martedì 11 giugno 2019

Alluvione 2018. Arrivati i fondi per la ricostruzione: 700 mila euro.


Nicotera. Dei 2 milioni 500 mila euro richiesti dal Comune di Nicotera per la ricostruzione del post alluvione (giugno e agosto del 2018), il Governo ha concesso all’ente solo 700mila euro. La somma è già disponibile, dato che vi è l’autorizzazione per l’ufficio tecnico di esperire gli appalti. I fondi, tutti rigorosamente vincolati, sono distribuiti per quattro interventi: tre di poco più di 200mila euro e uno di 50 mila euro. Nello specifico si interverrà: su una strada del centro abitato della frazione Preitoni; nella scuola materna comunale, in via Filippella; in un ampio tratto di via San Francesco, sempre a Nicotera centro, in cui si procederà ai lavori di regimentazione delle acque bianche, la messa in sicurezza dell’area e la realizzazione della pavimentazione; sul territorio cerniera tra Nicotera e Joppolo, in una zona distrutta dalla furia delle acque. Altri fondi sono in dirittura di arrivo, e sono i soldi destinati alle ditte che hanno svolto i lavori di somma urgenza. Tali imprese, infatti, attendono da tempo di poter essere retribuite, ma le lungaggini burocratiche hanno rallentato l’iter portando all’esasperazione gli imprenditori e gli operai intervenuti nell’immediatezza del disastro.
In quel di palazzo Convento ci si aspettava che la somma per la ricostruzione fosse un po’ più consistente, dato che per il Comune di Nicotera era stato dichiarato lo stato di calamità naturale. L’inventario dei danni e relativi interventi da effettuare, corredate da perizie e documentazione, erano stati redatti dal Dipartimento della Protezione Civile. L’Utc aveva preparato le schede tecniche, suddivise in tre categorie: C1, C2, C3. La prima elencava le somme sostenute dal Comune per fronteggiare le criticità causate dalla bomba d’acqua. La seconda, le opere che  bisognava intraprendere con urgenza per la messa in sicurezza di alcuni punti critici del territorio; la terza, le somme destinate ai privati per le spese affrontate. I fondi giunti in questi giorni sono dunque quelli relativi alla voce C2, per i quali, come precisato, il Comune aveva richiesto 2 milioni e mezzo di euro.
Intanto l’ente può mettere mano ai primi interventi. Per il neo assessore ai Lavori pubblici il mandato comincia assai scoppiettante, visto il gran da fare che lo attende. Prima, però, di poter procedere con l’esperimento della gara, bisognerà effettuare la variazione delle opere pubbliche. Un atto che dovrà approvare il Consiglio comunale. Il primo si terrà il prossimo 14 giugno, alle ore 17, ma l’assise tratterà, per come prevede la normativa, esclusivamente le formalità, e cioè l’elezione del presidente del consiglio e la verifica dell’eleggibilità dei componenti della civica assise. Quindi, solo la seconda convocazione avrà come punto all’ordine del giorno la variazione delle opere pubbliche.

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