lunedì 20 novembre 2017

Sicurezza. Individuati i fondi per la video sorveglianza. Nel contempo incamerati i proventi della tassa sull'occupazione del suolo pubblico: 60 mila euro.



Nicotera. Ripristinare il senso della legalità in un paese come Nicotera è un’operazione difficile che incontra, a volte, le resistenze dei tanti, dei troppi, abituati a vivere nello spezzo delle regole. Una consuetudine deprecabile, certo, ma a cui purtroppo la gente è stata abituata dal malgoverno degli amministratori che si sono succeduti a palazzo Convento i quali, spesso, non hanno dato il buon esempio o non hanno mai intensificato i controlli o applicato le regole. Per questo il check up sullo stato di salute degli accertamenti e del monitoraggio ha creato un certo turbamento in chi, al rispetto delle regole, non era abituato. La situazione in cui versava l’ente alla fine dell’amministrazione Pagano era assai critica: una città in sofferenza, sia sul piano della sicurezza che della legalità. Per questo la Terna commissariale ha deciso di lavorare febbrilmente in questo senso: la prima azione ha riguardato l’intercettazione dei fondi necessari per installare la videosorveglianza in paese, vero incubo per i delinquenti ma sollievo per i cittadini perbene che potranno sentirsi più sicuri nonché valido aiuto alle indagini dei Carabinieri. Pare che il progetto sia pronto per decollare: presto il paese sarà munito di occhi elettronici pronti a raccontare la vita quotidiana di Nicotera. Ma nel mentre si intercettavano i fondi per la video sorveglianza, il Comune ha fatto altre cose per il ripristino del rispetto delle regole: controlli a tappetto sono stati effettuati per scovare gli allacci abusivi alla condotta idrica comunale. Su invito, da parte del Comune, rivolto ai cittadini di mettersi in regola per evitare sanzioni, ci sono state ben 60 nuove richieste (soprattutto dalla frazione Marina) di allacci alla rete idrica comunale. Sempre in Marina sono stati ispezionati tutti i lidi, ma anche i villagi turistici, sia lo Beach Village che il Sayonara (in quest’ultimo la Guardia di Finanza ha anche effettuato dei controlli sulla regolarità delle assunzioni dei lavoratori). Le operazioni interforce, a cui hanno preso parte la Polizia Muncipale, i Carabinieri e la Capitaneria di Porto, non hanno risparmiato nessuno. Nei villaggi turistici, oltre che sugli allacci alla rete idrica, ispezioni sono state messe a punto anche sulla rete fognaria. Recuperata capillarmente la tassa di soggiorno, mentre anche quella sull’occupazione del suolo pubblico, da parte dei commercianti e dei mercatisti, è stata applicata. Quelle relative al 2012 rischivano di andare in prescrizione ma il Comune ne ha bloccato la procedura con un accordo con gli stessi commercianti, che si sono così messi in regola: l’ente è riuscito a incamerare qualcosa come 60 mila euro di tasse mai richieste e quindi mai riscosse. Incassati anche i proventi delle multe sull’infrazione del codice della strada, occupazione dei posti per disabili,  delle strisce blu o ponteggi abusivi. Negli anni precendenti si prescrivevano in media 15 verbali, nel 2017 i verbali sono stati 800. Una proporzione notevole. Al via anche l’informatizzazione degli uffici comunali e la creazione dell’anagrafe tributaria digitale, affinchè l’attività amministrativa sia chiara ai cittadini e a pagare le tasse siano tutti, e non solo i soliti noti.

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