Nicotera. Sono a decine le coltivazioni di
marijuana individuate nel territorio nicoterese dalle Forze dell’ordine. La
cronaca racconta di centinaia di piantine rinvenute un po’ dappertutto. In
primis in appezzamenti di terreno, spesso aree demaniali incustodite,
trasformate dai contadini sui generis in zone private in cui far attecchire le
piantine illegali; altre volte si è trattato di terreni di proprietà degli
stessi coltivatori. Non è raro che piantagioni di cannabis siano state
rinvenute all’intero di alcuni appartamenti, o nelle terrazze, com’è successo
nell’agosto 2015, quando la Polizia scovò una sorta di serra domestica per la
coltivazione di marijuana sul terrazzo di una casa popolare non abitata. Le
piante hanno spesso un’altezza ragguardevole, talvolta superano i due metri.
Molto spesso nei luoghi in cui vengono rinvenute si trova tutto l’occorrente
per la cura: vasi, innaffiatoi, guanti per l’eradicamento, fertilizzanti,
zappe, ecc. Un armamentario di strumenti per l’efficientamento della produzione
dell’erba illegale.
Le operazioni
delle Forze dell’ordine permettono di individuare e smantellare un traffico che
va ad ingrossare gli affari della ndrangheta e dei suoi numerosi accoliti. Si
stima che una coltivazione di 500 piantine può fruttare centinaia di migliaia
di euro. Rimane il fatto che Nicotera, paese flagellato dalla piaga della
disoccupazione, vede in esponenziale crescita la produzione e la vendita di
sostanze stupefacenti. Allo stesso modo crescono le azioni di contrasto dei
Carabinieri, in un contesto non semplice: la mancanza di un sistema di
videosorveglianza non agevola di certo le attività investigative, al che si
deve aggiungere la radicata riluttanza dei cittadini a collaborare con le Forze
dell’ordine.
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