Nicotera.
Sarebbe
imminente l’arrivo di una ottantina di migranti a Nicotera superiore. Ad
ospitarli l’Hotel Miragolfo, sito in una zona panoramica della centralissima
via La Corte. Altri diciotto ospiti sembra siano stati indirizzati a Badia di
Nicotera, presso un’altra struttura. Pare che le cose siano ormai fatte:
l’albergo è stato risistemato, dopo anni di inattività. Addirittura sono stati
sostenuti dei colloqui di lavoro per individuare personale adeguato per il Centro di accoglienza, mentre elettrodomestici e suppellettili vari hanno già
fatto il loro ingresso nella struttura. In paese ormai non si parla d’altro. L’argomento
migranti è all’ordine del giorno, e pare che tale notizia non abbia suscitato
grandi entusiasmi: anzi, in molti, moltissimi, si dicono preoccupati per il
paese, in termini di quei problemi di ordine pubblico che l’arrivo degli ospiti
potrebbe cagionare. C’è già un comitato che si sta organizzando per protestare
pacificamente contro una decisione considerata scellerata. I motivi dell’apprensione
sono collegati al fatto che Nicotera non è un paese che può farsi carico di una
situazione simile. La cittadina costiera da tempo immemorabile annaspa con i
problemi di vario genere, in primis la mancanza in città di una video sorveglianza
e il sottodimensionamento, in termini di unità, del locale comando dei
Carabinieri non depongono a favore della sicurezza. Nonostante ciò i
Carabinieri di Nicotera Marina e Nicotera superiore brillano per efficacia e
notevole capacità di intervento nello sradicare il malaffare presente in città.
Un lavoro alacre, quello degli uomini dell’Arma, cui adesso si andrebbe ad
unire il monitoraggio di questa nuova realtà che Nicotera si appresta a vivere.
Il comitato spontaneo che si sta mobilitando contro l’apertura del centro ha
scelto, per arruolare i cittadini pervasi da malcontento, un ritorno al
passaparola, bypassando i social network. Una decisione che nasce dal timore di
poter essere fraintesi sui mezzi di comunicazione on line, di essere, cioè,
tacciati per razzisti, quando le perplessità nascono da altre motivazioni, di
certo non di natura etnica. L’aspetto incredibile della vicenda è che i
proprietari dell’immobile non sanno, secondo quanto dichiarato dagli stessi,
dell’arrivo di queste persone, benché nella struttura i lavori di adeguamento
procedano speditamente. I commissari, dal canto loro, non sono ancora stati
notiziati della cosa, mentre i
Carabinieri, invece, sono già in stato di allerta. Una situazione quanto
meno strana: ed è strano soprattutto, secondo il comitato civico, che i
cittadini non siano stati resi edotti di una evenienza che, in un modo o
nell’altro, li riguarda. I migranti arriveranno in diversi flussi: dapprima
ottanta, poi altri cento, fino a un totale di 250 ospiti, in quanto questa pare
sia la disponibilità di accoglienza della struttura. A settembre ci saranno
nuovi arrivi che saranno invece indirizzati in un’altra struttura di Nicotera
Marina. Il commissario Auricchio in una intervista resa a questo giornale un
mese fa aveva escluso un probabile arrivo dei migranti in paese. La terna
commissariale, aveva spiegato il commissario, era stata convocata in
Prefettura, proprio perché l’ufficio territoriale del Governo voleva avere
contezza della situazione, capire se, cioè, Nicotera aveva la disponibilità per
accogliere un Centro per migranti. La risposta era stata negativa, e non solo
perché in città non esistono delle associazioni in grado di occuparsi di una
realtà del genere, ma anche perché, con il decreto ministeriale “spalma
migranti”, gli ospiti dovrebbero essere tre ogni mille abitanti: Nicotera fa
sei mila abitanti, potrebbe accoglierne quindi solo 18, una cifra irrisoria in
relazione ai numeri delle persone che arrivano sulle nostre coste. Ma
probabilmente questa grossa novità sta cogliendo di sorpresa non solo i
cittadini anche i commissari.
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