venerdì 30 gennaio 2015

25 gennaio: partita la petizione pro 118.



Nicotera. Comincerà stamattina la raccolta firme promossa dal Comitato pro 118. Il civico sodalizio, il cui coordinatore è Enzo Comerci, nasce per rispondere alla necessità di vedere garantita la tutela di un diritto che è quello alla salute.
Limbadi, Joppolo, Nicotera e relative frazioni ricoprono, complessivamente, un’area di 75 kilometri quadrati. Sono quasi 12 mila gli abitanti delle tre cittadine, popolazione che aumenta in modo esponenziale durante il periodo estivo. Ebbene, una fetta di territorio così vasta e popolosa è inspiegabilmente lasciata sprovvista di un presidio del 118. Nel caso di malore o incidente, la persona infortunata per arrivare in ospedale ci mette, per essere ottimisti, un’ora e mezza- infatti i 29 kilometri che separano Nicotera, sia da Tropea che da Vibo, il Suem li percorre in tre quarti d’ora per giungere sul posto e altri tre quarti d’ora per tornare in sede.
Alla luce di queste pericolose distanze, i cittadini molte volte hanno provato ad alzare la voce, a gridare il loro diritto sacrosanto a salvarsi la vita, ma con risultati scarsi. Promesse ne hanno collezionate tante, da parte di politici e dirigenti Asp, ma fatti non se ne sono visti. In queste settimane è rimontata la polemica sulla mancanza del servizio di emergenza urgenza. Il malcontento è esploso dopo l’incidente avvenuto due domeniche fa a Nicotera Marina: due ragazzi feriti, di cui uno gravissimo. L’ambulanza è giunta dopo un’ora e venti minuti. Lo stesso dicasi del caso di una signora che è caduta in casa, fratturandosi entrambe le braccia. Il 118, ha raccontato il figlio della donna, è arrivato dopo quasi due ore dall’infortunio.
A rinfocolare il disappunto c’è poi la notizia dell’acquisto da parte dell’Asp di due ambulanze, «complete di attrezzature medicali- precisa la nota dell’Asp- e dotate di tutta la tecnologia di primo soccorso, e che rappresentano dei veri centri mobili di rianimazione che vanno a completare il fabbisogno aziendale». Nessuna delle due destinata all’area del basso Vibonese, una invece è già arrivata a Serra San Bruno. Dalla consapevolezza che è giusto lottare per un servizio essenziale e che i cittadini di Nicotera, Joppolo, Lmbadi non sono figli di un Dio minore, nasce questo comitato «che dislocherà i punti di raccolta delle firme in vari punti della cittadina, ma saranno anche coinvolti i paesi viciniori, interessati del problema» precisa Comerci.
«Dopo l’ennesimo caso di mala sanità,- spiega ancora il coordinatore- relativo al tardivo intervento del mezzo di emergenza/urgenza 118, registrato nei giorni scorsi in relazione al gravissimo incidente, verificatesi a Nicotera Marina, con gravissime conseguenze di uno dei due ragazzi del luogo, si è costituito questo Comitato spontaneo per chiedere, a gran voce, l’istituzione di una postazione di emergenza sanitaria 118 presso la struttura ospedaliera di Nicotera. Il Comitato pro 118, al quale ognuno può aderire, inizierà una raccolta di firme, a sostegno della richiesta, nella città di Nicotera per poi, nei giorni a seguire, interessare tutto il comprensorio nicoterese».

Vincenzo Pasqua: dalla prossima settimana auto-medicalizzata e autoambulanza.



Nicotera. Solo posti in piedi ieri sera al Palazzo Vescovile. Tanti i cittadini che hanno voluto partecipare all’incontro organizzato dal Comitato pro 118 per discutere, insieme al consigliere Vincenzo Pasqua, della questione del servizio sanitario di emergenza /urgenza.
Una platea ampia e qualificata. Vi erano infatti seduti in platea medici della Guardia Medica h24 e volontari della Croce Rossa, personale medico e paramedico che opera giornalmente in ambito sanitario, nonostante i problemi correlati al mancato presidio della Suem nel territorio. Una platea rappresentativa della popolazione che ha voluto esprimere al consigliere regionale i disagi vissuti giornalmente a causa di un’assistenza sanitaria lacunosa.
Ma Vincenzo Pasqua non è giunto a mani vuote a Nicotera. Ha portato un’importante novità: grazie al suo interessamento già da lunedì la cittadina costiera avrà un’auto medicalizzata, attrezzata di tutto punto per le emergenze. Ma non solo. Sempre la prossima settimana Nicotera avrà, finalmente, l’ambulanza. 118 e auto medicalizzata serviranno a creare le condizioni affinché ci sia un primo intervento, entro la famosa “golden houre”, quell’ora d’oro entro la quale si può salvare la vita a un paziente. «L’auto medicalizzata- ha spiegato Pasqua- possiede al suo interno tutte le strumentazioni che fanno si che il personale sanitario medico e paramedico possa intervenire immediatamente, ha le sacche di sangue, è dotata di alcuni macchinari che comunicano direttamente con la centrale operativa del 118, di modo che il personale sappia in quali modalità intervenire».
L’annuncio del giovane esponente politico è stato accolto con un applauso da parte degli astanti: di certo non ci aspettava una soluzione del problema in tempi così rapidi. L’attenzione e la premura profusa da Pasqua ha dato i suoi frutti, accettati con viva soddisfazione da tutti, in primis Enzo Comerci, coordinatore del comitato e la sempre attiva Anna Maria Giofrè. Il consigliere ha tenuto a precisare che la sua presenza a Nicotera, ieri sera, e l’impegno per la relativa questione sanitaria, è stata dettata unicamente dal legame emotivo con il territorio: «Sono con voi, sono uno di voi», ha sottolineato.
Presente in sala Pasquale Pagano, medico dell’h24, specializzato nell’affrontare le emergenze. Il dottore ha precisato che è importante che il servizio che sarà attivato abbia una continuità, avendo Nicotera assistito per troppe volte a degli abbandoni, sia da parte delle istituzioni che della politica.
L’onorevole Pasqua ha garantito il suo “monitoraggio” sul servizio, affinchè la cittadina e il suo comprensorio, non subisca nuovi scippi.
Nel prosieguo dell’incontro, Pasqua ha chiarito la posizione di Nicotera nell’ambito delle logiche dell’azienda sanitaria e del piano sanitario regionale. «Al momento- ha spiegato- dal punto di vista della rete di emergenza urgenza Nicotera nel piano sanitario regionale non è inserita. Ecco qual è la difficoltà delle aziende sanitarie di attivare un servizio di 118 a Nicotera. L’impegno è di rimodulare questo piano sanitario regionale inserendo Nicotera nella rete di emergenza urgenza».

Approda in Parlamento la questione 118 Nicotera. Dalida Nesci (M5S) presenta interrogazione parlamentare.



Nicotera. La questione del grave disservizio correlato alla mancanza di un presidio del servizio emergenza/urgenza a Nicotera approda in Parlamento, grazie all’interessamento della deputata M5S Dalida Nesci. Ai fini dell'istituzione del servizio 118 a Nicotera, cittadina in provincia di Vibo Valentia e del suo comprensorio, la Nesci ha presentato un'interrogazione parlamentare, chiedendo ai ministri della Salute e dell'Economia se nella nuova rete dell'assistenza ospedaliera, annunciata dal ministro Beatrice Lorenzin nel suo recente tour elettorale in Calabria, si sia tenuto conto del soccorso d'urgenza nell'area in questione.
Nell'interrogazione, la parlamentare Cinque stelle ha ripercorso le alterne sorti del 118 a Nicotera, anche sottolineando le pesanti difficoltà, già espresse nelle  interrogazioni «n.4-07674, n.4-07660, n.4-07613 e n.4-07518», determinate dalla mancanza del commissario per il piano di rientro dal debito sanitario regionale, che il governo non ha ancora nominato.
Per la deputata Nesci, «il governo non può più ignorare il bisogno di sicurezza e sanità del territorio vibonese, finora colpevolmente abbandonato, nonostante le centinaia di richieste e sollecitazioni formali fatte in parlamento dal Movimento cinque stelle».

giovedì 22 gennaio 2015

Nicotera. Incendio alla stazione ferroviaria.



Nicotera. Incendio ieri pomeriggio ai danni di un edificio, adibito a deposito, presso la stazione ferroviaria di Nicotera. La struttura, che si trova a due passi dai binari, è di proprietà delle Ferrovie dello Stato e la sua destinazione originaria era quella di deposito merci. Ora l’edificio è usato come deposito, sempre dalle Ferrovie. Alle ore 15.30 è scattato l’allarme. I residenti di via Stazione si sono accorti del fumo che fuoriusciva copioso dal capannone. Immediato l’intervento dei Carabinieri della stazione di Nicotera, mentre i Vigili del Fuoco, dovendo giungere da Vibo Valentia, hanno impiegato almeno mezz’ora per arivare  sul posto- i tempi di percorrenza, visti i quasi trenta kilometri che separano la cittadina costiera dal capoluogo. Sul luogo dell’incendio anche la Polfer di Gioia Tauro. Una volta sedate le fiamme è toccato agli uomini dell’Arma e agli agenti della Polfer cercare di appurare le cause del rogo, comprendere, effettuando i necessari rilievi, se l’incendio abbia cause accidentali o dolose. Gli agenti hanno lavorato fino a tarda sera, anche per individuare la portata dei danni che le fiamme hanno cagionato ai mezzi ricoverati all’interno dell’edificio.
Quello che invece è sotto gli occhi di tutti è lo stato di totale abbandono in cui ormai da anni versa la stazione di Nicotera. I treni non passano quasi più, se non qualche regionale, una o due volte al giorno. La manutenzione è pressoché inesistente, i locali una volta adibiti a sala di attesa sono in preda al degrado, e la solitudine più totale rende insicura quella che era una frequentatissima stazione quando erano tanti treni che si fermavano per condurre i passeggeri per ogni dove. Ora calma piatta e silenzio, mentre l’incendio del capannone può rendere il contesto solo più triste e degradato.

Nicotera Marina. Quell'astronave di cemento armato.






Nicotera. Le foto che qui proponiamo mostrano l’opera cementizia che si erge, mastodontica e imponente, in località Medameo, a Nicotera Marina.
L’opera si iscrive nell’ambito della riqualificazione urbana e risanamento delle aree “medameo” e “papatolo”, nella frazione Marina. Il prezzo dei lavori ammonta a 28.715,80, su una base d'asta di 41.164,12 e quindi vinto dalla ditta costruttrice con un ribasso del 32%. Il grosso della spesa si è concentrato presso località Medameo, poiché in località Papatolo sono state poste delle semplici aiuole.
L’enorme costruzione, un po’ simile a un’astronave di cemento atterrata da un pianeta sconosciuto, si erge presso il suggestivo Lido Medameo. Parrebbe non sia stata accolta dai cittadini con grande entusiasmo, dato l’effetto impattante che la stessa ha su un’area di grande interesse paesaggistico. Lo spiazzale infatti, ora completamente dominato dalla struttura, è prospiciente a una deliziosa spiaggetta sulla quale nascono bellissime albe e muoiono suggestivi tramonti,  proprio a due passi dalla scogliera Provenzano. Nelle intenzioni dell’amministrazione Pagano tale opera dovrebbe essere un anfiteatro. Una specie di palcoscenico dove dovrebbero avere luogo spettacoli ed eventi culturali. Manifestazioni che, è doveroso segnalare, a Nicotera si vedono assai di rado, vista la scarsa progettualità culturale e di intrattenimento non solo dell’amministrazione ma anche delle oltre 50 associazioni presenti nella cittadina.
Ma non è questo il punto, ciò che merita una menzione speciale è la proporzione dell’opera cementizia, eccessiva per lo spiazzale che lo accoglie, ed impattante sul piano ambientale, dato che da sempre il cemento mal si sposa con le bellezze naturali che caratterizzano il fascino selvaggio della costa tirrenica. Forse, di ingegneria naturalista avrebbe dovuto trattarsi, in cui la tutela del contesto paesaggistico ha la priorità sul cemento.
L’opera in oggetto, ancora “in fieri”, ci riporta alla memoria un’altra notevole creazione cementizia, la famosa “barcaccia” costruita in piazza Cavour, a Nicotera superiore, e poi demolita su ordine della Soprintendenza ai Beni monumentali in quanto non prevista nell’ambito dei lavori di riqualificazione di via Baglio. Anche in quell’occasione dall’oggi al domani i cittadini hanno visto sbucare in una delle piazze principali del paese un fungo di cemento che, nelle intenzioni di Federico Polito, assessore ai Lavori Pubblici, doveva rappresentare un natante, simbolo delle origini marinare della città. Anche in quel caso, dunque soldi spesi in cemento, che sembrerebbe essere la passione del giovane assessore. All’indomani della demolizione Polito dichiarò che, ottenute le necessarie autorizzazioni, avrebbe riedificato la barca, ma ancora più grande, più mastodontica, «rifinita in travertino e all’interno una fontana di enormi dimensioni e tutta illuminata a giorno con giochi acquatici».
Insomma, un progetto minimalista, un po’ come la costruzione che domina località Medameo, proprio di fronte alla spiaggia sempre più risucchiata dall’effetto corrosivo dell’erosione costiera e che inesorabilmente scompare di anno in anno.