Nicotera.
Le
foto che corredano questo articolo mostrano, in modo impietoso, le condizioni
in cui è ridotta la scogliera Provenzana (per i residenti "preicciola"), a Nicotera Marina, uno dei posti più
belli e suggestivi della Costa degli Dei. Come si può vedere, la suggestiva
area frastagliata, che fa da contorno a uno specchio d’acqua che sembra una
laguna incantata, sembra quasi una discarica a cielo aperto in cui vi si può
trovare ogni genere di immondizia e suppellettili.
Un quadro desolante che
è lo stesso, se non ancora peggio, di quello che, esattamente lo scorso anno, e
sempre nel mese di giugno, avevamo posto all’attenzione dei nostri lettori.
Incuria, degrado, spazzatura. A distanza di un anno la situazione è sempre
quella.
L’estate è ormai
arrivata, il caldo imperversa e già si vedono sparuti gruppetti di turisti che
si avventurano negli impervi percorsi del nostro paesaggio, a caccia di angoli
di natura selvaggia, e uno di questi è la nostra suggestiva scogliera. Ma la
scena che si trovano davanti i visitatori è un avvilente quadro di ordinaria
incuria, anzi, sarebbe più esatto definirlo uno scenario di netto contrasto tra
la bellezza del posto, dono della generosità della natura, e un degrado indecente
cui francamente si fatica a dare un senso e un perché. Il fascino incantevole
della natura qui cozza drammaticamente con la mancanza totale degli uomini di
amore per il proprio territorio. In realtà, lo stato di abbandono di uno dei
posti più affascinanti e di grande interesse paesaggistico di Nicotera,
sembrerebbe essere una forma di miopia amministrativa che non riesce a
valorizzare le grandi risorse del territorio. La mancanza di
etica ambientale di taluni cittadini coronano l’opera. Ci riferiamo, nella
fattispecie, alle scritte impresse da anonimi grafomani su alcuni millenari
scogli della Provenzana. Messaggi di carattere privato, prevalentemente
sentimentale, affidate alla pietra porosa e che danno, e daranno, sfoggio di sé
agli occhi di visitatori e residenti, per una serie infinita di decenni finché
l’azione del tempo e del mare non li farà lentamente sbiadire, a meno che non
siano posti in essere interventi risolutivi per la pulizia del granito.
E alle antiche pietre
deturpate in modo sconsiderato si aggiunge lo scempio della spazzatura. C’è
inoltre da segnalare un’altra criticità, che potrebbe invece
nascondere un pericolo per quanti si avventurano nel percorso che porta
all’interno della Provenzana. Vi è una parte di strada il cui ciglio è stato
lentamente eroso dall’azione del mare, e il passaggio, vistosamente ridottosi,
è ormai quasi completamente ostruito dalla vegetazione selvaggia e da qualche
piccolo masso caduto dalla zona sovrastante. Se già per i residenti, che pur
sono avvezzi all’impervietà del percorso, è difficoltoso percorrere quel tratto
di strada, estremamente pericoloso lo può essere per coloro i quali, specie
turisti, desiderano visitare la parte più interna della "preicciola": al di sotto
della stradina ridotta a un cespuglio selvaggio c’è il mare ed altri notevoli massi.
L’amministrazione
starebbe lavorando a un programma turistico e culturale, ma è non azzardato
pensare che la programmazione turistica dovrebbe passare anche per la
riqualificazione delle zone più belle che Nicotera ha ricevuto in dono dalla
natura. La cosa che lascia perplessi è il fatto che a distanza di un anno, e
nonostante le proteste dei cittadini, gli amministratori non abbiano messo in
campo dei semplici interventi per la pulizia della Provenzana. Una
negligenza che non è giustificabile nemmeno con la solita storia delle casse
comunali vacanti, perché la pulitura dell’area, a rigor di logica, non dovrebbe
significare chissà quale enorme somma da mettere in bilancio. Inoltre, ci sono
dei giovani a Nicotera Marina pronti a prendersi cura sia della scogliera che
della pineta. Ragazzi motivati dall’amore per la loro terra, che metterebbero
le loro energie e il loro tempo a disposizione dell’amministrazione per ridare
dignità ai luoghi che li ha visti crescere.