venerdì 14 giugno 2019

L'associazione Kreonte sulla vita politica di Nicotera.


Nicotera. «L’attività del consiglio comunale nella sua interezza non è partita nel modo migliore». Così l’avvocato Francesco Tripaldi, presidente dell’associazione culturale “Kreonte”. «Intanto dai banchi dell’opposizione –prosegue- stiamo assistendo letteralmente a stracci che volano tra il Movimento 14 luglio e il PD, nelle persone dell’ingegnere Antonio D’Agostino e Manuel Reggio. Si sta prendendo una direzione pericolosa, tendente a delegittimare un voto che la stragrande maggioranza dei cittadini ha vissuto con serenità e un vivo senso di speranza». Non vanno eluse le sfide politiche, per Tripaldi e i membri della sua associazione: «In questo senso –sottolinea- si rischia di disperdere un contributo dialettico fuori dal consiglio, tra litigi ed inutili quanto allusivi spot postelettorali, quando dai banchi della maggioranza non ancora occupati di fatto si stanno commettendo errori enormi a danno di tutta la comunità.» La maggioranza dovrebbe e potrebbe attingere meglio alle risorse di cui è dotata, per il presidente del sodalizio culturale: «Il sindaco –afferma- ha utilizzato un mero calcolo aritmetico per comporre una giunta decisamente troppo fragile. Certamente ottime persone, ma con nessuna esperienza. Perché non dare un ruolo centrale ad un intellettuale come Giuseppe Leone, potenzialmente interlocutore naturale di associazioni e corpi intermedi della città? Non scordiamo che ha lavorato nel museo di arte sacra, e sui musei Nicotera deve riconquistare molto terreno, cruciale sul fronte turistico. Perché non giovarsi poi del contributo tecnico di Maria Rosa  Barillari? Almeno in una fase iniziale, per dare quel necessario abbrivio ad una macchina in via di avviamento con il gravosissimo compito di rigenerare un ente con casse ed uffici vuoti e con il vuoto attorno».Troppi interrogativi inevasi, per Tripaldi: «Chi pagherà lo scotto –si domanda- di una fase di tirocinio di mesi, se non anni? Non sarebbe stato naturale un’alternanza più in là? Perché, se da un lato l’esito delle urne non può essere disatteso, dall’altro dieci cugini in più o in meno non possono determinare il destino di uno dei più prestigiosi ed antichi centri della costa tirrenica, non solo calabrese». Il nodo dello staff: «Ciò determina, chiaramente, -sottolinea- la necessità di affidarsi a soggetti pescati dall’esterno ai quali si finisce per affidare un po’ qualunque cosa senza che sul punto ci sia stato un sufficiente confronto con gli elettori. Che si aspettano di confrontarsi, in un dialogo continuo, direttamente e tramite i giornali, con coloro che hanno eletto e non con pur rispettabilissimi factotum». Offre comunque piena collaborazione, il legale: «Questo non vuole essere –afferma- un vuoto atto di accusa fine a se stesso, ma l’amichevole indicazione di chi ama questa città. L’amministrazione avrà da noi piena collaborazione, ma con spirito dialettico però. La città –conclude- va ascoltata, e in questo momento non è decisamente in armonia con le decisioni del primo cittadino, né, tantomeno, con le intemerate dell’opposizione».

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