Nicotera.
Era
partita col botto la mostra “Ad mensam”. La sua inaugurazione aveva visto la
presenza di un pubblico entusiasta non solo di fare una full immersion nella
storia della cittadina, ma anche di assaporare quello che sembrava il risveglio
della vita culturale nicoterese, dopo anni di torpore.
Ma la mostra però non è
già più visitabile. Inaugurata e già chiusa. Causa: mancanza di personale.
Un’iniziativa
realizzata grazie alla convenzione del comune con la cooperativa di giovani
architetti Nikoterie, il cui presidente è don Francesco Vardè, e alla
supervisione di Silvana Iannelli, della Sovrintendenza ai Beni archeologici. Un
evento lodevole che però è durato solo la spazio di una sera, quello della sua
inaugurazione. Il giorno seguente, i locali al pian terreno di Palazzo
Convento, dove era stata allestita l’esposizione dei reperti, erano già chiusi
a doppia mandata, in quanto, non essendoci i custodi addetti ad aprire e ai
chiudere i locali, e a vigilare sui beni archeologici esposti, la mostra non
poteva essere aperta al pubblico.
Palpabile la delusione
dei tanti visitatori che si erano recati in sede. L’iniziativa, infatti, era
stata notevolmente pubblicizzata. Essa si proponeva di raccontare la refezione
nel corso dei secoli: la tavola da pranzo, come essa era allestita partendo
dall’epoca romana fino al secolo scorso. Vari gli utensili esposti: giare,
pignatte e tegami in terracotta e in ceramica, piatti, mestoli e una tutta una
serie di utensili, usati nel corso di due millenni da sconosciuti fruitori, nel
completo anonimato della storia, immersi com’erano nel silenzio della vita
quotidiana. Un percorso suggestivo e intenso, che sembrava dovesse di fatto
inaugurare l’inizio di una nuova primavera culturale nicoterese, come il
sindaco Franco Pagano, nel corso del discorso di inaugurazione, tenne a
precisare: «questo evento- disse- si configura come il primo di una serie di
iniziative che andranno a rivitalizzare la vita culturale nella nostra
cittadina».
Uguale entusiasmo espresso,
in quella stessa occasione, sia dal parroco don Francesco Vardè che da Silvana
Iannelli. Un entusiasmo che però ha dovuto lasciare il posto al disappunto: la
mostra non è visitabile, ed è al momento, un giacimento culturale importante ma
inutilizzato. La sua realizzazione ha richiesto un lavoro notevole da parte dei
giovani professionisti della cooperativa Nikoterie che hanno messo a
disposizione dell’evento, gratuitamente, passione e competenza professionale. Uguale impegno profuso da Silvana Iannelli, nel suo lavoro di
guida e coordinamento.
Solo il comune ha
facoltà di riaprire la mostra. Spetta al sindaco Franco Pagano, infatti, la
nomina del personale di vigilanza. Sempre il sindaco ha facoltà di richiedere
una nuova convenzione con Nikoterie, la quale potrebbe fare da guida storica ai
visitatori, essendo i suoi aderenti molto ferrati in argomento. Per il momento
però appare tutto fermo e nulla si muove. Silvana Iannelli ha invitato il
comune a uscire da questa situazione di stallo, affinchè «la bella iniziativa
non rimanga lettera morta, e che gli sforzi profusi per la sua realizzazione
non vadano persi».
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