Nicotera.
Ripristinare
il senso della legalità in un paese come Nicotera è un’operazione difficile che
incontra, a volte, le resistenze dei tanti, dei troppi, abituati a vivere nello
spezzo delle regole. Una consuetudine deprecabile, certo, ma a cui purtroppo la
gente è stata abituata dal malgoverno degli amministratori che si sono
succeduti a palazzo Convento i quali, spesso, non hanno dato il buon esempio o
non hanno mai intensificato i controlli o applicato le regole. Per questo il
check up sullo stato di salute degli accertamenti e del monitoraggio ha creato
un certo turbamento in chi, al rispetto delle regole, non era abituato. La
situazione in cui versava l’ente alla fine dell’amministrazione Pagano era
assai critica: una città in sofferenza, sia sul piano della sicurezza che della
legalità. Per questo la Terna commissariale ha deciso di lavorare febbrilmente
in questo senso: la prima azione ha riguardato l’intercettazione dei fondi
necessari per installare la videosorveglianza in paese, vero incubo per i
delinquenti ma sollievo per i cittadini perbene che potranno sentirsi più
sicuri nonché valido aiuto alle indagini dei Carabinieri. Pare che il progetto
sia pronto per decollare: presto il paese sarà munito di occhi elettronici
pronti a raccontare la vita quotidiana di Nicotera. Ma nel mentre si
intercettavano i fondi per la video sorveglianza, il Comune ha fatto altre cose
per il ripristino del rispetto delle regole: controlli a tappetto sono stati
effettuati per scovare gli allacci abusivi alla condotta idrica comunale. Su
invito, da parte del Comune, rivolto ai cittadini di mettersi in regola per
evitare sanzioni, ci sono state ben 60 nuove richieste (soprattutto dalla
frazione Marina) di allacci alla rete idrica comunale. Sempre in Marina sono
stati ispezionati tutti i lidi, ma anche i villagi turistici, sia lo Beach
Village che il Sayonara (in quest’ultimo la Guardia di Finanza ha anche
effettuato dei controlli sulla regolarità delle assunzioni dei lavoratori). Le
operazioni interforce, a cui hanno preso parte la Polizia Muncipale, i
Carabinieri e la Capitaneria di Porto, non hanno risparmiato nessuno. Nei
villaggi turistici, oltre che sugli allacci alla rete idrica, ispezioni sono
state messe a punto anche sulla rete fognaria. Recuperata capillarmente la
tassa di soggiorno, mentre anche quella sull’occupazione del suolo pubblico, da
parte dei commercianti e dei mercatisti, è stata applicata. Quelle relative al
2012 rischivano di andare in prescrizione ma il Comune ne ha bloccato la
procedura con un accordo con gli stessi commercianti, che si sono così messi in
regola: l’ente è riuscito a incamerare qualcosa come 60 mila euro di tasse mai
richieste e quindi mai riscosse. Incassati anche i proventi delle multe sull’infrazione
del codice della strada, occupazione dei posti per disabili, delle strisce blu o ponteggi abusivi. Negli
anni precendenti si prescrivevano in media 15 verbali, nel 2017 i verbali sono
stati 800. Una proporzione notevole. Al via anche l’informatizzazione degli uffici
comunali e la creazione dell’anagrafe tributaria digitale, affinchè l’attività
amministrativa sia chiara ai cittadini e a pagare le tasse siano tutti, e non
solo i soliti noti.
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