Nicotera.
Comincerà
stamattina la raccolta firme promossa dal Comitato pro 118. Il civico sodalizio,
il cui coordinatore è Enzo Comerci, nasce per rispondere alla necessità di
vedere garantita la tutela di un diritto che è quello alla salute.
Limbadi, Joppolo,
Nicotera e relative frazioni ricoprono, complessivamente, un’area di 75
kilometri quadrati. Sono quasi 12 mila gli abitanti delle tre cittadine,
popolazione che aumenta in modo esponenziale durante il periodo estivo. Ebbene,
una fetta di territorio così vasta e popolosa è inspiegabilmente lasciata
sprovvista di un presidio del 118. Nel caso di malore o incidente, la persona
infortunata per arrivare in ospedale ci mette, per essere ottimisti, un’ora e
mezza- infatti i 29 kilometri che separano Nicotera, sia da Tropea che da Vibo,
il Suem li percorre in tre quarti d’ora per giungere sul posto e altri tre
quarti d’ora per tornare in sede.
Alla luce di queste
pericolose distanze, i cittadini molte volte hanno provato ad alzare la voce, a
gridare il loro diritto sacrosanto a salvarsi la vita, ma con risultati scarsi.
Promesse ne hanno collezionate tante, da parte di politici e dirigenti Asp, ma
fatti non se ne sono visti. In queste settimane è rimontata la polemica sulla
mancanza del servizio di emergenza urgenza. Il malcontento è esploso dopo
l’incidente avvenuto due domeniche fa a Nicotera Marina: due ragazzi feriti, di
cui uno gravissimo. L’ambulanza è giunta dopo un’ora e venti minuti. Lo stesso
dicasi del caso di una signora che è caduta in casa, fratturandosi entrambe le
braccia. Il 118, ha raccontato il figlio della donna, è arrivato dopo quasi due
ore dall’infortunio.
A rinfocolare il
disappunto c’è poi la notizia dell’acquisto da parte dell’Asp di due ambulanze,
«complete di attrezzature medicali- precisa la nota dell’Asp- e dotate di tutta
la tecnologia di primo soccorso, e che rappresentano dei veri centri mobili di
rianimazione che vanno a completare il fabbisogno aziendale». Nessuna delle due
destinata all’area del basso Vibonese, una invece è già arrivata a Serra San
Bruno. Dalla consapevolezza che è giusto lottare per un servizio essenziale e
che i cittadini di Nicotera, Joppolo, Lmbadi non sono figli di un Dio minore, nasce
questo comitato «che dislocherà i punti di raccolta delle firme in vari punti
della cittadina, ma saranno anche coinvolti i paesi viciniori, interessati del
problema» precisa Comerci.
«Dopo l’ennesimo caso di mala sanità,-
spiega ancora il coordinatore- relativo al tardivo intervento del mezzo di
emergenza/urgenza 118, registrato nei giorni scorsi in relazione al gravissimo
incidente, verificatesi a Nicotera Marina, con gravissime conseguenze di uno
dei due ragazzi del luogo, si è costituito questo Comitato spontaneo per
chiedere, a gran voce, l’istituzione di una postazione di emergenza sanitaria
118 presso la struttura ospedaliera di Nicotera. Il Comitato pro 118, al quale
ognuno può aderire, inizierà una raccolta di firme, a sostegno della richiesta,
nella città di Nicotera per poi, nei giorni a seguire, interessare tutto il
comprensorio nicoterese».
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