giovedì 8 gennaio 2015

Nicotera. Rapina all'ufficio postale.

Nicotera. Nuovo raid ad opera di malviventi ai danni di un esercizio pubblico. Questa volta ad essere preso di mira è stato l’ufficio postale, sito nel centralissimo corso Cavour. Erano circa le 8.30 ieri mattina, quando tre persone, con il volto coperto da un passamontagna, e armate di una pistola e di due asce, hanno fatto irruzione nell’ufficio delle Poste, a quell’ora già pieno di clienti. I delinquenti sono entrati attraverso la finestra del bagno, posto sul retro dell’edificio. Una volta insinuatisi, si sono diretti immediatamente verso gli impiegati allo sportello, intimando, in dialetto, e puntando loro la pistola alla testa, di consegnare il denaro. Un terzo malvivente, munito di un’ascia, si è invece diretto verso l’ufficio del direttore, al cui interno vi era anche una cliente. Con modalità brusche, il ladro ha ordinato al direttore, con toni aggressivi pieni di turpiloquio, di aprire la cassaforte. Impresa, questa, che non poteva certo svolgersi in una manciata di secondi, come avrebbe preteso il malvivente, ansioso di fare in fretta, perché la cassaforte è munita del sistema antirapina a tempo. L’impossibilità di attendere l’apertura del caveau, ha reso il rapinatore ancora più violento, che dalle urla è passato ai fatti, non esitando di prendere a calci il direttore. Il malvivente in preda alla rabbia e alla frustrazione per il mancato colpo, ha ripulito il portafoglio del dirigente, il quale, pur in preda allo spavento, ha tentato di mantenere la calma.
Una volta depredato l’ufficio postale- magra, comunque, la refurtiva: sono stati portati via non più di 5 mila euro- i delinquenti si sono dileguati uscendo dalla finestra del bagno, la stessa da dove erano entrati, lasciando, dietro di sé il totale raccapriccio, non solo tra gli impiegati, ma anche tra i pochi clienti rimasti impietriti ad assistere al blitz- mentre molti altri, in preda al panico, si sono allontanati di corsa. Una scena svoltasi, racconta chi era presente, con spettacolare velocità e aggressività, fisica e verbale.
S.L., impiegata allo sportello, è fuori dall’ufficio, mentre i carabinieri all’interno, giunti nell’immediatezza del fatto, stanno svolgendo un sopralluogo.. Negli occhi ancora il terrore. L’azione dei delinquenti, piombatele addosso in modo inaspettato, una tranquillissima mattinata di lavoro, l’ha gettata in uno stato di agitazione: a lei uno dei malviventi ha puntato la pistola contro, urlandole di dare tutto il denaro nella sua disponibilità. Poi la furia del bandito, scontento del bottino, che in un raptus di rabbia, con il calcio della pistola ha rotto una stampante, e poi le urla dentro l’ufficio del direttore  e il non sapere come sarebbe andata a finire. Sensazioni terribili, tutte scritte nel viso di S.L., ma anche di altri dipendenti.
Immediato l’arrivo sul posto dei carabinieri della stazione di Nicotera, guidati dal comandante Raffaele Castelli. A loro il difficile compito di dare un volto e un nome ai malviventi, in una cittadina da troppo tempo in preda a raid di rapinatori e vandali. Impresa resa ancor più difficile dal fatto che Nicotera è completamente sprovvista di un impianto di videosorveglianza. 


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