«Alla
doverosa e sentita solidarietà e vicinanza a tutti i soggetti impegnati in
questo progetto, sentiamo l’esigenza di ribadire, ancora con più forza,
l'impegno alla corresponsabilità e alla comunione di intenti e di azione tra le
forze sane del nostro territorio, poiché il cambiamento ha bisogno del
contributo di tutti». E’ questo l’incipit della nota di solidarietà firmata dal
Coordinamento di Libera di Vibo Valentia, all’indomani del furto di strumenti
musicali, per un valore di 150 mila euro,
avvenuto in un immobile a Nicotera Marina, confiscato alla cosca mafiosa
dei Mancuso, e destinato ad accogliere un Laboratorio musicale. L’intervento di
solidarietà di Libera vibra di preoccupazione e sdegno per un furto che appare
quasi come un vero affronto alla volontà di chi si prodiga per emancipare il
territorio dalle grinfie del malaffare. «Troppo spesso- denuncia Libera nella
nota in oggetto- le cooperative e le associazioni assegnatarie di immobili
sottratti alla criminalità organizzata sono vittime di intimidazioni e atti
vandalici, pertanto risulta necessario e fondamentale che tutte le istituzioni,
ognuna per le proprie competenze, facciano tutto ciò che è necessario per
garantire una maggiore attenzione e sicurezza nella gestione dei beni
confiscati». Per l’associazione contro la mafie «una corretta gestione dei beni
confiscati ed il loro riutilizzo a fini sociali rappresenta un efficace
strumento per contrastare il fenomeno mafioso, non solo da un punto di vista
giudiziario, economico e finanziario, ma anche, e soprattutto, sociale e
culturale»
Il Laboratorio era
quasi pronto per diventare operativo. Avrebbe di certo rappresentato un duro
colpo alla forza della criminalità organizzata, in quanto una struttura ad essa
confiscata sarebbe diventata un bene al servizio della comunità, ma soprattutto
un simbolo della lotta alla mafia e di una società che non si arrende alla
logica del malaffare.
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