sabato 1 giugno 2019

Comizio in piazza della lista Movivento. Antonio D’Agostino: “Diamo continuità al nostro percorso nella conquista dei diritti fondamentali”.


Nicotera. In una piazza Santa Caterina gremita di gente, l’ingegnere Antonio D’Agostino, candidato a sindaco per la lista Movivento, ha tenuto il suo primo comizio. Il leader del gruppo ha presentato alla platea i candidati, cominciando dalle quote rose. Una piazza in fibrillazione ha accolto la coalizione nata dall’unione di tre associazioni: Movimento 14 luglio, Abracalabria e Cambiavento. Il pubblico entusiasta ha applaudito gli aspiranti consiglieri comunali man mano che salivano sul palco.
Introducendo il programma, D’Agostino ha elencato i concetti che rappresentano lo spirito della sua coalizione: «Energia, giustizia, bellezza, forza, vigore, autenticità, bellezza, competenza. Sono queste le parole chiavi- ha detto- che ci hanno guidato nel nostro lavoro, sempre intenso ma bellissimo e corale; un lavoro fatto di riunioni, assemblee, manifestazioni forti ma sempre non violente e che hanno colto nel segno perché ci hanno fatto conquistare tavoli importanti». La parola è poi passata alla candidata Maria Adele Buccafusca la quale ha introdotto il suo intervento motivando le ragioni per cui il Movimento 14 luglio, socio di maggioranza della lista, ha scelto di lanciarsi nella conquista di palazzo Convento: «Tanto per chiarire, voglio ribadire un concetto: la politica la facciamo tutti noi, ogni giorno, quando ci rapportiamo con i vari problemi del vivere quotidiano. Fare politica significa interessarsi a ciò che succede nella “polis” e che incide nella vita di tutti i giorni. Per tre anni siamo stati presenti e attivi sul territorio, per questo abbiamo deciso di dare il nostro contributo al paese, mettendo a frutto la passione per il territorio, una passione che abbiamo vissuto con le lotte e le proteste, ma anche con le proposte che abbiamo fatto». Maria Adele Buccafusca ha inoltre rivelato la motivazione che ha spinto il Movimento 14 luglio di far parte di una lista da proporre all’elettorato: le comunali dell’ottobre del 2018, quando un solo candidato (Giuseppe Marasco) ha duellato contro il quorum. «Era in gioco la democrazia della città di Nicotera, perché l’elettore non si può trovare davanti un’unica lista, di qualsiasi colore politico essa sia. Un unico candidato a sindaco ci dà l’idea di vivere in un paese di dittatura, e ciò ci ha indotto a pensare che fosse necessario dare il nostro contributo anche in termini di democrazia». La candidata, in un arringa piena di verve, ha stigmatizzato “la mentalità della questua” che vige alle nostre latitudini: «Un sentire comune e diffuso in base al quale si deve chiedere con il cappello in mano al politico di riferimento, alla Regione, al governo, ciò che ci spetta di diritto».
E’ stata poi la volta di Diego Corigliano che ha sottolineato la necessità di risollevare la città partendo dall’importanza della partecipazione popolare, precisando che «proprio il disinteresse dei cittadini ha avuto un ruolo fondamentale nell’attuale sfacelo».Il candidato Gaetano Floccari ha deplorato con irruenza alcuni «attacchi vili» perpetrati sui social ai danni di alcune persone della lista “Movivento”, auspicando, nel contempo, il ritrovo della concordia «in una città che ha bisogno di marciare unita per raggiungere gli obiettivi prefissati per il bene della comunità». Ha concluso il dibattito Antonio D’Agostino ribadendo che la creazione della lista Movivento significa anche dare «continuità ad un percorso cominciato tre anni fa, un percorso puntellato da date». Un vero e proprio excursus storico, quello proposto dall’ingegnere all’attenzione di una piazza sempre più gremita. Ha ricordato la nascita del Movimento 14 luglio, quel giorno d’estate di tre anni fa, quando il malcontento popolare si trasformò in protesta, in partecipazione popolare per la richiesta e salvaguardia dei diritti fondamentali, a cominciare dall’acqua. Il leader di Movivento ha rivendicato i risultati ottenuti sul tema dell’approvigionamento idrico, ma anche di altri interventi fondamentali sul piano della depurazione e la messa in sicurezza del reticolo delle fiumane, nonché l’impegno per la prevenzione degli effetti disastrosi del dissesto idrogeologico.

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