sabato 5 luglio 2014

Unioni civili:il consiglio dice si, ma il paese è oberato dalle criticità.



Nicotera. “L’albergo dei poveri” è un dramma dello scrittore russo Gorkij, dato alle stampe nel 1902. In quest’opera sempre attuale, l’autore russo affronta il tema dell’umanità ferita e derelitta in cerca del suo riscatto personale, morale e sociale. Un gruppo di uomini e donne vivono in un mondo sotterraneo, una specie di discarica dove trovano riparo durante la notte. Qui si intrecciano i destini amari e infelici di anime in pena colpite dai tristi eventi della vita. In una sorta di forzata convivenza emergono meschinità e miseria morale.
Ad instillare in loro la speranza è il filosofo vagabondo Lukas: dà ai derelitti la fede e gli promette il sogno di una società giusta ed emancipata, in cui saranno sciolte le catene che li lega all’arretratezza morale.
Questo capolavoro della letteratura russa, in cui brilla Lukas, il personaggio chiave, ci è utile per raccontare ciò che è avvenuto nell’ultimo civico concesso. Il sindaco, dato sfogo ai soliti fuochi dell’ira contro il nemico di turno, ha reso noto che Nicotera avrà il suo registro delle unioni civili. Come Lukas, Pagano affronta temi altisonanti. Un bel passo di civiltà per la cittadina costiera. Una promessa di emancipazione e un invito a stare a passo con i tempi uscendo dall’arretratezza morale. Da oggi Nicotera è dunque più moderna. Un’iniziativa lodevole che però si staglia sullo sfondo di una serie di criticità che rendono la città costiera degradata e stretta in una morsa di problematiche che ne abbassano la qualità della vita.
Sanità. Per quanto riguarda la sanità la questione del 118 è sempre aperta. Un territorio vasto come quello nicoterese, non dispone dell’importante presidio. Si sono avute le solite passerelle di politici e commissari che hanno promesso quel servizio che rende davvero una società più civile. Come non ricordare la visita di Nazzareno Salerno, militante del Ncd, che ha promesso pubblicamente di impegnarsi? La città lo ha rivisto in occasione delle europee, al seguito della corte di Scopelliti, fastosamente accolta dalla giunta Pagano.
Viabilità. Strade dissestate. Nei bordi cresce indisturbata l’erbaccia. Senza poi contare la soppressione di molti treni locali che di fatto tagliano fuori la cittadina costiera dai circuiti turistici.
Ambiente. Le dolenti note. Della scogliera e della pineta abbiamo già parlato, mostrando anche delle foto molto esplicative. A ciò si aggiunga che la spiaggia della pineta non viene pulita dal comune. Vi saltellano allegramente pulci ed insetti.
Carenza idrica. Una vasta area della città viene lasciata senz’acqua, senza una reale motivazione e senza preavviso. Un comitato spontaneo a difesa dei diritti dei cittadini di Via Filippella, sta raccogliendo le firme nella speranza di poter fare qualcosa per togliere il quartiere dalla continua situazione di emergenza.
Lavori pubblici. Ancora fermi i lavori per la qualificazione di via Baglio. Ciò sta comportando una serie di problemi non solo per i commercianti di piazza Cavour, che hanno già alacremente protestato contro il comune, ma anche per il centro storico paralizzato dall’immobilismo dei cantieri.
Sogefil. L’ammanco di oltre otto milioni euro è la vera spina del fianco della giunta Pagano, ma anche lo scudo magico, l’ostacolo perenne e l’alibi perfetto.
Per concludere, l’aver dedicato la casa della cultura al rosarnese Valarioti, vittima della mafia, è stato salutato dall’opposizione come una sorta di smacco nei confronti dei tanti intellettuali nicoteresi che hanno dato lustro alla città. Ma potrebbe esserci anche del non detto, ossia che l’invocazione di un grande e ridondante nome dell’antimafia sia tesa ad esorcizzare un paventato scioglimento. Semplice ipotesi, come non detto. Ma la verità assume spesso le fattezze di una bambola a due facce, finemente decorata.

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