Nicotera.
Avrebbe
dovuto essere inaugurato il 21 dicembre il mega negozio della catena “Spendidi
Splendenti”. Un’apertura che però non avrà luogo. Un incendio di origine dolosa,
infatti, nelle prime ore della mattinata di ieri lo ha completamente devastato.
Ora, del punto vendita non è rimasto che un cumulo di macerie; l’odore acre ha
invaso l’intera via Luigi Razza, a due passi dal centro storico, per l’intera
giornata di ieri. I Carabinieri, guidati dal Maggiore Dario Solito della
Campagnia di Tropea, hanno rinvenuto davanti all’ingresso del negozio una
tanica di benzina, chiaro innesto di un rogo portentoso che in una manciata di
secondi ha avvolto quanto c’era all’interno del locale: gli scaffali già
ricolmi di prodotti, le casse pronte per essere azionate, centinaia di
bombolette spray disposte sulle scansie di ferro. E probabilmente è stata la
contemponea esplosione di questi contenitori di alluminio a generare la
deflagrazione che si è udita in tutto il quartiere e anche oltre. La notte era
già scossa da un temporale tra boati di tuoni e fulmini, e anche quel fragore
all’interno del negozio in un primo momento ha fatto pensare ad un altro tuono.
Ma non agli inquilini del palazzo che al piano terra ospita l’esercizio
commerciale, tra loro anche il vice prefetto di Vibo, Sergio Raimondo: ad essi
è parso subito chiaro che qualcosa di terribile era accaduto, dato che i muri
degli appartamenti per un attimo sembrava stessero per sbriciolarsi e i vetri
delle finestre vibravano paurosamente. Gli abitanti del palazzo si sono
riversati in strada trovando riparo nelle loro automobili, allerando nel
contempo Carabinieri e Vigili del Fuoco. Questi ultimi hanno avuto un gran da
fare per sedare le fiamme. Nell’immediatezza non si sono potuti svolgere gli
opportuni rilievi a causa del fumo che ammorbava il locale. Solo in tarda
mattinata una seconda squadra ha potuto effettuare un accurato sopralluogo. I
tecnici dei Vigili hanno confermato ciò che ai Carabinieri era sembrato subito
chiaro: si è trattato di incendio doloso e non di un ordigno. Ora spetterà ai
militari dell’Arma dare un volto agli autori di questo scempio, agli eventuali
mandanti di un attentato che ha gettato nello sconforto l’intera cittadinanza,
già gravata dall’eterno problema della sicurezza. I proprietari del negozio
sono dei ragazzi di Polistena; per loro il sogno di aprire un’attività finisce
qui e per Nicotera la speranza della ripresa appare sempre più lontana: muore
un’opportunità di crescita economica e diventa sempre più grande il senso di
insicurezza. La sensazione condivisa è che la criminalità che imperversa a
Nicotera stia alzando pericolosamente il tiro. Gli atti vandalici, i furti, le
rapine e gli attentati, come quello di ieri, mostrano che il paese, diviso tra
due territori di fuoco tra la provincia di Vibo e quella di Reggio, appare
sempre più come un’area cerniera abbandonata se stessa. Gli sforzi della terna
prefettizia e dei Carabinieri per riportare il paese nella carreggiata della
legalità si scontrano con intoppi di ordine superiore che frenano i più
ostinati propositi: la videosorveglianza, il potenziamento della locale stazione
dei Carabinieri, il distaccamento del Commissariato di Polizia.
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