Nicotera. Le
dichiarazioni del consigliere regionale Vincenzo Pasqua, in merito all’annuncio
dell'approvazione in terza Commissione consiliare della proposta di legge per
la "Valorizzazione della Dieta mediterranea italiana di riferimento", ha sortito l’immediata reazione del
presidente del coordinamento provinciale del Nuovo Centro Destra, Alfonsino
Grillo. L’autore della legge 45/2013 gela gli entusiasmi del consigliere
regionale.
“Le dichiarazioni dei rappresentanti
regionali del centrosinistra vibonese- scrive in una nota Grillo- sono
"questioncelle ingegnose" atte ad ingannare l'opinione pubblica e
nascondere le proprie responsabilità nei confronti di una scelta che di fatto
priva il territorio Regionale di uno ente essenziale per trasformare la dieta
mediterranea in strumenti di crescita e promozione del territorio regionale”.
Per l’esponente politico la legge
45/2013, approvata dal consiglio regionale di centro destra, “prevedeva
l'istituzione della Fondazione sulla dieta mediterranea, con Nicotera quale
centro di riferimento dell'intera regione. Uno strumento il cui status
giuridico le permetteva di partecipare ai bandi europei e quindi attrarre e
gestire fondi propri con cui promuovere azioni e attività e far fronte alle
spese di gestione”.
Alfonsino Grillo difende la legge che
porta il suo nome e precisa altresì che la Fondazione che sarebbe dovuta
nascere a Nicotera non avrebbe avuto “nessun aggravio sul bilancio regionale,
nessuna dipendenza dal bilancio comunale di Nicotera, e, specialmente,
svicolato da lacci e lacciuoli dell'elefantiaca burocrazia regionale”. Notizia di pochi giorni fa prevede che
Nicotera ha salva la sua centralità nell’ambito dell’importante bene
immateriale dell’umanità e che nella città costiera nascerà un Osservatorio per
la dieta mediterranea, e non già una Fondazione.
“Ora ci si accontenta di avere la sede
dell'Odimir- osserva Grillo- poco più di un comitato scientifico indirizzato
sulla ricerca”. E a questo punto il politico alfaniano pone un quesito: “Sanno
i nostri consiglieri regionali che non è possibile legiferare subordinando ad
eventi futuri, imprevedibili ed incerti, come appunto gravare i costi di una
sede sul bilancio di un ente autonomo come il comune di Nicotera?” Per Grillo
insomma la cosa appare assai fumosa, mentre l’aspetto economico della questione
è tutto ancora da discutere.
“Mi sorprende- aggiunge ancora l’ex
consigliere regionale- che gli uffici legislativi regionali, sempre attenti e
assolutamente professionali, non abbiano ancora mosso rilievi su questo aspetto
tecnico che da solo basterebbe ad inficiare la proposta”.
Tale legge, fa ancora notare Grillo,
dovrà essere vagliata in commissione bilancio, un passo necessario prima che
approdi in consiglio. “Mi aspetto che venga indicata la reale copertura
finanziaria” auspica l’esponente politico che chiosa intingendo la penna nel
vetriolo: “Ho l'impressione che qualcuno non capisce quello che sta leggendo,
oppure agisce seguendo ordini di scuderia disinteressandosi del territorio e
del principio di rappresentanza”.
La Dieta mediterranea insomma riprende a
far parlare di sè. Trattasi, com’è noto, benché ancora allo stato embrionale,
di una notevolissima risorsa per l’intero territorio calabrese, oltre che per
Nicotera, univocamente considerata sua città elettiva, in quanto qui furono
compiuti i primi studi in merito. Tuttavia l’evoluzione di ogni buona
intenzione da parte dei politici prosegue non senza l’incontro di ostacoli nell’impervio
cammino. Si pensi, ad esempio, che legge Grillo del 2013 si sarebbe, in un
certo senso, “auto abolita” perché essa non è mai esistita nell’anagrafe
contabile del comune. Un dato questo che è emerso nel corso di un dibattito
tenutosi a Nicotera lo scorso agosto, i cui relatori erano, oltre che i
consiglieri regionali Vincenzo Pasqua e Michele Mirabello, anche gli autori
della nuova legge sulla Dieta Mediterranea, Franco Sergio e Orlandino Greco.