni, che meritano di essere valorizzate. Abbiamo iniziato un percorso- ha aggiunto- e questo percorso ci permetterà di realizzare nel nostro territorio un polo museale di eccellenza, per le più disparate categorie di fruitori, per le scolaresche, ma non solo, anche per tutti coloro i quali vogliono avvicinarsi e scoprire la cultura calabrese».
L’iniziativa è stata realizzata grazie alla consulenza e alla collaborazione di Silvana Iannelli, funzionaria della Sovrintendenza ai Beni archeologici di Reggio, la quale, nell’allestimento della mostra è stata coadiuvata da “Nikoterie”, cooperativa costituita da giovani architetti in prima linea nella rivalutazione delle risorse culturali del territorio nicoterese e il cui presidente è l’instancabile Don Francesco Vardè.
«Questo evento- ha tenuto a precisare la Iannelli- è stato realizzato con passione, con entusiasmo, con amore per la nostra storia. Può definirsi- ha aggiunto- propedeutico alla riapertura del  museo archeologico che ben 27 anni fa è stato chiuso, non certo per volontà della Sovrintendenza».
Don Vardè, come precisato, presidente della cooperativa Nikoterie, e dunque ispiratore delle linee guida seguite dall’associazione dei giovani architetti, ha puntualizzato come spesso «i beni culturali sono risorse sulle quali si punta per rilanciare il territorio, ma, spesso, nei bilanci di comuni, province e regioni non sono previsti sostanziali investimenti in tal senso». Inoltre, don Vardè, ha sollecitato la realizzazione del polo museale, precisando quanto sia opportuno «rinunciare ad altre iniziative per investire in cultura». E al visitatore che si accostava alla mostra un invito: «osserviamo questi reperti  non per guardare indietro per imparare qualcosa per il nostro presente e il nostro futuro».
L’evento ha avuto inizio con una preghiera di benedizione di don Vardè, ed è stato poi guidato dai componenti della cooperativa e dalla stessa Iannelli, che, suddividendo i visitatori in piccoli gruppi, hanno loro delineato la storia e l’uso dei suppellettili esposti.
Inoltre, don Francesco Vardè ha sollecitato la realizzazione di un polo museale.

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