sabato 15 giugno 2019

Manuel Reggio (Pd) risponde a D’Agostino: "Si faccia una ragione della sua sconfitta elettorale”


Nicotera. Non si ferma la querelle tra Antonio D’Agostino, leader della lista “Movivento” e tra Manuel Reggio, segretario del Circolo cittadino del Pd. I due se le stanno cantando di santa ragione per mezzo di comunicati stampa, puntualmente pubblicati sui social, a beneficio di una sterminata platea che osserva esterrefatta i botta e risposta che rimbalzano a ritmo cadenzato come tra due giocatori di pin pong. Dopo le esternazioni di D’Agostino, ora tocca a Reggio: «La nuova comunicazione del candidato D’Agostino a sindaco di Nicotera è infarcita di tanto rancore e astio che non meriterebbe alcuna risposta- esordisce il coordinatore Pdino- E’ necessario- continua Reggio-  rispondere e chiarire soprattutto in favore della gente, di quella semplice, che è libera nei giudizi e che non si fa incantare da narrazioni». A questo punto l’esponente politico risponde punto per punto, con tanto di allegati, alle precedenti accuse di D’Agostino: «L’abbandono del Cantiere da parte della delegazione Pd- spiega- è stata comunicata con una nota ufficiale del partito. I motivi di contrasto, è vero, sono esplosi sulla nostra proposta di rivendicare e promuovere la dieta mediterranea, come storia e valore della nostra città e che, invece, veniva avversata da molti soggetti del movimento». Per quanto riguarda il programma e le candidature, il segretario precisa che «c’è un documento che la delegazione del Pd ha depositato nel quale primeggia una caratteristica che pretendevamo nella formazione della lista», e cioè, doveva avere nella sua composizione «una forte discontinuità rispetto al passato, privilegiando forze nuove e giovanili e la rappresentanza femminile», inoltre doveva tenere conto della rappresentanza territoriale delle frazioni e delle categorie e non doveva ripetere ripetere «candidature “rappresentative” del passato ovvero, per meglio precisare, di persone». Da parte del movimento 14 luglio, «si insisteva di escludere ogni altra persona che avesse avuto esperienze amministrative passate per poi, però, leggendo la lista mettere in campo ben due figure di già consiglieri e amministratori comunali».
Per quanto riguarda la proposta di una candidatura femminile avanzata nella giornata del 24 aprile, «questa proposta- ribatte il segretario pdino- era stata personalmente da lei accettata, si diede appuntamento alla diretta interessata, da lì a circa un’ora dopo, al municipio per l’accettazione della candidatura. Successivamente, dopo circa 45minuti, venne comunicata con un sms la non disponibilità alla candidatura (ore 11,30)».
Dopo la dovuta puntualizzazione, la sottolineatura e l’invito a perseguire il bene di Nicotera, mentre non risparmia un’ulteriore stoccata al leader di Movivento in merito alla sconfitta elettorale subita nel 2015, quando si candidò per la carica di sindaco, nella città di Vibo: «ha avuto una esperienza elettorale in quella città, dove è stato piuttosto pesantemente bollato, senza nemmeno raggiungere il "minimo sindacale"».
In chiusura, un pacato consiglio: «Mi ascolti, affettuosamente, di questa sonora sconfitta se ne faccia una ragione e la legga così come dicono i risultati. Faccia conto, siamo nel periodo giusto, che siano usciti i quadri scolastici. Ed allora segua il rigo orizzontale accanto al suo nome, immaginando una materia scolastica per ogni seggio e vedrà che i voti non sbagliano e leggerà 5 insufficienti nella materia e  solo tre sufficienti, con un giudizio finale del popolo democratico e sovrano di: “bocciato”».

Imperversa la polemica a colpi di note stampa tra Manuel Reggio Antonio D’Agostino, che rivela: “Il giorno delle elezioni il Pd tentò di ricucire i rapporti proponendo una sua candidata di Badia”


Nicotera. Continua il botta e risposta tra Antonio D’Agostino, leader della lista Movivento, arrivata seconda alle elezioni dello scorso 26 maggio, e il responsabile cittadino del Pd, Manuel Reggio. Ormai da due settimane imperversa la polemica a colpi di note stampa, in un crescendo di accuse e puntualizzazioni tra quelli che sono stati due alleati. Nell’articolo che state leggendo, Antonio D’Agostino risponde alle esternazioni di Reggio tracciando una specie di cronologia degli eventi relativi ai rapporti intrattenuti tra i due leader politici cominciando dall’esperimento del cantiere civico promosso da don Francesco Vardè e «che ha visto la progressiva fuoruscita del Pd in seguito a una discussione in merito ad alcune regole-base da sottoscrivere nel caso si fosse addivenuti alla formazione di una lista civica di ampio respiro». La divergenza, precisa D’Agostino, «avvenne su un paio di “clausole” che prevedevano, la prima, il vincolo dell’eventuale eletto a svolgere il mandato ricevuto per cinque anni senza optare per candidature in elezioni di livello superiore; la seconda, la “Dieta mediterranea”, di cui esprimemmo una diversa concezione». Rapporti, dunque, chiusi tra Cantiere e Pd? Nient’affatto, rivela D’Agostino, «perché inopinatamente, e a pochi giorni dalla presentazione delle liste (esattamente il 24 aprile), il PD resuscita e, attraverso la stessa persona che l’aveva sempre rappresentato al tavolo del “Cantiere”, nonché dopo il fallimento di tutti i tentativi di mettere su una propria lista, ci viene a proporre una propria candidata, proprio in quel di Badia dove quella famosa manciata di voti a nostro favore ci avrebbe garantito la vittoria». Ma il Cantiere rifiutò il «do ut des» respingendolo al mittente «per ovvi motivi di coerenza e di dignità». L’antefatto narrato, secondo D’Agostino, motiverebbe a sufficienza «il risentimento di cui è intrisa tutta la replica del segretario Reggio nel contestare l’analisi del voto da noi fatta e che cercava semplicemente di sottolineare che i 320 voti, proporzionalmente più determinanti per la nostra sconfitta, di due frazioni (Comerconi e Badia), espressi a favore dei principali partiti nazionali (escluso il Movimento 5 stelle), erano traslocati per intero nella lista Marasco». Tale flusso di voti, argomenta ancora il consigliere d’opposizione, «ha poco a che vedere con il civismo evocato dal PD, ma piuttosto con le solite manovre pattizie che hanno smesso di scandalizzarci visto che rientrano ormai a pieno titolo nel malcostume partitico di questo nostro Paese». Da qui un auspicio rivolto a Reggio (e al suo entourage): «farebbe a esercitarsi nell’auto-analisi della sconfitta del proprio partito che, oltre a non essere stato in grado di mettere su una lista, è riuscito a collezionarne una seconda, non meno grave, alle elezioni europee». Sul tema del civismo, D’Agostino augura al Pd «di ritrovarlo nelle strade e nelle piazze, come da tre anni va facendo il Movimento 14 luglio, piuttosto che nelle pagine ammuffite di un’enciclopedia. E che, se ritiene, si faccia ancora qualche domanda iniziando magari proprio dal “civismo” della lista Marasco che ha annoverato, tra l’altro, un esponente di Casa Pound». D’Agostino ritiene che alla vittoria del neo sindaco il Pd abbia tributato «un augurio troppo enfatico per non suscitare più di un dubbio. Da qui- spiega- è scaturito il termine “sigillo”, da noi consapevolmente scelto e respinto sdegnosamente dal segretario. Termine che si ripropone dopo l’incarico di “portavoce unico” a un esponente di spicco del Pd cittadino» (il riferimento è al giornalista Pdino Giovanni Durante, anch’egli ex socio del Cantiere, e scelto dal sindaco Pino Marasco come proprio addetto stampa, ndr). Una nomina che, a parere del leader di Movivento, «suscita più di un interrogativo, non soltanto a noi, sulla natura e sulle circostanze che hanno portato a detta nomina. Ciò senza nulla togliere alle qualità di operatore della comunicazione della persona in questione». 

Ieri sera primo consiglio comunale. E' cominciata l'era Marasco.


Nicotera. E’ iniziata ieri sera l’era Marasco, con il primo consiglio comunale. Durante la civica assise, per come prevede la prassi, sono state esplicate le formalità di rito, ad esempio la convalida degli eletti. Il sindaco Giuseppe Marasco, nell’aprire i lavori, ha letto un lungo e vibrante discorso nel quale ha invitato tutti a deporre le armi della discordia e a collaborare per la rinascita del paese. Il riferimento è al recente infuocato carteggio tra il capo della minoranza, Antonio D’Agostino, e il segretario cittadino del Pd, Manuel Reggio: «invito i protagonisti a chiudere la fase dell’analisi post elettorale per mettersi al lavoro: le loro energie- ha osservato-possono essere impiegate in modo costruttivo, magri dandoci una mano».Ha poi aggiunto che la sua «amministrazione è espressione della volontà popolare, che ha liberamente, e sottolineo liberamente, espresso il suo voto», tuttavia per il primo cittadino deve essere chiaro che la compagine da egli guidata: «ha immediatamente cessato di essere espressione di una fazione politica per diventare organo di rappresentanza di tutta la comunità». Ha inoltre ribadito quelli che sono i principi basilari del suo operato, cioè «la legalità e la trasparenza». La parola è poi passata all’assessore ai Lavori Pubblici Marco Vecchio. Un intervento assai articolato, in quanto l’amministratore ha spaziato sulle varie criticità che attanagliano la città, nell’ambito del suo campo di interesse, promettendo di voler collaborare proficuamente non solo con i compagni di Giunta, ma anche con i consiglieri di minoranza. E’ cominciato invece con una nota polemica il discorso letto dalla neo assessora al Bilancio, Tributi e Personale, nonché vice sindaco, Valeria Caronte: «Sento Nicotera come mia (l’amministratrice è di Limbadi, ndr) sicuramente molto di più di altri che, pur essendo di questo paese, non hanno perso occasione per denigrarlo», e, citando Alcide De Gasperi, ha aggiunto: «avverto che tutto è contro di me, tranne la personale cortesia di molti di voi, e forse la mia giovanissima età a indurre a credere che io non sia adatta a questo ruolo; sono perfettamente consapevole- ha detto- che ho tanto da imparare per dimostrare con i fatti di meritare la fiducia degli elettori, ma lasciatemi dire che il parametro dell’età non può essere un valido parametro di criterio di valutazione: quante volte in questi scranni abbiamo visto sedute persone più grandi di me  e più titolate di me, ma che di certo non saranno ricordati negli annali dei consigli comunali».
Il consigliere d’opposizione, Antonio D’Agostino, ha dichiarato che il suo ruolo sarà attento e partecipe negli interessi della comunità, chiedendo esplicitamente al sindaco di poter prendere parte ad eventuali riunioni programmatiche con la ditta dei rifiuti, attualmente operativa nella città medmea, sottolineando, altresì, che “Movivento” intende essere parte attiva anche nell’imminente rifacimento dello statuto comunale.

venerdì 14 giugno 2019

L'associazione Kreonte sulla vita politica di Nicotera.


Nicotera. «L’attività del consiglio comunale nella sua interezza non è partita nel modo migliore». Così l’avvocato Francesco Tripaldi, presidente dell’associazione culturale “Kreonte”. «Intanto dai banchi dell’opposizione –prosegue- stiamo assistendo letteralmente a stracci che volano tra il Movimento 14 luglio e il PD, nelle persone dell’ingegnere Antonio D’Agostino e Manuel Reggio. Si sta prendendo una direzione pericolosa, tendente a delegittimare un voto che la stragrande maggioranza dei cittadini ha vissuto con serenità e un vivo senso di speranza». Non vanno eluse le sfide politiche, per Tripaldi e i membri della sua associazione: «In questo senso –sottolinea- si rischia di disperdere un contributo dialettico fuori dal consiglio, tra litigi ed inutili quanto allusivi spot postelettorali, quando dai banchi della maggioranza non ancora occupati di fatto si stanno commettendo errori enormi a danno di tutta la comunità.» La maggioranza dovrebbe e potrebbe attingere meglio alle risorse di cui è dotata, per il presidente del sodalizio culturale: «Il sindaco –afferma- ha utilizzato un mero calcolo aritmetico per comporre una giunta decisamente troppo fragile. Certamente ottime persone, ma con nessuna esperienza. Perché non dare un ruolo centrale ad un intellettuale come Giuseppe Leone, potenzialmente interlocutore naturale di associazioni e corpi intermedi della città? Non scordiamo che ha lavorato nel museo di arte sacra, e sui musei Nicotera deve riconquistare molto terreno, cruciale sul fronte turistico. Perché non giovarsi poi del contributo tecnico di Maria Rosa  Barillari? Almeno in una fase iniziale, per dare quel necessario abbrivio ad una macchina in via di avviamento con il gravosissimo compito di rigenerare un ente con casse ed uffici vuoti e con il vuoto attorno».Troppi interrogativi inevasi, per Tripaldi: «Chi pagherà lo scotto –si domanda- di una fase di tirocinio di mesi, se non anni? Non sarebbe stato naturale un’alternanza più in là? Perché, se da un lato l’esito delle urne non può essere disatteso, dall’altro dieci cugini in più o in meno non possono determinare il destino di uno dei più prestigiosi ed antichi centri della costa tirrenica, non solo calabrese». Il nodo dello staff: «Ciò determina, chiaramente, -sottolinea- la necessità di affidarsi a soggetti pescati dall’esterno ai quali si finisce per affidare un po’ qualunque cosa senza che sul punto ci sia stato un sufficiente confronto con gli elettori. Che si aspettano di confrontarsi, in un dialogo continuo, direttamente e tramite i giornali, con coloro che hanno eletto e non con pur rispettabilissimi factotum». Offre comunque piena collaborazione, il legale: «Questo non vuole essere –afferma- un vuoto atto di accusa fine a se stesso, ma l’amichevole indicazione di chi ama questa città. L’amministrazione avrà da noi piena collaborazione, ma con spirito dialettico però. La città –conclude- va ascoltata, e in questo momento non è decisamente in armonia con le decisioni del primo cittadino, né, tantomeno, con le intemerate dell’opposizione».

mercoledì 12 giugno 2019

Partirà il 24 di giugno la raccolta indifferenziata porta a porta.


Nicotera. Partirà il 24 di giugno la raccolta indifferenziata porta a porta ad opera della ditta incaricata, la Mea Ecologica. Tanto è stato deciso nella riunione che si è tenuta lunedì a palazzo Convento tra i vertici della ditta in questione e l’amministrazione comunale. La misura adottata dal Comune si può definire emergenziale, dato che le giornate afose già imperversano e si rende necessario ripulire la città di tutti i cassonetti, che rappresentano un vero e proprio attentato alla salute pubblica, oltre che uno spettacolo indecente. L’obiettivo è, dunque, quello di rendere il paese più vivibile nei caldi mesi estivi in attesa che parta la nuova raccolta, a settembre. Intanto, il Comune si sta attrezzando per portare a compimento un’opera di informazione capillare, ad indirizzo dei cittadini, affinchè siano indottrinati a dovere sul funzionamento della differenziata. Il sindaco intende appoggiarsi alle associazioni cittadine, qualora facciano richiesta di collaborazione, ai ragazzi del Servizio Civile, nonché ad una squadra di informatori messa a disposizione dalla ditta. Nel contempo sarà distribuito il kit informativo necessario, affinchè i cittadini non giungano impreparati all’appuntamento di settembre. La Mea Ecologica si occuperà, inoltre, di mantenere pulita Nicotera centro e le frazioni, provvedendo alla quotidiana pulizia delle varie arterie cittadine. La cittadina medmea dovrebbe affrontare un’estate più decente dal punto di vista del decoro della città e dell’igiene pubblica.