Nicotera. Nuovo
colpo messo a segno dai Carabinieri, giovedì sera, nel cuore del centro storico
di Nicotera, precisamente in un terreno incolto nella località “Vico Duomo”, a due passi dalla cattedrale. Qui è stata infatti individuata una vasta piantagione di
canapa indiana. La coltivazione era stata realizzata all’interno di una serra,
e la sua estensione era tale da poter coltivare contemporaneamente
circa 250 piante dall’altezza media di un metro e mezzo. Le piante, quasi al
massimo della loro fioritura, erano già pronte per l’estirpazione, l’essiccazione
ed immissione sul mercato dello spaccio. I militari hanno trovato all'interno della serra tutto l'occorrente per la cura della piantagione, nonchè una scala per poter agevolemente scavalcare un prospiciente muretto. L'irrigazione veniva fornita da un tubo allacciato abusivamente alla rete idrica comunale e il cui funzionamento era azionato a distanza. I Carabinieri hanno distrutto le piantine e posto sotto sequestro l'area dove insisteva la serra.
Ad
agire i militari della Compagnia di Tropea, agli ordini del Capitano Dario
Solito. A coadiuvare i militari della cittadina costiera, i colleghi della
Stazione di Nicotera e Nicotera Marina, guidati rispettivamente dai Comandanti
Luca Caravaglio e Fabio Cirone. L’operazione è stata condotta da un servizio a
largo raggio predisposto dalla Compagnia di Tropea volto al contrasto del fenomeno
della produzione e dello spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope. Ma l’azione dei Carabinieri non si ferma qui, continuano
infatti le indagini degli uomini dell’Arma per identificare i proprietari della
folta distesa di canapa indiana. Ancora una volta, dunque, le indagini mostrano come il malaffare cerchi di far attecchire nella pancia
del centro storico nicoterese le officine e i serbatoi dei suoi interessi. E
ciò non può essere un caso. Nicotera con il suo vasto centro storico, i suoi
vasti terreni nella zona agricola dell’entroterra e le stradine interpoderali
intersecate tra di loro come un labirinto senza uscita, si presta all’ingegno
criminale di chi vorrebbe lucrare coltivando e smerciando sostanze illecite
lontano da occhi indiscreti- o da occhi che vedono di chi non osa proferire
mezza parola per paura di immancabili ritorsioni. Per fortuna
l’azione dei Carabinieri si pone come contrasto a un sistema che pare ben
radicato se tali rinvenimenti di coltivazioni di piante psicotrope si
verificano con ragguardevole frequenza. E un dato, su tutti, merita di essere
evidenziato: in un paese come Nicotera in cui la disoccupazione giovanile è ai
livelli da Terzo Mondo, in cui il commercio va a rilento, in cui l’economia
gira con difficoltà, si nota che la coltivazione di pianticelle o intere serre
di cannabis va per la maggiore. Due dati, questi, che devono essere incrociati
e che dimostrano che l’aumento della disoccupazione è proporzionale a varie
attività illecite, nell’ambito delle quali molti decidono di diventare tragici
imprenditori di se stessi o, semplicemente, di vivere di pericolosi espedienti.
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